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Calcio Fvg, il Sant’Andrea San Vito retrocesso in Prima Categoria: «Errori di valutazione»

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TRIESTE. L’anno scorso la salvezza era arrivata al play-out. Quest’anno la retrocessione è giunta con 6 turni di anticipo. Il Sant’Andrea San Vito saluta la Promozione per accasarsi in Prima Categoria. Lo fa dopo un campionato (non ancora finito) in cui purtroppo già a dicembre la situazione era oramai compromessa.

Lo ammette anche Piero Jurissevich, il direttore sportivo che la scorsa estate ha preso le redini del club al posto di Stefano Michelutti.

Jurissevich, quali sensazioni dopo una retrocessione preannunciata oramai da mesi?

Spiace, anzi, dà proprio fastidio di essere retrocessi in questo modo. Sono stati commessi degli errori di valutazione ad inizio stagione che poi hanno pesato tantissimo, compromettendo il campionato già dopo la fine del girone di andata.

Quale l’errore più importante commesso?

Abbiamo iniziato con una rosa ampia, troppo ampia. Avere 30 giocatori a disposizione non ha portato benefici. Non c’è stata una formazione tipo sulla quale lavorare. E poi c’erano troppe rotazioni con conseguenti musi lunghi.

L’arrivo di Nonis al posto di De Sio è avvenuto troppo tardi?

Non possiamo dirlo. Sicuramente con Vincenzo la squadra ha espresso un calcio propositivo, anche bello in certi frangenti, ma che ci ha costretti ad incassare un sacco di sconfitte con tanti gol. Con Nonis siamo diventati più solidi e di imbarcate ne abbiamo compiuta una sola (il 7-0 esterno con la Pro Cervignano, ndr).

Ultimamente il Sant’Andrea San Vito ha dato del filo torcere a tante squadre. Una piccola soddisfazione?

Una grande soddisfazione. Abbiamo raccolto diversi pareggi e abbiamo vinto il derby con la Trieste Victory Academy. Nonostante la nostra classifica siamo temuti. Questo è sicuramente il lato positivo di questa seconda parte del campionato.

Avete inserito in prima squadra tanti giovani. Un buon viatico dal quale ripartire?

Certamente sì. Ci sono i 2006 Giugovaz e Brezich. Il 2005 Stella. Sono in rampa di lancio Curzolo e Basilisco. Prodotti del vivaio che stanno maturando esperienza. I giovani sono il futuro di questa società.

La Promozione era una categoria adatta al Sant’Andrea San Vito?

No. A livello economico non possiamo competere con club che investono parecchio più di noi. Per rimanere in Promozione, senza soffrire sul campo, bisogna avere 4-5 giocatori di categoria ben remunerati. La nostra politica è quella di investire sulle giovanili: in questo momento la Prima Categoria è più per noi.

Nonis rimarrà ad allenare il Sant’Andrea San Vito anche in Prima Categoria?

Moreno si è dimostrato una persona importante per noi, sia a livello calcistico che umano. Dobbiamo ancora parlare del nostro futuro.

Qual è l’obiettivo di queste ultime 6 partite e quello della prossima stagione?

Vogliamo chiudere dignitosamente mettendo il bastone tra le ruote di tutte le squadre che incontreremo. Per il prossimo campionato immagino un’annata di assestamento per tentare poi la risalita nel 2025-’26.

I suoi pronostici su promozione e retrocessioni?

Ero convinto che il Kras Repen avrebbe fatto man bassa. Ciononostante, ritengo sia la prima candidata all’Eccellenza, ma l’Ufm sarà lì sino alla fine. Per quanto riguarda le retrocessioni, accanto a noi e Risanese, credo che scenderanno giù Fiumicello e Pro Romans Medea. Sicuramente auspico che gli amici di Borgo San Sergio (la Ts Victory Academy, ndr) possa mantenere la Promozione.

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