Tuffi, Matteo Santoro al debutto in società. Al Mondiale per fare esperienza e dispensare lampi di classe
Quella di Singapore sarà la quarta rassegna iridata della carriera per Matteo Santoro, ma con ogni probabilità sarà anche la più importante per il giovane tuffatore romano. Il classe 2006 ha già vinto ben tre medaglie ai Mondiali, tutte in coppia con Chiara Pellacani nel sincro misto dai tre metri, ma in questa edizione si cimenterà per la prima volta anche in una gara individuale e c’è davvero grande attesa per Matteo, da sempre considerato il futuro cristallino dei tuffi italiani.
Santoro sarà impegnato, infatti, dai tre metri e l’obiettivo è quello di provare ad entrare tra i migliori dodici della finale, passando comunque prima dall’eliminatoria e poi da una semifinale durissima. Non sarà assolutamente un compito semplice, anche perché il romano dovrà combattere sicuramente con un po’ di pressione e anche con l’emozione della gara iridata.
Sicuramente quella dai tre metri sarà una gara dove fare ulteriore esperienza per il futuro, visto che è cominciato un quadriennio che porterà a Los Angeles 2028 e questo è davvero il primo step per il romano. Agli Europei Santoro ha già gareggiato “da solo”, cogliendo due argenti nel 2024 (metro e tre metri), mentre due mesi fa ad Antalya ha concluso al quarto posto dai tre metri, risultando comunque il migliore degli azzurri nella sfida diretta con Giovanni Tocci.
Quella dei tre metri sarà anche l’ultima gara in calendario per Santoro. Infatti il romano aprirà il suo Mondiale partecipando al Team Event, dove l’Italia punta anche alla medaglia, e poi ovviamente ci sarà il sincro misto dai tre metri con Chiara Pellacani, con la coppia azzurra che andrà a caccia dell’ennesimo podio iridato. Presentarsi ai tre metri con due medaglie già al collo, aiuterebbe l’azzurro ad approcciare al meglio alla gara individuale, sperando di essere protagonista anche li.