Sport equestri in Italia, cosa cambia con il DPCM del 14 gennaio 2021

Cosa cambia in Italia per gli sport equestri dopo l’ultimo DPCM, ovverosia quello del Governo del 14 gennaio del 2021? Per il settore, in accordo con una nota della FISE, la Federazione Italiana Sport Equestri, cambia davvero poco.

Quelli equestri sono sport rientranti tra quelli individuali

E questo perché tutte le discipline degli sport equestri sono state individuate come sport individuale. Ragion per cui, precisa la FISE, nonostante il cambio di colore per le regioni italiane, ‘il nuovo DPCM per ciò che riguarda le nostre attività ribadisce sostanzialmente le norme precedentemente in vigore per le tre zone’. Ovverosia la zona gialla, la zona arancione e la zona rossa.

Manifestazioni equestri ancora a porte chiuse dopo l’ultimo DPCM

In particolare, sottolinea altresì la Federazione Italiana Sport Equestri, fino alla data del 5 marzo del 2021, salvo proroghe, e sempre e comunque a porte chiuse, la manifestazioni sportive consentite saranno quelle di preminente interesse nazionale individuate dal CONI. La FISE, in più, ricorda che, sulla base di quanto è previsto dalle norme governative, gli enti affiliati ricadenti nella zona rossa non potranno effettuare attività di scuola di sport equestri.

Attività di accudimento e di movimentazione dei cavalli è sempre possibile da parte dei proprietari  degli affidatari

Ed il tutto fermo restando che, indipendentemente dal colore delle regioni, proprietari e gli affidatari di cavalli potranno sempre recarsi al maneggio per le attività ordinarie di movimentazione e di accudimento. Per quanto, detto, infine, ‘la Federazione resta fiduciosa del senso di responsabilità dei propri tesserati’.

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