Sebastiano Esposito: “Ce ne tireremo fuori!”
Attraverso le colonne locali de “La Nazione”, ha parlato l’attaccante azzurro, Sebastiano Esposito:
Esposito, come state vivendo all’interno dello spogliatoio questo momento?
«Siamo un gruppo molto coeso, ne parlavo con alcuni compagni di squadra proprio in questi giorni: non ci sono mai stati problemi, allenamenti non fatti bene o atteggiamenti sbagliati da parte nostra. Sono convinto che ce ne tireremo fuori perché un gruppo così non può non uscire da queste difficoltà».
A Udine forse è mancata un po’ di cattiveria e precisione sotto porta…
«Quando si parla di fase offensiva bisogna analizzare bene le cose e con il mister lo facciamo sempre dopo ogni partita. Sicuramente è mancato qualcosa ma abbiamo fatto una grande prestazione anche se il risultato finale è stato ampio e troppo severo ».
E allo stesso tempo continua a non girare bene sugli episodi, vedi primo gol dell’Udinese…
«Sono situazioni in cui i dettagli fanno la differenza, dobbiamo lavorare su questo. Dobbiamo continuare sulla strada del duro lavoro, non ce ne sono altre».
Personalmente come stai fisicamente?
«Sto bene, il mister fa le sue scelte ed ogni tanto vuole gestirmi come è giusto che sia. Mi sento bene, voglio raggiungere l’obiettivo con la squadra: questo è il nostro focus».
Domenica arriva l’Atalanta, altro avversario sulla carta proibitivo…
«L’Atalanta è una squadra di campioni quindi va rispettata, ma come tutte le altre squadre non va temuta».
Cosa servirà per fare risultato e quanto potrà essere importante la spinta del Castellani?
«Servirà fare un gol in più dell’Atalanta oppure non subirne (sorride, ndr), dovremo metterci la stessa fame, sono sicuro che faremo un’ottima partita perché ci stiamo allenando con la giusta cattiveria e come dico io con la giusta ‘cazzimma’. Vogliamo uscire da questo momento. Sono certo che i nostri tifosi ci daranno una grande mano come hanno sempre fatto».
Sei vicino alla doppia cifra, non male per il primo vero campionato di A…
«Sì, però come ho sempre detto penso all’obiettivo della squadra. Se dovessi restare ad 8 gol e ci dovessimo salvare questi varrebbero 16 mentre dovessi farne 16 senza la salvezza questi varrebbero di meno. Io vado in campo sempre per aiutare la squadra poi è logico che se c’è l’occasione per fare gol o per far segnare un compagno so di poter essere di aiuto».
La sensazione è che serva una scintilla per cambiare l’inerzia del periodo, ti senti pronto ad accenderla?
«Ogni tanto mi creo pressione anche quando non c’è, forse questa è la mia forza: di dare sempre quel qualcosa in più senza accontentarmi. Il mister in questo è molto bravo, non mi fa mai i complimenti, è sulla stessa lunghezza d’onda del mio procuratore. Sì, voglio creare quella scintilla per far cambiare il nostro trend. Vero che sono dieci gare che non vinciamo ma siamo in piena lotta per il nostro obiettivo. Penso che questo gruppo abbia la forza per andare oltre le difficoltà che stiamo affrontando».
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