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“ON AIR!” – CASANO: “Sicuri che qualcuno dentro la Roma non abbia cambiato idea su De Rossi?”, PETRUZZI: “Voltargli le spalle sarebbe davvero brutto”, CARINA: “Perplessità su Ghisolfi”, AGRESTI: “Souloukou un’accentratrice”

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ULTIME NOTIZIE AS ROMA – Prosegue il nostro appuntamento giornaliero dedicato al variopinto mondo delle radio romane. On Air, la rubrica più copiata (e incollata) del web, è un viaggio per le frequenze più ascoltate dai tifosi giallorossi a caccia di pensieri, notizie, indiscrezioni e qualche nota di colore. Buon divertimento!

Gianluca Piacentini (Rete Sport): “Credo che la ristrutturazione sia la strada da seguire. Spero si possa tornare all’epoca pre-Monchi, non dico alla fase di Strootman acquistato a 18 milioni, perchè quello era un capolavoro assoluto, ma quando si cercavano giocatori giovani e di qualità. Io Nandez e Duncan a parametro zero li prenderei subito. Con loro due al posto di Aouar e Sanches avresti avuto di sicuro una rosa migliore…”

David Rossi (Rete Sport): “Chi non entra nel giro della nuova Champions League, che è di fatto una Superlega, rischia di restare tagliata fuori. I soldi sono completamente diversi, e purtroppo il calcio moderno si basa tutto sui soldi. Se non assimilate questo concetto fate un errore gravissimo. Poi non dite “cacciate i soldi“, perchè senza la Champions il mercato fatto con Chiesa e il Grimaldo di turo non lo puoi fare… Quelli che dicono “lo stadio non è necessario” o “che me frega della Champions” sono fuori dalla storia…la posizione è rispettabile, e da un punto di vista affettivo sono più vicino a quella. Però ragazzi, bisogna elaborare il lutto, quel calcio lì è morto. Dire “meglio vincere la Coppa Italia che andare in Champions” è una caz*ata enorme…”

Claudio Moroni (Rete Sport): “In Europa League la Roma può essere ancora protagonista, in Champions invece rischieresti di prendere qualche sveglia… La Roma verrà rafforzata, farà una crescita simile a quella del Leverkusen o dell’Atalanta, non possiamo permetterci di diventare top club che spendono centinaia di milioni. Ma io sono contento…amici miei, state tranquilli che questi signori qualcosa faranno…”

Francesco Oddo Casano (Rete Sport): “Il tema allenatori è strano, non si capisce niente…Ieri il vice di Conte si è proposto al Milan, Pioli è a spasso, Sarri idem, Allegri rischia, Gasperini potrebbe lasciare se vincesse l’Europa League…e io ci aggiungo anche De Rossi. La Roma nel comunicato scriveva che nei prossimi giorni ci sarebbero stati tutti i dettagli del rinnovo, ma ancora non è stato sottoscritto…che succede? Siamo sicuri che dentro la Roma non ci sia qualcuno che ha cambiato idea perchè su piazza si liberano diversi allenatori?…”

Fabio Petruzzi (Rete Sport): “Daniele De Rossi ha detto che una stretta di mano vale molto di più di una cosa scritta…quindi io penso che voltargli improvvisamente le spalle sarebbe veramente brutto. Quello che è detto è detto… Aoaur? Secondo me è uno che vuole giocare e se ne avrà l’occasione andrà via… Rui Patricio? Secondo me potrebbe restare come secondo di Svilar, a meno che non abbia qualche offerta dall’Arabia o dal Portogallo… Nandez? Lo prenderei subito, ma anche Pereyra…”

Mario Corsi (Tele Radio Stereo): “La Roma si potrà giocare lo scudetto l’anno prossimo? Perchè se dobbiamo ricominciare con il progetto, allora si continua a fare e disfare. Noi pensiamo invece che si debba cambiare per vincere. Non dico la Champions, lì ci vorrebbe un cambio di proprietà, ma almeno lottare punto a punto per lo scudetto. Il romanista è lento nel metabolizzare le cose che gli si propongono: si parla di squadra stanca, ma le altre no? Se parli dell’Atalanta non va bene perchè loro si dopano… E il Bologna? Pure loro si drogano?…”

Daniele Lo Monaco (Radio Romanista): “Dybala da blindare? Più che lui, sarebbe da blindare la sua gamba…Io vorrei ricordare che nelle due partite più importanti della stagione, quelle contro Bayer e Atalanta, il signor Dybala è rimasto a guardare la partita come me allo stadio…”

Piero Torri (Radio Manà Manà Sport): “Dentro la Roma si sta discutendo del precampionato, e ci sono due linee in contrapposizione, una calcistica e una più commerciale. La prima di De Rossi, che vorrebbe andare in montagna, cioè il vecchio ritiro di altri tempi, mentre l’altra corrente vorrebbe monetizzare con una tournée negli Stati Uniti. Si sta cercando una mediazione, con una preparazione in montagna, e delle tournée in Europa…”

Stefano Carina (Radio Radio): “Tiago Pinto ha salutato il 20 gennaio, e la Roma ci aveva detto che nelle prossime settimane avrebbe annunciato il nuovo ds, ma nel frattempo sono passati 4 mesi e stiamo ancora aspettando. Ghisolfi? Sarà bravo, ma si porta dietro tante perplessità. E non tanto legate alle sue capacità, anche se in Francia ci sono, perchè il Nizza è nell’orbita dello United, e il Manchester che cercava un ds però non ha preso Ghisolfi… Il francese non conosce questo ambiente, avrà bisogno di tempo per calarsi in una realtà che non conosce. E parte in ritardo. Secondo me sarà fondamentale capire se la Roma andrà in Champions o meno, ballano 50 milioni… Pure su De Rossi, è passato un mese e non è stato ufficializzato. Questo alimenta delle perplessità…”

Stefano Agresti (Radio Radio): “L’articolo della Gazzetta sulla Souloukou? Ha dei comportamenti che lasciano tanti dubbi, vuole accentrare tutto su di sé e così lascia dei vuoti da gestire anche a livello istituzionale. La Roma è voluta andare a testa bassa contro la Lega su una situazione impossibile da gestire diversamente. Inoltre il club non ha ancora un ds. C’è un dominio incontrastato della Souloukou nella gestione della Roma, che però parte in ritardo perchè manca ancora un ds che imbastisca le strategie. E anche la gestione delle vicende interne, come quella della dipendente licenziata, tutte situazione gestite che lasciano perplessità dentro e fuori dalla Roma…”

Roberto Pruzzo (Radio Radio): “La Roma ha 5 terzini, 5 stopper, e 6 centrocampisti. Il problema è che giocano sempre gli stessi, e bisognerebbe avere il modo di averli tutti abili e arruolati. Non credo che ci sia una squadra in Europa che abbia 5 stopper e 5 terzini, ma se poi il livello non ti garantisce perchè o non sono all’altezza o perchè sono spesso infortunati, allora poi finisce come quest’anno dove nel momento decisivo ti ritrovi con 11-12 giocatori, e questa è una cosa da evitare assolutamente…”

Redazione Giallorossi.net

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