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L’idea di quanto scriverò nel mio pezzo di oggi è partita da un estratto di un articolo pubblicato su Sportitalia.

Ne riporto l’estratto che ha generato in me qualche domanda riguardo il modus operandi della stampa che gravita intorno al Milan:

“Beffa ad opera dello United: obiettivo soffiato sotto al naso e arrivederci. Peccato che non si parli di Milan e Zirkzee, ma del Real Madrid e Lenny Yoro, il giovane centrale francese lanciato proprio da Paulo Fonseca e in arrivo all’Old Trafford per oltre 60 milioni. Il Real, primo a muoversi, voleva spenderne la metà, perché pur conoscendo le qualità del ragazzo, non intendeva farsi prendere per il collo, tantomeno vista la scadenza tra un anno. Poi arriva lo United e salta tutto. Domanda: ma quindi Florentino Perez è fesso, tirchio e incompetente come Giorgio Furlani, o forse i Red Devils stanno buttando soldi alla rinfusa, facendo saltare qualsiasi tipo di etica, morale e valore di mercato? E vedremo se i giocatori saranno felici lì tra un anno.”

Ora, lasciando perdere la libertà di parola ed il rispetto che si deve al pensiero altrui, mi viene da sorridere leggendo quanto sopra e non riesco a  non pensare ad un poco efficace tentativo di difendere i disastri a cui si stanno approcciando i nostri dirigenti in questo mercato 2024. Perché  già paragonare il Real Madrid, club fresco campione di Europa e reduce da 5 finali in 8 stagioni, tutte vinte (ça va sans dire), al nostro attuale Milan è come paragonare il primo ranking ATP alla metà classifica; quello che però salta all’occhio di un tifoso critico è appunto il modo in cui sono state imbastite e si sono concluse le due operazioni. Il Real Madrid non ha certo bisogno di prendere Yoro per migliorare, se possibile, una rosa sicuramente più galattica di quella che ha vinto la CL 2023/2024; si sarebbe trattato di un acquisto in prospettiva, di far crescere all’ombra dei titolari un futuro galattico, e pertanto si è probabilmente deciso di destinare parte di quell’investimento ad altri di pochissimo conto, come l’acquisto di uno degli attaccanti più forti al momento al mondo. Senza considerare che i centrali titolari, come ho già detto, il Real li ha e non ha la necessità di sostituirli per migliorare la qualità della rosa. Il Milan invece, attore (non) protagonista della trattativa Zirkzee, davanti non ha più la punta titolare, visto che anche i sassi sapevano da oltre un anno che Giroud non avrebbe rinnovato.

Ed  i nostri incapaci, con un anno di tempo, si sono ridotti all’ultimo momento a cercare il sostituto del numero 9, puntando tutte le loro fisches sull’olandese ex Bologna, per poi rimaner con il cerino in mano quando sono arrivati i soldi inglesi a sparigliare le carte.

E non mi si venga a dire che il piano B era Morata perché i due giocatori sono completamente diversi per età e caratteristiche tecniche e semmai la scelta del capitano spagnolo sarebbe una certificazione ISO della confusione che regna nella sala dei bottoni milanista.

C’è poi un altro aspetto da considerare: quando negli anni d’oro a drogare il mercato erano i soldi del Cavaliere andava tutto bene? Quando Galliani arrivava con un assegno in bianco a sbaragliare qualsiasi concorrenza era tutto lecito? Allora per coerenza non si dovrebbe proprio parlare di soldi della Premier che taroccano il mercato attuale. Perché quando i soldi non ci sono o non si vogliono spendere diventano fondamentali la competenza, le conoscenze dei mercati minori (da qualche parte i vari Koopmeiners, Lookman e compagnia saranno anche arrivati) e soprattutto la rete di relazioni che si presume un DS abbia imbastito in anni di carriera.

Ma, hey, aspetta un attimo, noi un DS non lo abbiamo, perché abbiamo il futuro della gestione di una società calcistica, il GLI, che sicuramente porterà il Milan a vincere, anche se non si sa quando.

Detto questo, ad oggi il mercato del Milan è fermo al solo Morata; che tra l’altro si aggregherà alla squadra tra una decina di giorni e pertanto prima di riprendere un minimo di forma ed integrarsi nei meccanismi di Fonseca sarà già Ottobre inoltrato.


Complimenti per il gesto di Adlì, che ha lasciato la 7 a Morata

Come giocheremo dal 17 Agosto in poi non è dato saperlo, anche se è facile intuirlo. Per quanto le amichevoli estive lasciano il tempo che trovano, quella in terra austriaca ha evidenziato ancora delle importanti lacune a livello di movimenti difensivi ed una scarsa propensione a tirare nella porta avversaria.

Non mi sento quindi di dire nulla di nuovo. Sicuramente qualcuno, o molti, mi daranno del tastierista o del non evoluto, ma che volete farci, cerco sempre di ragionare con la mia testa e quello che sto vedendo non mi fa presagire nulla di buono.

Poi, come ovvio, il tifoso fa anche un atto di fede ed accetta di parlare a mercato chiuso prima, a Novembre poi perché bisogna dare il tempo al Mister, poi a Gennaio perché lo sai che le altre calano in primavera e poi magari la prossima stagione perché lo sai che un anno di rodaggio ce l’hanno tutti.

E voi, il vostro atto di fede nei confronti della società che vuole portare il Milan a vincere come gli altri top club europei, l’avete fatto?

P.S.: lasciatemi commentare ed apprezzare il gesto di Yacine Adlì, un uomo prima che un calciatore che il Milan attuale non merita. Grazie Yacine!

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