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Prendila così

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Ma cos’è ‘sta storia? Insomma, l’animo umano forgia lo scudo dell’abitudine, che smussa un po’ angoli di calce viva, attutisce sofferenze. E allora perché mi sono così arrabbiata durante la partita? Perchè ho mandato a fanbagno, per usare un eufemismo, il mio amico Umberto, che mi tormenta ogni volta con le sue telefonate distruttive? Sapevo bene che la trasferta di Firenze per noi era molto ostica. Che la possibilità di perdere risultava tutt’altro che remota. Mi è chiaro, considerata la nostra assoluta mancanza di equilibrio, che tutte le partite per noi sono difficili. Difficilissime. La sconfitta è sempre lì, dietro l’angolo, pronta a far capolino. Insomma, se ero preparata, perché imbestialirmi così? Prendila così, non possiamo farne un dramma. Conoscevi già i problemi miei di squadra. Mi metto a canticchiare così, parafrasando Lucio. Prendila così un cappero! Un conto è la teoria. Un altro è la pratica. E io sono esperta della prima. Non della seconda!

Lo si voglia capire, oppure no, perché c’è chi è duretto di comprendonio, i malnati che possiedono e gestiscono il Milan sono la nostra sciagura. Questa gente  è stata portata non da una cicogna ma da un avvoltoio. E ho sentito pure alcuni youtubers dire trionfanti che le voci su una presunta cessione di quote di Gerry sono fake news. Sono fedeli devoti del Cardinale, che un errorino, bontà loro l’ha fatto. Quello di esistere? No! Si tratta della mancata conferma di quel genio di Pioli. Ora, una può essere pure una santa, anche se non è nata ad Assisi. Ma come fa a non arrabbiarsi? A volte me la prendo con i luoghi comuni. Come posso, però, essere in disaccordo con quello secondo il quale la mamma degli imbecilli è sempre incinta? Per carità, pure io penso che Gerry non venderà. Ma per me questa è una disgrazia! L’uccellaccio rosso è riuscito a dividerci in due fazioni che si detestano. I filosocietari, sereni, ottimisti. Loro, prima di giudicare, aspettano. Sono in fiduciosa attesa dello sbocciare di Emerson Royal. Mentre il mio cuore ancora sanguina per Pierre, i tifosi di serie A dicono: “Kalulu? Suvvia, era sempre rotto. E mica è Kafu, eh!” Nessun sentore del fatto che il ragazzo sia un ottimo giocatore sfasciato da Pioli e dalla sua banda di macellai. La bestialità di quella demenziale operazione, completata con l’acquisto di Emerson, è un marchio a fuoco che certifica in modo inconfutabile l’incapacità di una dirigenza imbarazzante e repellente. Quali prove si vogliano ancora, visto che ne abbiamo tante e indiscutibili, è cosa che non riesco a comprendere. La scelta di Fonseca, per esempio. Dobbiamo aspettare, prima di giudicare. Non sorge il dubbio che un allenatore mediocre, e non un Conte, sia la pietra tombale sull’assoluta assenza di ambizioni sportive? Che dire di un centrocampo costituito da soli 4 giocatori in rosa e, per di più, tutti mezze ali? Non viene il leggero sospetto, tipo Fantozzi con gli armadi pieni di pane, che in dirigenza non capiscano nulla di calcio? Vogliamo parlare del terzino sinistro di riserva, della questione delle liste? Un’incapacità assoluta. Enorme. Devastante. Stendiamo un pietoso velo dai, anche se, a furia di stenderne, ho finito le mollette. D’altra parte la proprietà, per non essere intralciata da gente che avesse a cuore la parte sportiva, si è liberata di DT e DS, senza nemmeno sostituirli. Questo nel giubilo di tanti, desiderosi di vedere all’opera il mitico GLI. Trattasi di un meraviglioso gruppo di lavoro la cui ammirevole armonia non viene turbata da gente asociale e acrimoniosa.

Prendila così? Prendila così un cappero, Lucio mio. Io prenderei qualcuno per il collo. Fonseca? No. Non è all’altezza, ma si trova in una situazione che sarebbe difficile da gestire per chiunque. Ha vissuto una notte, una sola, da eroe. E di questo sono contenta. La bizzarra vicenda dei rigori? Mi fa venire in mente una cosa. Un Fisico americano, docente universitario, era stato fermato da un poliziotto per essere passato con il rosso. Portato davanti al giudice, si giustificò, dicendo “ Ho visto il semaforo verde, a causa dell’effetto Doppler relativistico.” “ Il giudice, impressionato, stava bofonchiando tra sè e sè. “In effetti, è un grande Fisico e potrebbe avere ragione.” Un ragazzo tra il pubblico chiese la parola. “ Mi permetta, vostro Onore, di fare un calcolo. Io sono uno studente di Fisica. E’ piuttosto facile stabilire a quale velocità procedesse il professore, perché l’effetto Doppler relativistico lo inducesse a vedere il verde.” Ovviamente risultò un numero mostruoso. E così il giudice derubricò il reato da passaggio con il rosso a polverizzazione dei limiti di velocità, decretando per il malcapitato una multa enorme e il ritiro della patente. Il ragazzo guardò il professore con occhio malefico e sorriso sarcastico. Sì, perché era stato proprio lui a bocciarlo qualche giorno prima all’esame di Fisica. Perchè ho pensato a questo aneddoto? Be’, tutti ci chiedevamo per quale ragione i due rigori fossero stati tirati da Theo e Abraham. Il rigorista è Pulisic. Sei nel pallone, Paulo? Be’, non gliel’ho detto proprio con questo garbo, ma il concetto era quello. Ora, lui in conferenza stampa viene a dire con candida innocenza che era molto arrabbiato, perchè sul dischetto doveva andare Christian. Passi, e neppure questo dovrebbe passare, per il primo. Poi sei andato negli spogliatoi. Gliele avrei cantate ai giocatori! Perchè dopo si è presentato Abraham? Grazie alla tua esternazione derubrico l’accusa da mancata designazione del rigorista giusto a mancanza assoluta di controllo dello spogliatoio. E la seconda imputazione è più grave della prima, come nel caso del povero professore.

