La Trieste Tuffi colleziona titoli e campioni all’insegna del divertimento e del lavoro
TRIESTE Era il 2004 quando la storica società Edera 1904 decise di interrompere l’attività delle discipline natatorie, facendo confluire la pallanuoto nella costituenda Pallanuoto Trieste, il nuoto nella Trieste Nuoto, che chiuse l’attività molto presto e i tuffi nella Trieste Tuffi che volle mantenere accanto alla propria denominazione il nome Edera 1904.
«È con orgoglio che i nostri atleti in questi anni hanno tenuto sempre vivo il ricordo dello storico sodalizio triestino», ricorda Fulvio Belsasso, presidente della società fin dal primo anno. «Sentiamo la responsabilità e per noi è un onore vedere il nome di un nostro tuffatore abbinato a quello prestigioso dell’Edera 1904».
Sono stati anni intensi, che hanno visto la Trieste Tuffi sempre protagonista in campo nazionale e internazionale.
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«Quando ci sono questi momenti è difficile parlare dei singoli, rischi sempre di dimenticare qualcuno – continua Belsasso –. Quello che è importante è ricordare lo spirito che ha accompagnato centinaia di giovani in questo ventennio, quello della educazione, perseveranza, disciplina, coraggio, tutti elementi indispensabili per affrontare uno sport complesso come quello dei tuffi».
Uno sport complicato quello dei tuffi: «Tuffarsi è innaturale – sottolinea Belsasso – la forza di gravità ti attira in pochissimi secondi verso l’acqua e tu devi avere la concentrazione per ricordare i movimenti tecnici, il controllo di tutti i muscoli del tuo corpo e la determinazione per sapere che puoi raggiungere l’obiettivo. Per questo per la società è molto importante avere a disposizione uno staff tecnico che sappia rispondere a tutti questi requisiti; e su questo noi siamo stati sempre molto fortunati».
Lo sport, in questi ultimissimi anni, si è molto evoluto.
«Vero, basti pensare che pochi anni fa sembrava fantascienza eseguire un triplo salto mortale raggruppato da 10 metri e oggi tanti tuffatori eseguono un quadruplo e mezzo anche carpiato e persino un quintuplo e mezzo. Come dicevo è la fantascienza che si trasforma in realtà. Di conseguenza le società che vogliono restare ai vertici devono investire su uno staff tecnico molto più completo, non composto solo dall’allenatore che tempo addietro raggruppava tante figure professionali. Oggi l’allenatore è il direttore di un’orchestra composta da fisioterapisti, osteopati, psicologi, preparatori fisici, medici sportivi, mental coach oltre a una efficiente segreteria. Un’organizzazione che già esiste negli sport professionistici, ma che latita, per ovvi problemi di budget, in altre discipline che vengono apprezzate solo quando ci sono le gare europee, mondiali o olimpiche. Quindi – conclude Belsasso – la soluzione è quella di optare per un numero ristretto di atleti agonisti dando loro ogni supporto e, dall’altra parte, far crescere un vivaio di giovanissimi che diventeranno il naturale ricambio. Voglio ricordare che a i tuffi ci si può avvicinare già a cinque anni e che a sette si cominci a gareggiare».
La Trieste Tuffi è cresciuta molto negli anni: «L’onere e l’onore deve andare alla giovane allenatrice – che ha ripreso anche l’attività d’atleta – Giulia Belsasso, al nuovo tecnico di esperienza decennale Davide Lorenzini, al preparatore fisico Elia Ucigrai e a tutti coloro, che sotto vari aspetti, collaborano con la Trieste Tuffi. L’elenco è lungo e quindi mi scuso se non li cito tutti. Il nostro pensiero per il futuro è rivolto a tutte le ragazze e i ragazzi che vogliono scoprire questa meraviglioso sport, ai loro genitori. Le iscrizioni ai corsi della Trieste Tuffi Edera 1904 per la prossima stagione che partirà l’11 settembre sono già aperte. Ci auguriamo di trovare i nuovi futuri campioni della Trieste Tuffi Edera 1904».

