EX ROSSAZZURRI – Ambrosi: “Catania, vincere non è mai facile. Attacco molto importante e ben assortito”
Ha vestito la maglia del Catania nella seconda parte della stagione 2000/01. 21 partite disputate, eppure ha lasciato un ricordo indelebile ai piedi dell’Etna, a suon di gol. Alessandro Ambrosi, meglio conosciuto dai tifosi rossazzurri come ‘Re Leone’ e ‘Ambro-gol’, ha concesso un’intervista ai microfoni di Telecolor nel corso della trasmissione ‘Preview’, in vista di Casertana-Catania.
“Il Catania è una squadra pronta, con un ottimo tecnico, ben guidata, che andrà a giocarsi la vittoria del campionato. Sta rispettando più o meno le attese, nel contesto di un torneo in cui sarà difficile imporsi ma se la giocherà fino alla fine“.
“L’attacco del Catania è un reparto molto importante e ben assortito. Ci sono giovani profili che tendono ad emergere e giocatori importanti come Inglese e Montalto. C’è un momento di difficoltà in fase realizzativa ma gli attaccanti che fanno parte della rosa del Catania secondo me alla fine diranno la loro e porteranno a casa un buon bottino di reti. Mi auguro che si sblocchino al più presto, forse l’unica nota che stona un pochettino è vedere il Catania avere siglato 7 reti finora”.
“Problema di pressione a Catania per gli attaccanti? Il calcio insegna che ci sono piazze e piazze. Giocare a Catania non è come Cittadella, con tutto il rispetto. Io ho avuto la fortuna di giocare sempre in piazze importanti e posso dire che giocare davanti a 20/30mila persone o mille cambia. Gli attaccanti vivono di tante piccole sensazioni e anche queste cose possono influire, ma i conti si fanno alla fine. Bisogna concentrarsi sugli ottimi attaccanti in forza al Catania, sperando che non facciano rimpiangere determinati giocatori che sono andati via. Cianci ad esempio mi aveva fatto una buona impressione, ma magari il nuovo tecnico ha preferito puntare su altri uomini. Possibilmente Cianci farà tanti gol alla Ternana ma speriamo che gli attaccanti del Catania ne facciano di più. Sicuramente giocando a Catania le pressioni sono superiori rispetto ad altre piazze”.
“Toscano? Lo conosco perchè oltre ad averlo affrontato da calciatore l’ho avuto anche come allenatore. Stavo terminando la carriera, a Cosenza vincemmo la D e si vedeva che era un ragazzo con tanta voglia e idee che poi ha confermato negli anni, facendo bene da tutte le parti in C. Ha vinto anche un campionato importante a Terni con mio fratello. Con Toscano è stato messo un gran tassello da parte della dirigenza del Catania per compiere un passo importantissimo, ma vincere non è mai facile nè scontato, ci vogliono tante componenti oltre al lavoro e la fortuna. Mimmo in questo senso ritengo che sia più che una garanzia”.
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