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Fabio Ravezzani, Antonino Ragusa e Gianni Improta a Radio Punto Nuovo

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TeleLombardia, il dir. Ravezzani: “Tra Conte e De Laurentiis c’è diffidenza reciproca, nessuno dei due ha grosse alternative! Gasperini bello ma perdente? Si diceva lo stesso di Ancelotti…” 

In diretta a Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport, è intervenuto Fabio Ravezzani, direttore di TeleLombardia: “Conte non ha nulla di meglio del Napoli tra le mani, ma i matrimoni vanno fatto tra persone compatibili. Deduco che l’obiezione di Conte è presente sulla figura di De Laurentiis… Entrambi sono due personaggio che scaricano le colpe sugli altri, quindi c’è un po’ di diffidenza reciproca e comprensibile. Se matrimonio sarà, sarà matrimonio per obbligo. De Laurentiis anche non ha grandi alternative al Napoli. Conte è uno ci starebbe benissimo in azzurro. Entrambi dovrebbero cambiare atteggiamento per far funzionare al meglio la cosa. Il Milan? Avrebbe già avuto i margini per intervenire su Conte, ma se non lo ha fatto finora, non lo farà più. Stellini ai nostri microfoni ha parlato in maniera chiara e ha ammiccato ai club che lo cercano, ma ora lui e Conte si sono ridimensionati rispetto a qualche anno fa. Il Milan non capisce colpevolmente che uno come Conte farà qualche dichiarazione fuori luogo, ma dà grosse garanzie. Gli americani capiscono poco queste dinamiche e questo sarà il motivo per cui il Milan non otterrà grandi successi nei prossimi anni. Gasperini bello ma perdente? Si diceva anche di Ancelotti al suo arrivo al Milan, ora è l’allenatore più vincente della storia. L’Atalanta è arrivata in due finali con calciatori di seconda mano, come De Ketelaere che era uno scarto del Milan. Le finali sono quella roba lì, fatta di episodi e rammarichi. Ha giocato meglio l’Atalanta, ma non è riuscita a svoltare”.

Messina, Ragusa: “Gasperini merita la chance con un top club come il Napoli. La retrocessione della Salernitana? Con una società solida si rilancerà”

In diretta a Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport, è intervenuto Antonino Ragusa, attuale calciatore del Messina ed ex di Genoa, Verona e Salernitana (tra le altre): “Gasperini ha dimostrato negli ultimi anni quanto sia importante il percorso fatto all’Atalanta e quanto ora meriti la chance in un top club. E poi è un patrimonio per una società un allenatore come lui perché lavora bene con i giovani. Con Gasp ricordo una manciata di minuti in cui mi lanciò in campo al “San Paolo”. Mi costruii anche una possibilità per segnare ma mi ritrovai Coulibaly addosso. La Salernitana? Vedere che ci sia una società solida è già bello poiché io vissi lì in un momento in cui tutto questo non c’era, ma arrivammo comunque in finale play-off per andare in B, pur senza stipendi. Questa era una corsa salvezza in cui la Salernitana avrebbe potuto dire la sua, peccato non aver potuto lottare fino alla fine. Si sarebbe dovuto fare lo stesso percorso dello scorso anno, ma quando hai alle spalle una società solida puoi rimettere in piedi tutto il discorso per risalire. Bisogna essere bravi nel lasciarsi tutto alle spalle e finire in armonia per quanto possibile, e poi ripartire con unità e far divertire i tifosi che ne hanno bisogno dopo una stagione così. Messina? Stagione positiva, alti e bassi e siamo stati bravi a venirne fuori dal periodo brutto. Siamo arrivati ad un punto dai play-off, ma potevamo fare qualcosa in più in determinati momenti della stagione. I play-off del Girone C? Ho visto risultati importanti, giocare ogni tre giorni non è facile per nessuno, ma ci sono squadre attrezzatissime come l’Avellino, che ci ho giocato anche contro, per il salto di categoria”.

Improta: “Tanti calciatori rischiano di dire addio al Napoli. ADL ha sbagliato a due sotto contratto come Giuntoli e Spalletti di ammainare bandiera e di andarsene! Andavano trattenuti senza se e senza ma!”

In diretta a Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport, è intervenuto Gianni Improta, ex Napoli: “Tanti calciatori rischiano di dire addio al Napoli e di non sentirsi più parte di questo progetto. È stata un’annata anomala, che potrebbe portare a dei cambi drastici. Il problema non è solo comunicativo, il calcio è ben altro. In una società serve una comunione di intenti tra tutte le componenti, altrimenti si generano stagioni come queste. Il giocattolo del Napoli si è rotto e va capito il perché: alcune figure si sono sentite incapaci a continuare o c’è stato un bambino capriccioso che ha voluto tenersi il giocattolo tutto per sé? Il presidente ha sbagliato dall’inizio perché ha permesso due sotto contratto come Giuntoli e Spalletti di ammainare la bandiera e di andarsene. Non gliel’avrei mai permesso, li avrei tenuti sino alla scadenza dei contratti che hanno una valenza e non va dimenticato. Andavano trattenuti senza se e senza ma! Conte? Il suo calcio non mi entusiasma, ma è un vincente. Se arriva, è la persona giusta in questo momento di grandi cambiamenti. L’organico attuale è forte, basta puntellarlo dove serve e rivitalizzarlo. Non le manda a dire e fa filare dritti tutti nello spogliatoio. Non ci aspettiamo chissà cosa, se dovesse arrivare: deve inculcare prima il suo credo ed il suo carattere. Con lui, De Laurentiis non si permetterebbe mai di invadere certe situazioni, come visto quest’anno”.

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