Notizie

I voti al calciomercato delle altre squadre di Serie A

0 0

Si è chiusa a mezzanotte la sessione invernale di calciomercato. Vi riportiamo i voti delle altre squadre di Serie A riprese dal portale “calciomercato.com”.

ATALANTA 5,5 – Maldini e Posch sono due ottimi (e necessari) innesti, ma sulla carta non fanno fare il salto di qualità, almeno nell’immediato. Gasperini, che deve fare a meno di Lookman per un mese, e di Scamacca fino alla fine della stagione, voleva un attaccante, non l’ha avuto (l’Udinese ha sparato alto per Lucca). Là davanti, perso Zaniolo, la coperta è corta. Retegui e De Ketelaere dovranno fare gli straordinari, Brescianini e Samardzic dovranno imparare a essere un fattore sottoporta. In difesa Posch basterà per sostituire Scalvini (out 3 mesi) e il partente Godfrey? Non chiedetelo a Gasp, conoscete già la risposta.

BOLOGNA 6 – Calabria per Posch, che aveva chiesto di cambiare aria, è l’unica operazione degna di nota. Sartori ha resistito alla tentazione di cedere Ndoye (piaceva al Napoli), le partenze di Urbanski, Karlsson e Iling-Junior non stravolgeranno gli equilibri di Italiano. Pedrola dalla Samp è un acquisto intrigante: non stupitevi se troverà spazio.

 CAGLIARI 5,5 – Meriterebbe un voto alto per aver risolto il problema portiere con Caprile, ma il suo arrivo non è sufficiente, serviva anche altro. Davanti, perso Lapadula, voleva Sanabria, ha preso Florinel Coman che ha sul curriculum le esperienza con Academia Hagi, Steaua Bucarest e Al Gharafa, in Qatar. Sarò l’uomo giusto?

 COMO 7 – La proprietà indonesiana non ha badato a spese (circa 50 milioni di euro investiti), Diao e Caqueret sono le ciliegine sulla torta di un mercato in prima linea. Fabregas ha puntato anche sul fattore esperienza, con Ikone della Fiorentina e Vojvoda del Torino. Douvikas, prelevato dal Celta Vigo, non è un vero bomber, ma può sorprendere così come lo spagnolo Azon, arrivato dal Saragozza.

FIORENTINA 7 – Folorunsho, Pablo Marì, Zaniolo, Fagioli. Più Ndour. Pradé ha lavorato per migliorare la rosa e ci è riuscito, con giocatori funzionali, in ogni reparto. Giocatori pronti, che conoscono la Serie A, che non avranno bisogno di tempo per adattarsi. Più un giovane interessante come l’ex Benfica, Paris Saint-Germain e Besiktas, che ha bisogno di sentire la fiducia per rendere al meglio.

 GENOA 6  – Mercato sufficiente: non ha sostituito Vogliacco, ma ha resistito agli assalti delle big per De Winter e Frendrup, agendo con logica, portando sotto la Lanterna un attaccante imprevedibile come Cornet e un centrocampista affidabile come Onana. Cuenca dal Milan è un’idea affascinante, Siegrist è un buon 12.

 INTER 6,5 – Zalewski, in prestito oneroso con diritto di riscatto, per Buchanan, passato al Villarreal, è un deciso upgrade, l’acquisto di Petar Sucic dalla Dinamo Zagabria in vista della prossima stagione è una medaglia alla programmazione. Ottima la gestione del caso Frattesi, al quale Marotta ha fatto passare il mal di pancia. Poteva cedere una punta, ma è stato impossibile piazzare i contratti pesanti di Correa e Arnautovic.

JUVENTUS 6 (-) – Una sufficienza stiracchiata, solo perché Kolo Muani ha dimostrato di essere fin da subito un fattore, di poter spostare gli equilibri. Il mercato della Juventus è stato faticoso, poco convincente e con tempistiche rischiose, anche se le caselle sono state riempite. A partire dal vice (o già prima scelta?) Vlahovic, arrivato in prestito senza diritto di riscatto, per un investimento totale tra parte fissa e bonus di 5 milioni di euro. Tanti soldi, anche quelli spesi per Veiga (anche qui prestito senza diritto a 3,8 milioni, oltre ad oneri accessori pari a 0,2 milioni e bonus fino a un massimo di 1,5 milioni), per Kelly (la scorsa estate è passato a parametro zero dal Bournemouth al Newcastle, alla Juventus costerà 3,8 milioni per il prestito e 14,5 milioni di obbligo di riscatto, con oneri accessori di 2,7 milioni) e per Alberto Costa (tra parte fissa e bonus oltre 16 milioni). La cessione di Fagioli alla Fiorentina a titolo definitivo (condizionato alla qualificazione europea) a 16 milioni più 3 di bonus (più il 15% sulla futura rivendita) è una buona operazione economica, che dà sollievo ai conti. La figuraccia fatta con Danilo resta una brutta macchia.

 LAZIO 5,5 – Provstgaard a oggi è un diamante grezzo, Ibrahimovic è talentuoso ma fumoso, Belahyane è il vice-Rovella che serviva (per il quale sono stati spesi 9 milioni di euro più bonus), ma il vero colpo non è arrivato: Casadei, dopo una trattativa fiume, va al Toro. Un bello smacco.

