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Roma cogli l’attimo

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IL TEMPO (A. AUSTINI) - La domenica delle occasioni. All’Olimpico la Roma di Mourinho sfida il Torino in una giornata che può permettere ai giallorossi di staccare diverse rivali in un colpo solo e rimanere incollata all’Atalanta. Ieri sono cadute Juventus e Fiorentina , mentre la Lazio stasera è di scena a Napoli . Intanto Zaniolo e compagni dovranno fare il loro dovere contro una squadra « che difende molto bene - avverte lo Special One - con uno stile suo. Sono un bell'esempio di questo sistema di gioco difensivo, non concedono tanti gol e opportunità, avremo bisogno di una partita di grande qualità offensiva per riuscire a fare gol ». All’Olimpico si va verso un altro sold out : 45mila i tagliandi staccati fino a ieri sera abbonati inclusi, ne restavano in vendita solo duemila. « È un grande piacer e - sottolinea il tecnico - i nostri tifosi ci hanno già visto perdere in casa e, a volte, giocare così così, ma hanno sempre una squadra che gioca per se stessa e per loro. E per questo erano presenti anche nelle gare di Conference League, una competizione di cui è difficile innamorarsi all’inizio ». Mourinho stasera schiererà ancora una volta una squadra votata all’attacco, con la coppia Abraham-Zaniolo , salvo sorprese, confermata davanti, El Shaarawy esterno a tutta fascia a sinistra, Mkhitaryan e Pellegrini impiegati da mezzali. Il capitano è pronto a stringere i denti e «alzarsi» da trequartista nel modulo che in fase di possesso diventa 3-4-1-2. Mourinho deve trovare però un centrocampista per completare il reparto. Non dice chi giocherà e non conferma neppure il modulo prescelto. « La situazione è migliore rispetto a prima (recuperati Viña e Calafiori, ndr) ma con il Covid di Cristante e Villar e la squalifica di Veretout, ora il problema si è trasferito a centrocampo - spiega - mancano due titolari assoluti più Villar che è un'opzione di qualità. Abbiamo la possibilità di giocare a quattro dietro o a cinque. Senza terzini potevamo giocare solo a 5 ». Alla fine dovrebbe affidarsi al giovane Darboe dall’inizio, anche se lo stesso portoghese non esclude l’avanzamento di Mancini in mediana, come accaduto più volte durante la gestione Fonseca. « Certo che può giocare l ì - conferma Mourinho - abbiamo i quattro centrali disponibili, se tocca a qualcuno di loro fare questo sacrificio, non si tireranno indietro. Ibañez ha già giocato terzino sinistro e magari lo userò anche a destra, se Mancini dovrà giocare a centrocampo, lo farà. È importante avere calciatori "multifunzionali" in rosa, anche la disponibilità è importante ». L’allenatore evidenzia poi una delle migliori qualità della Roma : « La nostra caratteristica più grande dal punto di vista emotivo è che ci crediamo sempre fino alla fine. Non abbiamo mai giocato una partita dove ho sentito che eravamo "morti", come ad esempio quando perdevamo 0-2 con il Milan o sullo 0-0 contro il Napoli o contro il Venezia ». Oggi un solo obiettivo: vincere, per continuare a sognare la Champions .
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