Hummels, leadership e affidabilità: numeri da top. È il regalo di Natale di Ranieri
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Non è un attaccante, non timbra spesso il cartellino e il suo nome non viene urlato dai 60mila dell'Olimpico, ma quando è in campo è quasi impossibile trovare un giocatore con un impatto maggiore. Nelle ultime 5 partite - contro Lecce, Braga, Como, Sampdoria e Parma - la Roma ha subito gol solamente su rigore o quando lui non c'era. E nelle ultime 6, includendo anche la sconfitta in casa contro l'Atalanta, con il tedesco in campo i giallorossi non hanno mai concesso più di 1,3 expected goal (il massimo proprio alla Dea, che in media ne crea 2,29 ogni 90' - al pari del Liverpool di Slot primissimo in Premier League). "Abbiamo due giocatori che guidano la squadra in campo, che sono Paredes e Hummels. E a Como non ce li avevo", ha affermato Ranieri in conferenza stampa dopo la vittoria con il Parma. E Mats è fondamentale sia caratterialmente che nella sostanza: 92.7% di precisione passaggi (perché il tedesco è essenziale anche come playmaker in costruzione), poco più di 8 duelli vinti a partita (l'82,4%!), 2,6 intercetti e 5,2 recuperi. La sua abilità con i piedi permette alla Roma di uscire con molta più facilità dal basso e insieme a Ndicka forma una delle coppie difensive migliori d'Europa (93,5% di precisione passaggi combinata, in Italia fanno meglio solo Acerbi e De Vrij). Ah... Mats non ha ancora perso un pallone dopo 313 minuti di Serie A. Ma oltre a tutti i dati statistici, Hummels dona sicurezza e fiducia ai suoi compagni di reparto e a tutti gli altri con la sua atarassia, una tranquillità che lo contraddistingue e che in campo estende a tutti gli altri 10. Un'impassibilità intervallata da qualche richiamo a Mancini e Ndicka per accorciare o far salire la linea, e che è venuta meno solamente in occasione del gol al Tottenham - una liberazione sportiva per lui e per i giallorossi. Durante il periodo Juric, quando metteva piede in campo solamente per il riscaldamento, Hummels aveva anche pensato alla possibilità di lasciare la Capitale a gennaio, ma in poco più di un mese le cose sono nettamente cambiate e ora il tedesco si sente al centro della squadra. A settembre ha firmato un contratto annuale a 2 milioni + bonus con opzione per il secondo e ora la speranza di Ranieri e dei tifosi giallorossi è che Mats rimanga il più possibile, per riportare la Roma in alto sia in campionato che in Europa - al centro di una difesa che ha ritrovato una solidità accarezzata solamente durante l'era Mourinho. La carta d'identità da poco segna "36" nella voce "età" ma se le prestazioni sono ancora ampiamente da 'Champions League' perché privarsi di un giocatore del genere? Federico Liuti