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Johan Neeskens, addio alla leggenda del “calcio totale” della grande Olanda anni Settanta (video)

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Il mondo del calcio piange la scomparsa di Johan Neeskens, leggenda dell’Olanda e del Barcellona, morto all’età di 73 anni. Il decesso dell’ex calciatore, uno dei simboli  del “calcio totale” è stato reso noto  dalla federcalcio olandese. Neeksens ha fatto parte della generazione d’oro dell’Olanda negli anni ’70 e ha vissuto gran parte della propria carriera come ‘partner’ di Johan Cruyff in Nazionale, nell’Ajax e nel Barcellona. Con il club blaugrana Neeskens ha militato dal 1974 al 1979. Considerato fra i migliori giocatori di sempre, ha fatto parte del grande ciclo dell’Ajax,  capace di vincere tre Coppe dei Campioni di fila, poi il trasferimento al Barcellona agli ordini di Rinus Michels prima di chiudere la carriera fra Usa (New York Cosmos) e Svizzera.

Neeskens, Cruyff e l’idea del calcio totale che rivoluzionò il calcio

In nazionale tornò come vice commissario tecnico prima di Hiddink e poi di Rijkaard, con cui ha poi collaborato rispettivamente in Australia e al Barcellona. Emozionante il comunicato federale: “Con Johan Neeskens, il mondo del calcio olandese e internazionale ha perso una leggenda”. E viene precisato che il centrocampista è stato il più fedele ‘luogotenente’ di Johan Cruijff con la nazionale, l’Ajax e il Barcellona. Per gli innamorati di calcio quell’Olanda di quegli anni ha rappresentato un piacere per gli occhi. Uno spartiacque nel gioco più bello del mondo. Il Calcio totale cambiò la concezione di gioco, esiste un prima e un dopo. Con questa espressione si definì quello stile di gioco per cui ogni calciatore che si spostava dalla propria posizione veniva subito sostituito da un compagno. Permettendo così alla squadra di mantenere inalterata la propria disposizione tattica Secondo questo schema di gioco, nessun giocatore era ancorato al proprio ruolo e, nel corso della partita, chiunque poteva operare indifferentemente come attaccante, centrocampista o difensore. Il “calcio totale” è stato anche il primo stile di gioco ad applicare sistematicamente il pressing e la tattica del fuorigioco.

Johan Neeskens “con i suoi tackle caratteristici, la sua visione sublime e i suoi rigori iconici, rimarrà per sempre uno dei migliori giocatori che il calcio olandese abbia mai prodotto”: è scritto ancora nella nota della Knvb. Dopo la carriera di giocatore, Neeskens si è dedicato all’attività di allenatore, in particolare nei Paesi in via di sviluppo. È stato, ricorda la federcalcio olandese, “un cittadino del mondo e un padre amorevole, orgoglioso dei suoi figli e nipoti e che, fino alla fine, ha ‘toccato’ gli altri con il suo amore per il calcio”.

Rinus Michels disse di lui: “Non esiste un Cruyff senza un Neeskens”

I due Johan – Cruyff e Neeskens- hanno dato forma a una delle più grandi idee di calcio della storia. Diversi per caratterisftiche, ma non poi tanto. Rinus Michaels sosteneva che non sarebbe esistito “Cruyff senza Neeskens”. Il primo ebbe un destino segnato sin dal giorno in cui la mamma, addetta alle pulizie dell’Ajax, lo portò piccolino al campo di allenamento. Diversamente Neeskens per un periodo fu tentato dal  baseball. Seppe interpretare al meglio quell’universalità di ruolo predicata al tempo in Olanda: vero jolly a tutto campo, Neeskens era giocatore completo e continuo, capace di adattarsi a giocare pressoché in qualsiasi zona del campo. Possedeva doti atletiche notevoli grazie alle quali diede completezza alle doti tecniche suoi e dei compagni di squadra. Ideale fulcro del centrocampo, coi suoi passaggi e coi tiri ad alta precisione esaltava le qualità dei colleghi: rapidità e fluidità. Neeskens esprimeva alla perfezione ciò che i mister Michels e Kovacs predicavano: “Un giocatore deve essere completo e continuo, capace di adattarsi a giocare in qualsiasi zona del campo”. Era anche un buon colpitore di testa e infallibile rigorista.

Ad Argentina 1978 l’Olanda si presentò senza Cruijff, così toccò a Neeskens, Rensenbrink e Rep guidare la nazionale fino alla finale poi persa 3-1 ai supplementari contro i padroni di casa.  Il Mundial argentino costituì la fine di un ciclo irripetibile per la nazionale orange. Neeskens chiuse la sua carriera nella rappresentativa del suo paese con un totale di 49 partite ufficiali e 17 reti segnate.

 

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