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Arresto cardiaco durante la partita di calcio a Moraro: così due giocatori hanno salvato il 26enne grazie al defibrillatore

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MORARO Una serata di calcio amatoriale ha rischiato di trasformarsi in tragedia sul campo sportivo di Moraro. Solo l’intervento provvidenziale di due giocatori, riusciti ad azionare tempestivamente il defibrillatore, ha evitato il peggio per un calciatore di 26 anni di Gorizia - M.T. le sue iniziali -, che ha subito un arresto cardiaco mentre era impegnato a giocare in una delle partite della 31a edizione del Torneo di calcio notturno “Tarcisio Tuni” organizzato dall'Asd Fbc Moraro Calcio.

Attualmente il giovane si trova ricoverato in prognosi riservata all’ospedale triestino di Cattinara, dove era giunto in codice rosso. I medici lo tengono precauzionalmente in coma farmacologico: le sue condizioni, però, ora sono giudicate stabili e c'è un cauto ottimismo per una sua graduale ripresa.

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Il fatto è accaduto venerdì intorno alle 20. Era in corso la prima partita della serata: a sfidarsi Milf Fc e Sartoria Luperto. Ad un tratto il giocatore si è accasciato a terra per un malore improvviso, senza cioè essere rimasto vittima di scontri di gioco. Il giovane ha perso i sensi e tutti i presenti si sono subito resi conto della gravità dell'accaduto.

Determinante è stata la prontezza dei soccorsi. Mentre veniva allertato il 118, è stato portato in campo il defibrillatore, messo in funzione da due dei giocatori presenti in quel momento sul terreno di gioco. Giocatori che, fortunatamente, avevano praticità con il dispositivo medico avendo svolto il corso di primo soccorso. Entrambi, tra l’altro, svolgono professioni sanitarie: sono infatti uno farmacista e l’altro un dentista.

Subito, quindi, è scattata la rianimazione con il defibrillatore ed è stato praticato anche il massaggio cardiaco. I due giocatori sono stati guidati telefonicamente da un’infermiera della Sores . Gli interventi di rianimazione sono stati efficaci e c'è stata la ripresa di un circolo spontaneo dei battiti del cuore già prima dell'arrivo dell'ambulanza, che è poi entrata direttamente sul terreno di gioco. L’equipe sanitaria ha preso in cura il giocatore che è stato intubato e trasportato in ambulanza, come detto, a Trieste all’ospedale di Cattinara. La gara è stata poi sospesa definitivamente e anche la seconda partita in programma alle 20.45 tra Guam e The Avengers non si è disputata.

Questo fatto di cronaca ha messo in rilievo l’importanza di avere attrezzature come i defibrillatori - che ogni società sportiva è obbligata a custodire all'interno della struttura sportiva, in perfetto stato -, e figure preparate al loro utilizzo, in questo caso supportate per coincidenza da professionisti della sanità. Sono due aspetti dai quali passa la differenza tra il salvare una vita o meno. A Moraro tutti questi tasselli si sono incastrati perfettamente. E anche grazie agli organizzatori del Torneo, che hanno agevolato le operazioni di soccorso, la vicenda è andata a buon fine.

«Ci siamo subito accorti della gravità della situazione- sottolinea il dirigente del Moraro Fbc Michele Turco- e l’intervento di soccorso è stato rapido. L’arbitro, i giocatori e noi dirigenti ci siamo adoperati per cercato di agevolare le manovre di rianimazione, che sono riuscite anche perchè chi ha usato il defibrillatore sapeva come farlo. Anche l'ambulanza è arrivata rapidamente in pochi minuti sul campo. Speriamo che tutto si risolva per il meglio e che il ragazzo possa riprendersi presto». —

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