“ON AIR!” – CORSI: “La svolta della Roma è nell’aria”, FERRAZZA: “Frattesi puoi prenderlo solo se vendi Pellegrini”, ORSI: “Ranieri il personaggio più pericoloso per la Lazio”, CARINA: “In cuor suo spera di restare come allenatore”
ULTIME NOTIZIE AS ROMA – Prosegue il nostro appuntamento giornaliero dedicato al variopinto mondo delle radio romane. On Air, la rubrica più copiata (e incollata) del web, è un viaggio per le frequenze più ascoltate dai tifosi giallorossi a caccia di pensieri, notizie, indiscrezioni e qualche nota di colore. Buon divertimento!
Gianluca Piacentini (Rete Sport): “Frattesi? Tecnicamente sarebbe il giocatore perfetto per la Roma. Pisilli è un piccolo Frattesi, ma se ti metti dentro un giocatore del genere fai un bel salto. Lui può andare via dall’Inter, quello che non so è se lui voglia ambire a club superiori della Roma. Qui farebbe il titolare, al Milan o alla Juve forse pure, al Napoli no…Ovviamente io me lo stra-prenderei…”
Fabio Petruzzi (Rete Sport): “La Lazio? Devi bloccare Castellanos, che è il riferimento della squadra, devi cercare di non far giocare lui. E chi meglio di Hummels per andare a prenderlo alto… Ho visto Mancini in grande difficoltà contro il Milan, e chissà che Ranierri non voglia puntare su Celik come braccetto di destra. Perchè Zaccagni è uno veloce…”
Claudio Moroni (Rete Sport): “Che i Friedkin vogliono puntare allo scudetto è una cosa che ci tranquillizza ancora di più. Ora bisogna fare fieno, ma i giochi li faranno dopo febbraio con il nuovo allenatore e i calciatori che arriveranno in estate. Ranieri ha parlato d’Europa, lui si studia tutti i giorni il calendario per vedere come recuperare terreno. L’uomo è ambizioso e intelligente: i primi obiettivi sono Toro e Udinese, ma vanno gufate Bologna e Torino. E se il Milan con Conceicao non ingrana…”
Checco Oddo Casano (Rete Sport): “Io penso che Mancini non sia più saldissimo dentro la Roma, da Trigoria filtra l’idea di prendere un difensore centrale di piede destro. Io faccio il nome di Pongracic…”
Francesca Ferrazza (Tele Radio Stereo): “Frattesi tre estati fa aspettò la Roma fino all’ultimo giorno di mercato e ci rimase malissimo perchè non lo prese, poi due anni fa visto che la Roma non si decideva andò all’Inter e fu un po’ una sua rivalsa. Ora può finalmente arrivare alla Roma, sarebbe la chiusura di un cerchio. Non so però se lui voglia fare un passo indietro… La scorsa estate lo aveva chiamato De Rossi, e lui gli ha risposto che stava aspettando che Mkhitaryan smettesse di giocare per trovare spazio. Ma l’armeno evidentemente è bionico… Comprarlo a gennaio? Per me la Roma può farlo solo se va via Pellegrini, e vedo molto complicato farlo in un mese…”
Mario Corsi (Tele Radio Stereo): “La Roma vuole di nuovo Frattesi a partire da gennaio. Sapete chi è l’agente? Beppe Riso…allora dico a Riso, portaci anche Tonali, così con un centrocampo con Konè, Tonali e Frattesi l’anno prossimo manco lo giochiamo il derby… Sarebbe un passo indietro per Frattesi? Non sono d’accordo. Lui ci servirebbe come il pane, e tra fare la comparsa in una squadra e il titolare in un’altra cambia parecchio…Costa 40 milioni, ma è uno che serve come il pane, perciò lo comprassero. Se si può fare o no dipende solo se ci metti i soldi. Questa svolta di cui parla Ranieri anche oggi sembra nell’aria, da quello che leggo e da quello che dicono loro…”
Lorenzo Pes (Tele Radio Stereo): “Le panchine, le esclusioni, i “dimostrami di che pasta sei fatto” di Ranieri a Pellegrini non hanno avuto effetto. E l’emblema è il secondo tempo di San Siro, ti sei affidato a lui e fa un ingresso in campo terribile. Tutto questo ci dà la misura di un ragazzo in difficoltà, non so se emotiva. La sfida che gli viene lanciato non riesce a raccoglierla, perchè è uno che fa bene quando le cose funzionano, ma appena le cose vanno storte e lui è sotto esame, non riesce mai. Io credo che la Roma abbia bisogno di gente che incide, e Pellegrini ormai non è più un giocatore fondamentale e irrinunciabile…”
Stefano Carina (Radio Radio): “Nonostante fosse il primo gennaio e che la squadra sia decima, ieri al Tre Fontane c’erano tremila persone a fronte di 12 mila richieste. Una cosa veramente incredibile. Il derby, in modo malinconico, è tornata a essere la partita dell’anno, almeno versante Roma… Ieri Pellegrini è stato uno dei più osannati, e questo dimostra come la vita sui social sia molto diversa da quella vera… L’intervista a Ranieri? Per me l’unica notizia che c’è non è quella di Totti, ma quella sul fatto che possa essere lui il prossimo allenatore: lui prende tempo. E secondo me in cuor suo ci spera…”
Nando Orsi (Radio Radio): “Anche la Lazio apre i cancelli? Dimostra quanto sia importante anche per la Lazio. Chi lo vince penserà in maniera differente, in positivo su tutto. Se la Lazio vince si mette a tre punti dalla prima in classifica e riprende la corsa. Fanno bene a riavvicinare i tifosi prima del derby, dovrebbe essere la normalità quella… L’unico rischio per la Lazio è Ranieri, che ha vinto 4 derby su 4. In questo momento è il personaggio più pericoloso del derby. Ma Baroni dalla Lazio ha imparato come si deve fare…”
Roberto Pruzzo (Radio Radio): “Prima per noi era una normalità avere tutti quei tifosi quando ci allenavamo. Il derby? L’esperienza di Ranieri conta, ma Baroni ha la sua identità di allenatore. Più che gli allenatori conteranno i calciatori, quanto potranno subirlo, e un po’ l’esperienza conta. Sotto questo aspetto qualcuno della Roma può avere più esperienza, ma anche quello è relativo: quando giocavo io alcuni dei giocatori più esperti soffrivano tanto quella partita…”
Redazione Giallorossi.net
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