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Tuffi, Noemi Batki dice addio alle gare dopo quattro Olimpiadi

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Tuffi, Noemi Batki dice addio alle gare dopo quattro Olimpiadi

Quattro partecipazioni olimpiche, più una serie di medaglie nazionali ed internazionali. Noemi Batki, tesserata con il Centro Sportivo dell’Esercito, dice addio in modo definitivo il suo percorso di tuffatrice agonista, proseguendo invece quello di allenatrice nella società Triestina Nuoto.

«The end! Dopo quasi 30 anni di vita dedicati a questo meraviglioso sport, è venuto il momento di voltare pagina», sottolinea linkando un video YouTube denominato “Noemi Batki diving”. «Questo video è dedicato ai tuffi ed alle mie preziose compagne di viaggio che hanno dato valore al mio percorso: la grinta, la tenacia, la fiducia, la determinazione, la gioia, l'ansia, la tensione, la paura, la pazienza, la resistenza, l'euforia e molte altre. È stata una vita intensa, densa, piena, in cui non mi pento di nulla, tutto ha avuto un senso per farmi diventare ciò che sono oggi. Quando ho deciso che gli Assoluti di Bolzano l'estate scorsa sarebbero stata la mia ultima gara, sentivo che era giunta l'ora di chiudere questo gigante, stupendo infinito cerchio. Mi sento di ringraziare ancora una volta il Centro Sportivo dell'Esercito e la FIN per aver sostenuto la mia immensa avventura, senza il vostro supporto non sarei potuta arrivare così lontano! E poi grazie a tutti voi, a chiunque abbia reso questo cammino più colorato grazie alla sua presenza, fisica o spirituale. È la condivisione che rende il risultato ancora più dolce ed io ho avuto la fortuna e l'onore di essere circondata da persone magnifiche che mi hanno fatto vibrare l'anima».

Classe 1987, vive a Trieste da oltre quindici anni ma in precedenza la sua casa era stata Belluno. Qui si era trasferita con la madre Ibolya Nagy, già rappresentante della nazionale ungherese di tuffi alle Olimpiadi di Barcellona del 1992. Nagy assieme al marito Dario Mosena agli inizi degli anni ’90 aveva fondato una società in piscina a Lambioi, dando inizio alla storia dei tuffi bellunesi. Inevitabile che Noemi seguisse la orme materne e ciò le ha permesso di raggiungere traguardi di grande spessore e rilevanza.

Su tutti, le quattro Olimpiadi vissute in prima persona: da Pechino 2008 a Londra 2016, passando per Rio 2016 e Tokyo 2021. Ha sempre gareggiato in tutte le specialità fin da piccola, vedi il trampolino condiviso con Francesca Dallapè ed anche Tania Cagnotto, ma non ha mai nascosto l’amore per la piattaforma che con il tempo è divenuta la sua passione prevalente. Ora continuerà a restare nel mondo dei tuffi, istruendo le giovani generazioni. 

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