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CRISTANTE: "Sempre bello giocare in Nazionale, ancor di più a Roma. Siamo pronti per Wembley"

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TUTTOSPORT - Bryan  Cristante,  centrocampista della  Roma  e della  Nazionale,  ha rilasciato un'intervista al quotidiano parlando della squadra di Roberto  Mancini  e degli ottavi finale degli Europei di sabato contro l’ Austria . Di seguito le sue parole. Il reparto che è uno dei segreti delle prestazioni dell’Italia è il centrocampo: quanto è forte? È davvero forte, ma non credo che la chiave sia solo il centrocampo. Tutti i 26 giocatori siamo un gruppo forte e il modo in cui giochiamo lo sta dimostrando. Penso di poter aiutare in ogni situazione. Quando mi dicono di giocare, cerco sempre di dare il massimo. Jorginho è riconosciuto come “Radio Jorginho”, perché consiglia costantemente i suoi compagni di squadra. Cosa stai imparando da lui? E cosa ti piace in particolare di lui? È un grande giocatore, lo ha dimostrato con la Nazionale e il suo club (il Chelsea), che ha vinto la Champions League . Sappiamo che è un giocatore fondamentale e sta disputando un grande Europeo. Il suo ruolo di centrocampista è quello di aiutare tutti i compagni di squadra, ed è qualcosa che fa molto bene. Che cosa hai provato nel ritrovare i tifosi sugli spalti? È stata la cosa più bella da vedere, dopo le nostre vittorie, ovviamente. È stata una bella emozione rivedere i tifosi sugli spalti. Bello per noi in campo e bello per l’atmosfera e per tutti. In più nel “mio” stadio: è sempre bello giocare in Nazionale ed è stato ancora meglio giocare a Roma. Non dimenticherai mai le partite che hai giocato in tornei così importanti. Ora Wembley: giocheremo le nostre parti in stadi storici, il che le rende più interessanti e ti fa venire voglia di giocarle. Quanto è bello far parte di questo gruppo?  Molto bello. Penso che sia l’ingrediente chiave, perché nelle competizioni così difficili come questa, in cui trascorri così tanto tempo insieme al campo, quasi 24 ore al giorno penso che sia davvero importante che tutti vadano d’accordo, e questo è il caso nostro. Tutti e 26 siamo importanti in modi diversi, ovviamente, ma penso che ogni giocatore sia essenziale in una competizione come questa. (…). L’Austria è la prossima avversaria: hai iniziato a studiarli? Sì, abbiamo avuto una settimana più lunga per prepararci. Stiamo studiando il nostro avversario, che è forte, e sicuramente saremo pronti a Wembley. State per battere un record che dura da più di 80 anni: 31 partite senza sconfitte. Ti senti come se stessi facendo la storia con la Nazionale italiana?  È sempre un piacere battere un record, perché significa, che stai andando bene ma ciò che conta sono i trofei. Se i record possono portare ai trofei, sono i benvenuti. Mancini non ha mai nascosto le sue ambizioni di arrivare fino in fondo. Quanto ci credi e quanto è possibile vincere questo torneo?  È possibile. Lo abbiamo dimostrato. Ci sono tante squadre forti, lo sappiamo. Non è affatto facile, ma giocheremo le carte che ci vengono date e vogliamo arrivare fino in fondo.
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