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EFC | Martedi la ripresa. Con il Bologna un punto meritato ma anche sfortunato.

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Riprenderà martedi il lavoro degli azzurri, ci saranno quindi due giornate di riposto per la truppa di D’Aversa. Alla ripresa saranno da capire le condizioni di Viti che è uscito con qualche problema dalla partita di ieri, con poi le certe assenze per squalifica di Grassi e Pezzella. Buone notizie arrivano da Anjorin che ieri, a sorpresa, lo si è addirittura rivisto in campo nella parte finale di match. Si entra in una settimana cruciale per il calciomercato, vedremo se da questa ci saranno variazioni alla rosa e quindi capire come andare ad impattare contro una Juventus uscita sconfitta da Napoli. Quello che però, su tutto, fa piacere e ben sperare, è lo stato di forma e mentale della squadra, dei presenti. Anche ieri con il Bologna si è visto un Empoli vivo, un Empoli che ha saputo mettere seriamene in difficoltà una delle migliori squadre del momento, non permettendogli mai di fare il proprio gioco. Soprattutto il primo tempo dei nostri è stato di grande carattere e di grande qualità, sotto quasi tutti i punti di vista. Gli unici rammarichi arrivano espressamente da un singolo, ovvero quel Vasquez che ha vissuto cinque minuti di pura follia nei quali è arrivato anche un gol che pareva essere evitabile. Gol che prendiamo allo scadere del primo tempo, in vantaggio, e che se non preso ci avrebbe permesso di andare negli spogliatoi con maggiore serenità e poter affrontare anche un secondo tempo diverso. Da dire che nella ripresa, per quanto il gioco sia stato maggiormente sviluppato dagli avversi, l’Empoli non ha subito in maniera eclatante, ed in questo si deve evidenziare anche un lavoro di grande attenzione da parte dello stesso Vasquez. La gara con il Bologna porta con se anche delle note positive a livello di singoli, soprattutto due elementi che nell’ultimo periodo – per motivi diversi – erano in leggero appannamento. Colombo segna un gol da attaccante di razza, avventandosi come un falco su quella gran palla messa dentro da Pezzella. Ma si rivede anche una versione migliore di Jacopo Fazzini; il numero 10 azzurro gioca una gara che si avvicina molto a quelle cui siamo abituati, e si distingue anche per lo spirito di sacrificio che mette nella fase di non possesso. Si parla di una squadra che è ancora in emergenza e che, come ricorda anche D’Aversa, è numericamente contata. Questo va comunque ad avvalorare il lavoro che il gruppo sta facendo, riportando quasi sempre (c’è l’eccezione del Lecce) delle sensazioni positive per abnegazione e prestazione complessiva. Non era facile, non era assolutamente scontato, ma muovere la classifica in un turno come questo era davvero importante e prezioso. Il punto, che alla fine potrebbe anche essere stretto in rapporto a quello che la squadra ha fatto vedere, è importante anche in ragione di un calendario che si presenta davvero difficile e che ci farà vivere settimane decisamente complicate. Vedremo poi se ci sarà un pizzico di allungo sulle squadre che stanno dietro. Da elogiare il come D’Aversa abbia preparato la gara, imbrigliando bene il gioco felsineo ma non rinunciando mai allo sviluppo offensivo della manovra, con Henderson e Grassi a fare un lavoro di grande pressione. Le ammonizioni che arrivano pesano e lo si vede proprio nella ripresa con gli azzurri che allentano un po’ le maglie permettendo a Freuler e Moro di rinvenire dopo una metà di gara complicatissima. Piace anche la gestione dei cambi ma su tutto piace l’atteggiamento complessivo che la squadra mostra per tutto l’arco della partita. Un atteggiamento che si era visto anche a San Siro e che deve essere quello da portare fino in fondo se vogliamo raggiungere quell’obiettivo che è la salvezza.

D’Aversa cambia rispetto alla gara di San Siro, puntando su Henderson e Esposito rispetto a Maleh e Cacace, nel Bologna Italiano si affida a Dallinga in avanti invece che a Castro. La gara viaggia su un un grande equilibrio nel primo tempo grazie a entrambe le squadre che rimangono entrambe molto corte e con pochi spazi da attaccare. A sbloccare questo grande equilibrio è proprio l’Empoli al 24′: bella iniziativa di Fazzini, che si accentra e verticalizza sulla sinistra per Pezzella, bravo a mettere un pallone in area teso e forte dove arriva Colombo, che di prima intenzione mette la sfera alle spalle di Skorupski. Il Bologna fa una grande difficoltà nell’arginare il grande pressing dell’Empoli. Solo nel finale di primo tempo la squadra di Italiano riesce a trovare qualche spazio in più, e dopo un’occasione con Holm, i felsinei giungono al pareggio al 44′ con Dominguez, che su un cross di Lykogiannis, calcia al volo col destro bucando sul primo palo Vasquez. Nella ripresa la pressione dell’Empoli diminuisce ma l’attenzione degli azzurri nel lasciare pochi spazi disponibili al Bologna rimane alta. Al 49′ i rossoblu ci provano con Odgaard, la sua conclusione viene respinta da Viti. Al 55′ si fa vedere l’Empoli con Fazzini, il numero 10 mette un bel pallone in mezzo sul quale interviene Skorupski che evita pericoli. La gara continua ad essere combattuta ed estremamente equilibrata. Al 73′ Vasquez prova a farsi perdonare per l’errore del primo tempo compiendo un grande intervento su un tiro da fuori deviato di Odgaard. All’80’ ci prova ancora il Bologna, conclusione ravvicinata di Beukema, riflessi ancora pronti di Vasquez che respinge. Nei minuti finali i felsinei spingono per cercra eil gol del vantaggio, ma la difesa dell’Empoli regge bene, fissando sull’1-1 il risultato finale. 

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