Tuffi, Oscar Bertone: “Mondiale indimenticabile per l’Italia. Alzeremo i coefficienti a Pellacani”
Un Mondiale da incorniciare per l’Italia dei tuffi quello che si è appena chiuso a Singapore. La spedizione azzurra torna a casa con tre medaglie, ma con anche la consapevolezza di avere un gruppo di atleti decisamente competitivo. Un primo passo veramente importante in vista del traguardo finale che restano le Olimpiadi di Los Angeles 2028.
Il DT Oscar Bertone, dalle pagine della FIN, analizza il Mondiale azzurro: “Un mondiale indimenticabile. Dove, insieme alle medaglie, c’è una nazionale giovane, in crescita, che ci lascia sperare che il futuro sia dalla nostra parte. Abbiamo lavorato molto bene negli anni precedenti e ciò ha permesso che la squadra giovanile di un tempo sia oggi la squadra assoluta, che è riuscita a portare questi ottimi risultati per tutta l’Italia”.
Una rassegna iridata che ha visto come regina per l’Italia sicuramente Chiara Pellacani, che ha conquistato tre medaglie: “E’ stato il mondiale di Chiara Pellacani, la sua consacrazione. La sua maturità è venuta proprio dopo i quarti posti alle Olimpiadi di Parigi e gli Europei di Antalya, dove ha avuto effettivamente dei momenti difficili. Alla fine è tornata negli Stati Uniti e poi è rientrata in Italia e questo lungo viaggio l’ha riportata qui a Singapore con maggiore consapevolezza e più certezze. Lo ha dimostrato a cominciare dalle gare individuali e ancora di più in sincro con Matteo Santoro, dove sono stati veramente fantastici. Ora viene quasi naturale dire campioni del mondo ma il lavoro che c’è stato dietro è difficile da quantificare e spiegare”.
Il numero uno dei tuffi azzurri analizza la qualità del suo intero gruppo di atleti sia i veterani sia i giovani: “Anche gli stessi Lorenzo Marsaglia e Giovanni Tocci sono comunque quinti al mondo. Anche loro arrivavano dal quarto posto olimpico e fino all’ultimo tuffo sono rimasti in corsa per un ottimo risultato, visto che erano a tre punti dal bronzo prima dell’ultimo tuffo. Però la nostra disciplina è particolare ed ogni tuffo è unico e in sincro è ancora più difficile. Mi hanno già chiesto quando ricominciamo ad allenarci perché hanno voglia di rifarsi. E’ stato anche il mondiale dei debuttanti. L’Italia è una squadra giovane con molti atleti inseriti da poco. Tutti possono fare di più, perché hanno dimostrato il loro valore. Per esempio Simone Conte, campione del mondo giovanile, ha fatto questa prima esperienza a livello assoluto, andando comunque molto bene. Per Elisa Pizzini, che dalle eliminatorie è arrivata in finale nella gara individuale, vale lo stesso discorso e così per tutti gi altri che hanno la possibilità di gareggiare a questi livelli altissimi. Mi auguro che questa esperienza sia di buon auspicio per le olimpiadi di Los Angeles”.
Alla fine Bertone ritorna su Chiara Pellacani e sui cambiamenti in vista per il futuro, proprio in ottica Olimpiadi: “Con lei punteremo ad aumentare il coefficiente di difficoltà per raggiungere quello che ha Maddison Keeny e per provare a dare battaglia alle Olimpiadi dove, Cina a parte, ci sfideremo in tanti per salire sul podio e vincerà chi riuscirà ad ottenere più punti con questo doppio e mezzo avanti con doppio avvitamento. Con gli altri atleti il lavoro da continuare a fare è quello di renderli consapevoli che sono tutti da finale mondiale e ciò significa qualificazione olimpica. L’obiettivo prossimo sarà quello di fare ancora più esperienza per andare alla qualifica olimpica a prendere più pass possibili”.