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Elisa, regina dei tuffi da 20 metri:«Punto sui mondiali»

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Elisa, regina dei tuffi da 20 metri:«Punto sui mondiali»

TRIESTE In una valigia imbarcata sul volo di ritorno da Abu Dhabi, sede delle qualificazioni mondiali di tuffi dalle grandi altezze, è custodito un biglietto d’andata per i campionati del mondo di Fukoka 2022 intestato ad Elisa Cosetti, la triestina il prossimo anno sarà in Giappone da debuttante per rappresentare l’Italia.

Prima ragazza italiana della storia a partecipare al Red Bull Cliff High Diving nella tappa di Polignano a Mare, la diciannovenne portacolori della Triestina Nuoto allenata dal tecnico federale Nicole Belsasso, si tuffa da 20 metri di altezza sulla sedicesima posizione in classifica che le spalanca le porte per la rassegna più importante del pianeta in programma dal 13 al 29 maggio prossimo.

«Un’esperienza fantastica – racconta appena riemersa – in tre mesi ho aggiunto due tuffi nuovi al mio repertorio e sono riuscita a provarli solo poche volte prima di questa qualificazione. I mondiali? Un brivido da provare».

Un successo, quello suggellato negli Emirati Arabi Uniti, garantito da mesi di costanza ed entusiasmo fino a volare, letteralmente, tra le prime al mondo. Una passerella che Elisa ha conquistato esordendo con un doppio avanti con mezzo avvitamento (da 58.50 punti) ed un triplo avanti con mezzo avvitamento (81.60) nella prima giornata, ed un doppio indietro con avvitamento (54.60) seguito da un superlativo doppio indietro con doppio avvitamento (34) nel secondo giorno, per un totale di 288.70 punti. Acrobazie aeree che hanno permesso al giovanissimo talento alabardato di realizzare un sogno inseguito sin dall’età di 8 anni, quando, abbandonata la palla a spicchi, è salita per la prima volta sulla scaletta di un trampolino scendendo solo dalla piattaforma con una grazia ed una grinta fuori dall’ordinario. Ci vuole coraggio a trovare la propria comfort zone a 20 metri d’altezza, nel vuoto, sullo specchio magico di Abu Dhabi. Toccando i fili della disciplina a testa in giù con una precisione chirurgica; coordinando muscoli, bilanciamento, ed equilibrio in un ordine ed una cadenza che non ammettono nulla al di fuori del perfetto. E perfetta Elisa lo è stata davvero, anche se l’obiettivo è sempre quello di migliorarsi.

«Volevo un po’ strafare – sorride nel commentare l’ultimo salto – e forse ero anche un po’ agitata. È stata la mia prima gara importante e ci tenevo particolarmente ad ottenere un buon risultato. Sono andata troppo forte nell’ultimo tuffo, mentre avrei dovuto controllarlo maggiormente. Nel complesso, non posso che essere felice. Ora possiamo pensare a farci trovare pronti in vista di Fukoka».

In Giappone ci sarà anche il compagno d’azzurro Alessandro De Rose, uomo simbolo del cliff diving italiano (nonché mentore di Elisa) già medaglia di bronzo iridata a Budapest 2017 e quinto agli ultimi campionati del mondo a Gwangju 2019 con il quale si è garantito l’accesso ai prossimi mondiali.

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