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Lazio, Baroni: “La Roma è solida ed equilibrata, sarà una partita bellissima”

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Come il tecnico giallorosso, anche l'allenatore biancoceleste ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di DAZN alla vigilia di Roma-Lazio. Queste, dunque, le parole di Marco Baroni:"Si respira un’aria diversa perché sappiamo dell'importanza della partita e di quanto le due tifoserie ci tengano. Il derby è passione allo stato puro e Roma ha una passionalità diversa. Ci sarà un pieno di passione diverso dagli altri". Il derby è la partita più importante della sua carriera? "Partita importante ma si vive di questo. Chi fa questo lavoro sogna di vivere queste partite. Più si alza il livello più sai che stai facendo un lavoro importante e bisogna essere all'altezza della gestione delle pressioni e dello stress". La Lazio è favorita? "Questo derby si gioca domenica e non due mesi fa. Nelle ultime cinque partite la Roma ha fatto i nostri stessi punti e dall'arrivo di Ranieri segna il doppio di prima. Affrontiamo un avversario pericolosissimo, solido ed equilibrato. Sarà una partita bellissima". Cosa teme della Roma? Che ricordo ha di Ranieri da allenatore al Napoli? "La Roma ha uno stato di forma e convinzione importante e inoltre ha grandi campioni. Sarà una partita difficilissima. Di Claudio mi ricordo una persona meravigliosa. Arrivò a Napoli e l'anno dopo vincemmo lo scudetto. La cui carriera ha parlato per lui, ma già si vedeva che sarebbe stato un grande allenatore perché era preparato. Ci faceva lavorare tanto ma con grande capacità di dialogo e di presa verso la squadra". Ha avuto modo di ripensare al suo percorso? "Il mio percorso fa parte della mia storia e non va mai abbandonato, pensando sempre al lavoro e alla capacità di credere sempre in te stesso. Bisogna avere la voglia di salire sempre di più. Io lo sento e so che solo l'attenzione e l'impegno mi ha permesso di raggiungere questo livello. Questo aumenta la passione e il coinvolgimento verso la Lazio". Sperava di arrivare al derby con una rosa al completo? "Noi dobbiamo esserci tutti. È la partita di chi gioca, di chi subentra e di chi non è disponibile. Le partite non si preparano da sole ma tutti insieme". Quale è il rapporto con la tifoseria? "Bisogna vivere di emozioni e trasferirle a tutti: a chi ci guarda, a chi soffre e a chi vive questa passione. E questa cosa si può fare solo dando tutto quello che hai, uscendo a tasche vuote. Questo è il più bel regalo che un calciatore deve fare al proprio tifoso. I laziali sono sempre con noi, con loro non sei mai fuori casa. Li portiamo dentro anche quando non è stato permesso loro di entrare allo stadio".    

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