Pattinaggio di figura: non riesce la rimonta a Guignard-Fabbri. Azzurri quarti ai Mondiali
Alla fine ce l’hanno fatta. Dopo i brutti sporadici antipasti visti nelle due passate stagioni, Lilah Fear e Lewis Gibson hanno battuto Charléne Guignard-Marco Fabbri, facendoli scivolare giù dal podio ai Campionati Mondiali 2025 di pattinaggio di figura, competizione in fase di svolgimento questa settimana a Boston, presso l’imponente e tecnologico TD Garden. Un segnale brutto, arrivato dopo un’annata sportiva in cui i veterani azzurri si sono sempre ritrovati immeritatamente vicinissimi i britannici, quasi a voler neutralizzare una superiorità che in realtà è palese agli occhi di tutti, ad eccezione evidentemente di qualche addetto ai lavori.
Il blitz dei danzatori d’Oltremanica si è consumato grazie al vantaggio accumulato nella rhythm dance, dove sono riusciti ad ottenere un margine di 82 centesimi rispetto agli allievi di Barbara Fusar Poli, ritrovatisi in una situazione tutt’altro che semplice, in quanto chiamati alla rimonta con un free program difficile e raffinatissimo, ma allo stesso tempo accolto durante l’annata sportiva da una ricezione fredda da parte della giuria.
Marco e Charléne si sono comunque resi artefici di una prova molto positiva, macchiata però da una leggera quanto decisiva defaiallance in uno degli elementi più pesanti dell’intero layout, il sollevamento straight combinato con quello rotational, chiamato non a caso di livello 3-2. Bene il resto degli elementi, fatta eccezione per una sequenza di twizzles che non ha ricevuto un GOE elevato e che ha pesato tantissimo sul punteggio finale, considerato lo score di 123.42 (68.22, 55.20) per 206.46.
Indietro, ma solo di pochi (troppo pochi) decimi i britannici nel segmento lungo, capaci di capitalizzare la beffa intavolando un’operazione totalmente differente rispetto agli azzurri: ovvero quella di proporre sempre la stessa solfa coreografica, spumeggiante, super pop, monotona. Il conto delle operazioni darà ragione a loro, nonostante addirittura un sesto libero valutato 123.25 (68.75, 55.50) per 207.11, 65 centesimi in più rispetto a Guignard-Fabbri.
Impossibile non citare poi l’enorme exploit degli spagnoli Olivia Smart-Tim Dieck (è loro la danza libera più interessante di questa stagione), addirittura terzi nel libero e lanciatissimi verso l’anno Olimpico e post Olimpico, con un punteggio di 123.71 (70.99, 52.72) per 200.92, totale valido per la sesta moneta alle spalle degli ottimi Christina Carrera-Anthony Ponomarenko, quinti con 123.37 (70.09, 53.28) per 204.88
L’oro è stato vinto come da pronostico da Madison Chock-Evan Bates, capaci di conquistare il terzo titolo iridato consecutivo – mai successo nella danza americana – consolidando la leadership già ottenuta nel corto confezionando un free solidissimo da 131.88 (73.66, 58.22) per 222.06. Secondi a distanza siderale infine i canadesi Piper Gilles-Paul Poirier con 130.10 (72.68, 57.42) per 216.54