Scherma, Federica Isola: “L’esclusione olimpica un momento difficile. Motivata per Los Angeles 2028”
Federica Isola, dopo la medaglia di bronzo a Tokyo 2020 nella spada a squadre, non è stata convocata per le Olimpiadi di Parigi 2024, dove è stata sostituita da Giulia Rizzi nel quartetto salito nuovamente sul podio, questa volta sul gradino più alto. Per l’azzurra la delusione andrà trasformata in ulteriore linfa verso i Giochi di Los Angeles 2028, nei quali l’Italia dovrà presentarsi, per motivi anagrafici, per forza di cose con un quartetto differente, visto anche il ritiro di Mara Navarria, che in Francia ha disputato l’ultima gara della carriera agonistica.
Come hai vissuto la mancata partecipazione alle Olimpiadi di Parigi 2024?
“La mancata partecipazione alle Olimpiadi è stata sicuramente una delusione, ho lavorato tre anni per quel momento, che purtroppo non è arrivato. Sono stati anche anni difficili, con tanti cambiamenti, negli ultimi mesi mi sono ripresa, però non è bastato per rientrare in squadra, ma da questo periodo difficile ho imparato tanto“.
Cosa hai provato vedendo le tue compagne vincere l’oro nella gara a squadre?
“Ho seguito le ragazze da casa, sono state grandiose. Non avevo dubbi su questo, sono tanto fiera di loro quattro: hanno scritto la storia“.
Nella spada l’esperienza conta tantissimo e tu, in questo senso, sei ancora molto giovane. Questo ti dà ancora maggiori motivazioni verso Los Angeles 2028?
“Sono molta motivata per il 2028, come già detto arrivo da un periodo difficile, ma sento di averlo superato, ora ricomincio da zero con un solo obiettivo“.
Il gruppo che ha vinto l’oro a Parigi era composto da veterane e Mara Navarria si è ritirata. Ci sono i ricambi per iniziare un nuovo ciclo?
“Mara ha annunciato il ritiro e già mi manca la sua figura: in questi anni mi ha aiutato tanto. Ci siamo sentite pochi giorni fa e mi ha detto che verrà a tifare per me nelle gare. Mi ha fatto molto piacere, siamo legate e per me è un esempio. Non so ancora come il CT imposterà il nuovo quadriennio olimpico“.
Ci descrivi i tuoi allenamenti?
“Io mi alleno tra Vercelli e Milano, dove lavoro con Alfredo Rota. La mia giornata è molto piena, però sono contenta e sicura del mio lavoro: ho trovato un giusto equilibrio tra scherma e preparazione atletica, senza trascurare lo studio“.
Hai un’atleta alla quale ti ispiri o fai riferimento?
“Non credo di avere un’atleta di riferimento, seguo molti sport e per ogni sport ne ammiro qualcuna: in questo momento ammiro tanto le spadiste campionesse olimpiche!“.
Sei un amante degli sport individuali: se non ti fossi cimentata nella scherma, quale sport avresti praticato?
“Mi piace molto lo sci, se non ci fosse stata la scherma probabilmente avrei proseguito su quella strada“.
Come proseguirà la tua stagione?
“La mia stagione continuerà con la routine tra Vercelli e Milano: ho trovato un equilibrio in queste due città e mi trovo molto bene! La mia testa è già sulla prima gara, a novembre“.