Torreglia, lo Star’s Ranch scrive a Zaia: "Senza lavoro, i cavalli a rischio"

TORREGLIA. Ines Pastò, titolare della scuola di equitazione Star’s Ranch di via Ferruzzi vicino alla Villa dei Vescovi di Luvigliano e componente il consiglio direttivo della federazione regionale Fitetrec-Ante, lancia un appello al governatore del Veneto, Luca Zaia, affinché valuti la possibilità di riaprire al più presto le attività equestri all’aria aperta.

«I nostri cavalli da scuola al momento sono disoccupati per l’emergenza coronavirus, ma hanno bisogno di cibo, acqua, di muoversi e di essere puliti tutti i giorni per garantire il loro benessere», afferma Pastò.

«Zaia è un amante dei cavalli, non manca mai alla Fiera Cavalli di Verona, la nostra attività garantisce più di altre la sicurezza del distanziamento sociale e inoltre in questo periodo sarebbe di aiuto ai ragazzi che sono in sofferenza perché soli, rinchiusi nelle case e lontani dagli amici e dai compagni di scuola».

La richiesta di aiuto per i cavalli della Star’s Ranch, Ines Pastò l’ha inoltrata anche al sindaco di Torreglia, Filippo Legnaro.

«Abbiamo bisogno di foraggio, mangime e qualsiasi altro alimento utile ai cavalli come le carote», aggiunge l’istruttrice. «Ma anche attrezzatura utile alla cura degli animali come grasso per gli zoccoli e vermifughi. Siamo disponibili a sottoscrivere “abbonamenti sospesi” che i ragazzi possono utilizzare nel momento in cui si potrà ripartire. Ogni aiuto per salvare i nostri animali è bene accetto, perché per noi passare 12-13 ore al giorno con loro è sicuramente una fortuna, ma non basta purtroppo a garantire il loro benessere per sempre».

L’istruttrice teme che se l’attività della scuola (si insegna la specialità della monta western), non ripartirà a breve siano a rischio anche i centri estivi che ogni estate hanno visto una numerosa partecipazione di ragazzi delle scuole elementari e medie del territorio. Nella stessa situazione della Star’s Ranch di Torreglia, che gestisce 12 cavalli tra quelli della scuola e quelli in pensione, sono tutte le realtà che si occupano di turismo equestre, che sui Colli Euganei sono parecchie proprio perché il territorio si adatta a questo tipo di pratica sportiva.

«Come tutti gli altri sport più o meno blasonati, anche il nostro è in grande difficoltà e finora abbiamo ricevuto dalle istituzioni solo promesse di aiuto. Intanto i nostri cavalli hanno bisogno tutti i giorni di acqua, fieno e mangime e di essere curati. Inoltre, come noi, dopo circa due mesi di emergenza coronavirus incominciano a sentire la mancanza dei piccoli allievi con cui prima della pandemia erano a contato quasi quotidianamente», conclude Ines Pastò. ––

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