LECCE 6,5 – L’addio di Dorgu era inevitabile, incassare 30 milioni di euro più 7,5 di bonus dal Manchester United è un colpo da maestro di Corvino, che lo strappò al Nordsjaelland per poco meno di 300 mila euro. E’ arrivato Karlsson, che quando sta bene e ha voglia, può spaccare le partite. N’Dri, Danilo Veiga e Tiago Gabriel sono tutti da scoprire, ma Corvino è decisamente in credito.

 MILAN 8 – Il padrone assoluto. Ha fatto e disfatto per un mese abbondante, ha sconfessato molte scelte fatte in estate, ha messo sul mercato mezza squadra (Tomori e Pavlovic hanno disfatto la valigia solo oggi), ma alla fine è riuscito a migliorare la rosa, con investimenti mirati, senza superare i limiti imposti da RedBird. Walker per Calabria, Joao Felix per Okafor, Gimenez per Morata. Più Bondo, al posto di Bennacer, che ha fatto di tutto per andare via e aveva staccato la testa da un po’, e Sottil, importante per le liste, polivalente e funzionale anche in ottica 4-4-2. Forse serviva un centrocampista in più, ma dopo il no del Torino per Ricci (sarà il primo obiettivo per l’estate) è stato deciso di posticipare l’investimento. A memoria la migliore finestra invernale degli ultimi 15 anni: c’è sempre un problema liste (solo tre nuovi volti potranno essere inseriti in lista Champions), ma il livello qualitativo si è decisamente alzato.

MONZA 4 – Altro che “i giorni del Condor”, Adriano Galliani questa volta ha potuto fare ben poco e non perché ha perso lo smalto. Dall’alto è arrivato un segnale forte e chiaro, i rubinetti sono chiusi. Djuric, Bondo, Maldini e Pablo Marì erano quattro titolari ceduti per fare cassa e non sono stati sostituiti in maniera adeguata. Lekovic, Palacios e Ganvoula sono scommesse, il giovane Zeroli, Urbanski e Castrovilli tre grossi punti di domanda. Insomma, un mercato di Serie B.

 NAPOLI 5 – Una finestra intera a cercare un sostituto all’altezza di Khvicha Kvaratskhelia (venduto bene al Paris Saint-Germain), per poi regalare a Conte una quarta scelta. Manna ha provato a prendere prima Garnacho, poi Adeyemi infine Saint-Maximin, finendo per far vestire l’azzurro a Noah Okafor. 2 milioni di prestito, 23 di riscatto, un arrivo che non sposta gli equilibri, un giocatore che a giugno rischia seriamente di essere rispedito al mittente. E’ arrivato anche Billing, ma in pochi se ne sono accorti. E il difensore? Ha fatto all-in su Comuzzo, senza fortuna. Da una squadra che lotta per lo Scudetto tutti si aspettavano di più.

 PARMA 6 – Djuric è un giocatore di categoria, che regala a Pecchia soluzioni che non aveva, Vogliacco aumenta le rotazioni in difesa. Di Chichizola e Coulibaly, passati rispettivamente a Spezia e Leicester, si può fare a meno. Nessun big è partito, sufficienza piena.

 ROMA 6 – Senza grande margine di spesa, in entrata ha fatto quello che doveva fare, un terzino titolare come Rensch, un centrocampista di belle speranze come Gourna-Douath e un vice Svilar come Gollini. In difesa è arrivato Nelsson del Galatasaray, solido, affidabile e senza pretese. Chi è uscito, Le Fée, Ryan, Hermoso e Zalewski non mancherà a Ranieri, che ha scelto di trattenere Shomurodov e Soulé, nonostante le voci di mercato. Sostituirli con giocatori low cost o in prestito non avrebbe avuto grande senso. Anass Salah-Eddine incuriosisce, può sorprendere.

TORINO 6 – Vanoli aspettava il sostituto di Zapata da tre mesi, Vagnati non è riuscito ad accontentarlo. Con tutto il rispetto per Amine Salama del Reims. In mezzo Elmas e Casadei, per il quale è stata battuta la concorrenza della Lazio, sono intriganti, ma devono inserirsi subito. Fondamentale la conferma di Ricci, per il quale il Milan ha fatto di tutto per portarlo in rossonero in questa finestra di mercato, ottimo l’arrivo dell’esperto Biraghi, che può giocare a 3 o a 4.

 UDINESE 6 – Di Gomez del Velez ne parlano tutti bene, il colpo è stato trattenere Lucca, per il quale ci hanno provato, Milan, Roma e soprattutto Atalanta. Abankwah ed Ebosse, partiti per Watford e Jagiellonia non mancheranno.

 VENEZIA 4,5 – Una squadra che deve salvarsi non può permettersi di perdere un bomber come Pohjanpalo. Zerbin aumenta la qualità in banda, Marcandalli è una bella scommessa. Condé e Candé sono due rischi, così come Fila dello Slavia Praga. Maric, arrivato dal Monza, in Italia non ha mai convinto. Il nuovo attacco è stato scovato nell’Angolo delle seconde opportunità, Di Francesco dovrà fare un miracolo per centrare l’obiettivo salvezza.

 VERONA 5 – Il cambio di proprietà ha influito sul calciomercato. Oyegoke dagli Hearts e Niasse dallo Young Boys sono gli ennesimi arrivi low cost, nella speranza che possano diventare i nuovi Noslin. Belahyane sacrificato sull’altare del bilancio mancherà molto a Zanetti.

L'articolo I voti al calciomercato delle altre squadre di Serie A proviene da PianetaEmpoli.

Comments

Комментарии для сайта Cackle
Загрузка...

More news:

Read on Sportsweek.org:

Altri sport

Sponsored