Milenkovic e il “suo” Forest vincono ancora e adesso sono terzi. Dare to dream?

Durante la tradizionale giornata del Boxing Day tutte e 20 le compagini della Premier League si sfidano in quella che è la giornata più iconica delle feste per tutti i tifosi inglesi. Oltre ad una sorprendente vittoria del Fulham sul Chelsea per 2-1, la notizia della giornata è l'ennesima vittoria della squadra sorpresa di questa Premier, il Nottingham Forest dell'ex viola Milenkovic, che grazie al gol dell'ex Manchester United, Anthony Elanga, con un perentorio 1-0, ha battuto il Tottenham e si è proiettato nelle zone più nobili della classifica della Premier. Come detto in precedenza, nel West London Derby a vincere a sorpresa è stato il Fulham guidato da Marco Silva a superare per 2-1 il Chelsea, allenato dall'italiano Enzo Maresca. Questa sconfitta frena quella che per il momento era un inizio di annata ben sopra le aspettative dei Blues (si trovano al secondo posto con 35 punti e sono anche arrivati primi nel girone unico di Conference League), ma soprattutto permettono all'arrembante Forest di avvicinarsi prepotentemente alle vette della classifica. Difatti con la vittoria di oggi il Forest si trova a 34 punti; -1 dal Chelsea e -5 dalla capolista Liverpool. Che sia giusto provare a sognare? Oltre all'incredibile lavoro svolto dal coach Espirito Santo, che con una rosa sulla carta inferiore, sta raggiungendo ottimi risultati, nel sorprendente Nottingham sicuramente il giocatore che più di tutti ruba la scena è il fantasista che indossa la 10: Morgan Gibbs-White, che anche oggi con il suo assist ha contribuito alla vittoria finale contro gli Spurs. Non dimentichiamo però che il Forrest parla anche italiano, soprattutto in difesa dove sulla fascia destra troviamo Ola Aina, terzino destro ricordato in Italia per i suoi anni a Torino. Inoltre, in difesa abbiamo anche il nuovo acquisto arrivato in agosto dalla Fiorentina, Nikola Milenkovic. Per non parlare di come dal 5 gennaio a guidare la società inglese come nuovo CEO, ci sarà Lina Souloukou, ex CEO della Roma, dimessasi a settembre di quest'anno.