Ma la causa di questa incredibile situazione, della distruzione di un ambiente di lavoro sta ai piani alti. E’ lì che si è scelto di prendere un allenatore mediocre, dando un chiaro segnale negativissimo ai giocatori e a noi. Per di più lo si è delegittimato con le dichiarazioni di quell’asino di Ibra, lasciandolo solo di fronte a una squadra che ha percepito ancor più della sua inadeguatezza quella della Società. E in questo clima di azzeramento del milanismo, di confusione totale per mancanza di una guida credibile può succedere di tutto. Anche che si sbaglino due rigori. Che vengano fuori egoismi individuali, perché è stato annientato il senso di un bene comune. Questa sarà un’altra stagione calvario. Quello che possiamo fare noi è presto detto. Da tempo abbiamo individuato i colpevoli. Ribelliamoci! Contestiamoli duramente. Andiamo allo stadio e sotto Casa Milan con cartelli e striscioni che inchiodino gli sciacalli alle loro responsabilità. Alla faccia di una curva che, come Gerry, ha i suoi affari da tutelare.

Non vedo, non sento, non parlo.

A proposito di curve, sappiamo che i loro capi non sono garbati gentiluomini. E nei rapporti con le Società ci sono spesso zone grigie. Mi pare, però, che nel caso degli Orrendi si vada oltre. Encomiabile il tentativo del Procuratore Viola di accomunarci ai suoi amati e di toglierci, perciò, da responsabilità che sembrano oggettivamente molto meno gravi delle loro. Io rischio di impazzire. Come può essere parte lesa chi, tramite il suo Vice Presidente, si premura di comunicare amorevolmente gli amici in odore di Ndrangheta che sono attenzionati dalla Polizia? Le intercettazioni parlano. Qui si tratta di favoreggiamento verso un’organizzazione mafiosa. Non è una bazzecola. Il Signor Zanetti dovrebbe essere interrogato, torchiato. Si pone ovvia una domanda: “ Chi ti ha dato questa informazione?”. Ognuno può pensarla come vuole, apprezzando o meno cover nerazzurre e altre quisquilie. Insomma, io vedo il mio Milan in mani indegne e gli Orrendi che si permettono di fare di tutto impunemente. Come possono riuscirci? Semplice. Hanno gli uomini giusti nelle giuste Istituzioni e nelle giuste Redazioni. Nessuna grancassa mediatica, silenzio assordante su questioni imbarazzanti. E gli eventi che non vengono raccontati non esistono.

Che dire a un cuore rossonero dilaniato? Prendila così? Prendila così un cappero! Non smetterò mai di combattere. Per me la Banda degli Onesti è un’associazione a delinquere di stampo calcistico. Collusi con la Ndrangheta? Non penso. Forse, al massimo, potrebbe essere la Ndrangheta collusa con loro. Ma in alto i cuori! E non facciamo i gufi del malaugurio. Sì, ragazzi, ammettiamolo. La colpa è nostra, perché, a causa di un deplorevole pessimismo cosmico, iniettiamo negatività sui giocatori, impedendo loro di esprimersi al meglio. Capite? I ragazzi sono ben assortiti. C’è una particolare attenzione alla distribuzione dei ruoli. Vivono in un ambiente idilliaco, in cui respirano milanismo, senso di appartenenza. Sono rassicurati, spronati verso la vittoria da una perla di Società che sceglie i migliori allenatori sul Mercato. E noi, beceri, buzzurri, roviniamo tutto, condizionandoli negativamente. Adesso c’è la sosta. Quello dal cognome innominabile, regalato al Monza, è stato convocato in Nazionale, eh! Basta che qualcuno si allontani dal brutto ambiente che creiamo noi tifosi di serie B, perché rifiorisca. Sul bellissimo gol di Adli, pur nella mia rabbiosa sofferenza, ho provato un moto di tenera simpatia, vedendo gli occhi lucidi del ragazzo. Yacine è stato trattato umanamente malissimo da colui che tutti, tranne me, ritengono una bellissima persona. E adesso? Sono distrutta ma non doma. Prendila così un cappero! Gerry e scagnozzi vari out! Vorrei che la sosta non finisse mai. Je suis Paolo Maldini.

Chiara

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