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Tuffi grandi altezze, Cosetti tra le top 10 nella finale iridata: «Bene tre prove, potevo fare di più»

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Tuffi grandi altezze, Cosetti tra le top 10 nella finale iridata: «Bene tre prove, potevo fare di più»

TRIESTE Missione compiuta per la triestina Elisa Cosetti che nella finale dei tuffi dalle grandi altezze disputatisi ai mondiali di Fukuoka, in Giappone, ha conquistato un prestigioso nono posto. Obiettivo centrato per la portacolori della Triestina Nuoto che alla vigilia della rassegna iridata aveva manifestato il sogno di entrare tra le prime dieci rappresentanti di uno sport in decisa crescita.

Nona al mondo e prima delle europee per il diamante della nazionale di high diving, che a 21 anni appena compiuti, chiude la finale di Fukuoka con 258.50 punti e si lascia alle spalle le altre specialiste continentali: l’olandese van Katwijk (232.70), la francese Bayon (224.80) e via, via tutte le altre.

«Sono felicissima del mio debutto al mondiale, perché oggi ho fatto due tuffi veramente belli – commenta l’azzurra tesserata con la Triestina Nuoto e allenata da Nicole Belsasso – nelle qualifiche ho sbagliato un tuffo e mi sono detta di non preoccuparmi e di pensare che c’era ancora un giorno per recuperare. Così è stato, adesso che è finita la gara recrimino un po’ perché se avessi fatto bene anche quello sarei salita ancora di più in classifica».

Al terzo round ha effettuato il doppio salto mortale indietro con due avvitamenti e ricevuto 76.50 salendo a 183.70 e piazzandosi già al nono posto in classifica, nell’ultimo round ha presentato il triplo salto mortale avanti con mezzo avvitamento (barani) ricevendo 74.80 e raggiungendo il primo posto provvisorio.

«Se dovessi darmi un voto mi darei otto, perché comunque tre tuffi su quattro li ho fatti bene. Mi dispiace per il secondo, però succede. Quando sei al mondiale quasi non te ne rendi conto ma se veramente penso che sono qui con tutta la Nazionale italiana e gareggio con atleti e campioni che hanno vinto tantissimo sono super orgogliosa. Bisogna fermarsi a riflettere perché se lo vivi di sfuggita non te lo godi completamente».

Alla fine ha vinto l’australiana Rhiannan Iffland, già d’oro a Gwiangju 2019, confermatasi campionessa del mondo con 357.40 punti. Dietro dei lei le tre canadesi Molly Carlson, Jessica Macaulay e Simone Leathead. Nella notte si è disputata la finale maschile; sulla pedana da 27 metri sono saliti oltre al comasco Davide Baraldi anche l'altro triestino presente a Fukuoka, il 19enne Andrea Barnaba. Partivano rispettivamente dal quattordicesimo e quindicesimo posto.

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