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Inter manita al Frosinone. A segno anche Buchanan

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L’Inter Campione d’Italia dilaga a Frosinone, riconquista la vittoria e fa dimenticare la sconfitta (indolore) contro il Sassuolo. Indolore in termini di punteggio finale, avendo già concluso l’affare tricolore, ma che aveva lasciato il segno nello spogliatoio interista per le numerose – e ingiustificate – polemiche associate alla battuta d’arresto contro gli emiliani, alle accuse di “intese” tra dirigenti amichevoli e di aver influenzato la lotta per la salvezza. Una bella risposta anche a chi ipotizzava un calo di motivazione dopo il raggiungimento della seconda stella, come richiesto esplicitamente da Inzaghi prima dell’incontro.

0-5 il punteggio finale a Frosinone. 5 gol, 5 realizzatori diversi, ognuno dei quali ha potuto lanciare un segnale individuale. Si comincia con Davide Frattesi (a proposito di Sassuolo…), uno desideroso di emergere anche da titolare dopo aver timbrato il cartellino da 12esimo uomo: sesto gol in campionato, il quinto del 2024, l’ottavo della sua stagione. Un’ulteriore conferma della sua preziosità con i suoi inserimenti nell’area avversaria.

 

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Poi è stato il turno di Marko Arnautovic, uno dei più attesi soprattutto dopo i numerosi discorsi sulla composizione dell’attacco interista edizione 2024/25: l’austriaco non ha certo brillato nell’anno del suo ritorno a Milano, e chissà che questa prestazione condita da gol, non possa ridargli fiducia e rilanciarlo anche in prospettiva futura.

Il tris porta la firma di Tajon Buchanan, arrivato a gennaio e osservato fin qui solo a sprazzi: prima rete con la maglia dell’Inter per l’esterno canadese, schierato ancora una volta a sinistra. Un improvviso lampo, un destro curvo dopo un dribbling verso l’interno, un modo per togliersi l’etichetta di enigma che qualcuno – un po’ troppo affrettatamente – gli aveva già attribuito e iscrivere il suo nome alla stagione del ventesimo scudetto.

Infine, ecco Lautaro e Thuram: il primo ha interrotto un digiuno che durava dal 28 febbraio, avvicinandosi notevolmente alla vetta della classifica marcatori; il secondo si è distinto con una giocata magistrale, un tocco sotto con il piede meno abile, aggiungendo così una cosa mai vista finora al suo già vasto repertorio esibito nella sua prima stagione in nerazzurro.

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