TOSCANO: “Essere ancora più uniti. I migliori non andranno via. Se abbiamo tutti lo stesso obiettivo, sono certo che il club si adopererà per migliorare le cose”
Domenico Toscano chiede compattezza, nel corso della conferenza stampa tenutasi alla vigilia di Catania-Sorrento. L’allenatore rossazzurro si è così espresso nella sala stampa dello stadio “Angelo Massimino” in vista del match:
“Ho visto i ragazzi in settimana bene come sempre, si impegnano tantissimo e nonostante le condizioni non ottimali c’è voglia di migliorare una classifica che non piace a nessuno. Questo è il momento di essere ancora più uniti, tutti. Perchè nessuno deve disperdere energie per cose che non servono in funzione della gara di domenica. Sono cambiate tante cose dopo il 4 agosto. Sapevamo che sarebbe stata un’annata difficile ed impegnativa, nonostante questo non siamo scappati dalle nostre responsabilità. Lavoriamo e lavoreremo tutti i giorni per migliorare la squadra, la classifica e dare più soddisfazioni possibili ai nostri tifosi. Questo è il nostro obiettivo”.
“Siamo venuti a Catania per un obiettivo, se abbiamo tutti lo stesso obiettivo sono convinto che il club si adopererà, compatibilmente con le sue possibilità, a cambiare e migliorare le cose che hanno funzionato meno bene nel girone d’andata. La società sa quel che c’è da cambiare, non solo lato squadra ma su tante cose, se si vuole fare più di quanto fatto in questi mesi. Ribadisco che malgrado le condizioni non ottimali l’impegno dei ragazzi è sempre stato massimo, con i loro limiti e con i loro errori, che tutti commettono. Non permetto a nessuno di dire che non si impegnano. E’ mancata sicuramente la continuità, lavoriamo in funzione di quello“.
“Siamo stati troppo spesso sulle montagne russe per via di tante situazioni e infortuni da gestire, non avendo l’organico al completo. Dobbiamo essere uniti più di prima, tutti quanti, migliorando laddove è necessario, facendo meglio per continuità, prestazioni e risultati. Oggi la priorità è concludere l’anno nel migliore dei modi. Consapevoli di affrontare una squadra molto libera di testa, energica, di movimento, che non ha pressioni, assilli di risultati. Dobbiamo rimanere per 95 minuti in partita perchè c’è la possibilità di portare a casa la vittoria”.
“Gli errori sono sempre figli di cali di attenzione, concentrazione, di tante situazioni in cui si può fare meglio. Poi si pensa che subisci il gol e l’errore sia solo del portiere, invece ognuno di noi deve pensare di fare meglio nelle varie situazioni di gioco, mettendo in campo una maggiore concentrazione e determinazione, anche più incisività sia in fase di possesso che di non possesso. Questo lo chiedo sempre ai ragazzi”.
“Jimenez? Può ricoprire diversi ruoli, sta facendo bene sia a centrocampo che in posizione di trequartista, mi inorgoglisce la sua crescita sul piano mentale perchè anche cambiando ruolo riesce a determinate. Continua a crescere e dobbiamo sfruttare al meglio le sue qualità. Sturaro? Dopo tante partite non giocate la prima la fai di testa, poi ci può stare che paghi qualcosa perchè solamente la continuità può fare accrescere la condizione. Non soltanto la sua ma anche quella di De Rose e Di Tacchio quando rientrerà”.
“Che voto darei al girone d’andata del Catania? Per la classifica un ‘6’ in pagella, alla luce delle prestazioni offerte invece qualcosa di più, anche un ‘7’ perchè in molte partite avremmo meritato di raccogliere un bottino di punti maggiore. Sono convinto, comunque, che si poteva e si può fare di più. Mercato? Abbiamo le idee chiare ed è chiaro che i giocatori forti devi tenerli se vuoi migliorare quello che hai. Se togli un calciatore forte prendendone un altro altrettanto forte hai fatto 0-0. I migliori si tengono, da lì costruisci”.
“Stiamo cercando di avere una identità ben precisa, essendo aggressivi e intensi dal 1′. Quella di domenica sarà una partita simile a quella col Potenza per dinamicità, interscambi dei centrocampisti. Abbiamo rivisto la nostra precedente gara disputata, soprattutto neo primi 25 minuti dell’incontro sul piano delle aggressioni eravamo un pò in ritardo. Così corri all’indietro e fai più fatica, se recuperi subito palla con grande furore agonistico sei vicino ai riferimenti e spendi meno energie. Questo lo abbiamo fatto nel corso dei primi 20-25′ del secondo tempo con l’identità che ci riconosciamo sempre, creando tanto. Questa è la nostra identità e dobbiamo continuare su quella strada”.
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