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Equitazione, l’ascesa di Emanuele Camilli fa ben sperare un’Italia che attende anche il giovane Casadei

Dopo i pessimi Europei del 2023, peraltro disputati “in casa” all’Ippodromo di Milano, è come se la musica nel salto ostacoli italiano fosse cambiata: in molto, molto, meglio.

Lo “schiaffo” della mancata qualificazione a squadre alle successive Olimpiadi di Parigi 2024 sembra essere stata, paradossalmente, una molla incredibile per il comparto che da 15 mesi ha reagito in una maniera incredibile.

Da quell’avventura continentale sul suolo meneghino però, una cosa c’era certamente da “salvare”: la settimana pressoché perfetta o quasi di un Emanuele Camilli che aveva mostrato a tutti il suo stato di forma. 

L’esperto cavaliere, classe 1982, ha poi infatti ottenuto la convocazione da individualista per i Giochi Olimpici della scorsa estate dove ha fatto vedere una volta di più il suo talento. Il romano ha sfoderato una splendida manche in sella a Odense Odeveld staccando il pass per la finalissima, cosa che ha un binomio italiano non accadeva addirittura da Atene 2004. Nell’atto per le medaglie, il 21esimo posto conclusivo, frutto anche di un errore al primo ostacolo, ma la consapevolezza di essere fra i grandi della disciplina.

Una nuova sicurezza, un’autostima e una vetrina internazionale: elementi che hanno consentito allo stesso Camilli di entrare a far parte della Global Champions League 2025, con i fortissimi tedeschi dei Riesenbeck International, a partire dall’inizio di quest’anno, e di conseguenza di potersi misurare anche nel Global Chmpions Tour, dove la scorsa settimana è arrivata la vittoria in quel di Città del Messico, con annessa qualificazione ai Playoff di fine anno a Praga. 

Ma non è tutto: nel frattempo anche altri cavalieri e amazzoni italiani hanno trovato una dimensione internazionale, anche perché la rappresentativa azzurra a squadre è riuscita a tornare nella massima divisione internazionale della disciplina, la League of Nations, dove per ora sono arrivati un 5° e un 7° posto nelle prime due tappe.

Quindi Camilli, ma non solo. Un altro interprete d’esperienza come Piergiorgio Bucci, capace di vincere a Madrid una tappa della FEI Jumping World Cup 2024-2025, sembra in grado di potersi lanciare verso il prossimo quadriennio, così come una frizzante Giulia Martinengo Marquet, i solidi Lorenzo De Luca e Emanuele Gaudiano, in particolare con il primo molto in palla nella coda del 2024, senza dimenticare il giovane Giacomo Casadei.

Ecco, proprio quest’ultimo: classe 2002, oro alle Olimpiadi Giovanili di Buenos Aires 2018, e già con un curriculum di esperienze incredibili. Il carabiniere può essere sicuramente il volto del domani del salto ostacoli, per un gruppo che, a questo punto, può provare a mettere nel mirino la qualificazione a squadre alle Olimpiadi di Los Angeles 2028 andando a chiudere un cerchio aperto ormai da più di 20 anni.

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