Roma, Svilar va blindato: para come i big ma guadagna un quarto
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Il 2024 è stato un anno complicato per la Roma, segnato da poche luci e tante ombre. Quattro allenatori si sono alternati sulla panchina giallorossa: da Mourinho a Ranieri, passando per De Rossi e Juric, con un percorso turbolento che ha visto la squadra sfiorare l’ennesima finale europea, ma anche ritrovarsi a novembre (quasi) immischiata nella lotta per non retrocedere. Tra i pochi aspetti positivi di questi 365 giorni c’è senza dubbio Mile Svilar. Il portiere belga si è preso la titolarità a suon di prestazioni, diventando un punto fermo della squadra. Da quando De Rossi gli ha dato fiducia, nessun tecnico successivo ha voluto fare a meno del classe ’99. Ieri, contro il Milan, Svilar ha offerto l’ennesima grande prova, culminata con il premio di MVP del match. Decisive le sue parate, in particolare quelle su Bennacer e Chukwueze, che hanno permesso alla Roma di uscire indenne da una sfida combattuta fino all’ultimo secondo. I numeri confermano il suo crescente impatto: 54 parate in stagione, meglio di colleghi come Sommer, Di Gregorio e Carnesecchi (che occupano zone diverse della classifica e possono contare su difese più solide). Inoltre, i dati sugli expected goals (28,5 gol attesi subiti) dimostrano quanto il suo contributo sia stato determinante, con la Roma che ne ha effettivamente incassati solo 24 reti, grazie soprattutto ai suoi interventi. Resta però un tema delicato: il rinnovo. Mile ha un contratto fino al 2027 con uno stipendio di appena 1 milione a stagione (identico a quello di Dahl e inferiore a quello di Saud e Shomurodov per intenderci). A Trigoria, al momento, tutto tace ma, se la Roma vuole continuare a valorizzare questo tesoro tra i pali, sarà necessario non solo un progetto solido per i prossimi anni, ma anche uno sforzo economico per trattenerlo. Già in estate sono attesi interessamenti da parte di grandi club e, arrivato a parametro zero, Svilar ha raggiunto un valore enormemente superiore rispetto al 2022, quando Tiago Pinto scelse di portarlo a Roma. Il numero 99 giallorosso ha dimostrato di essere l’uomo che, nei momenti di difficoltà, ha tenuto a galla la squadra. Ora tocca al club non lasciarselo sfuggire. Valentino Poggio