Da Trieste a Gorizia: tuffi proibiti e cassonetti volanti nella notte più azzurra di sempre
TRIESTE Il boato è esploso alle 23.54 quando Gianluigi Donnarumma ha respinto il rigore decisivo di Bukayo Saka. In quel momento l’Italia ha vinto il campionato Europeo e in tutta la regione è letteralmente scoppiata la festa.
A Trieste migliaia di persone di sono riversate quasi subito in piazza Unità, dove la Prefettura aveva previsto un servizio d’ordine con Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza per impedire che venisse bloccata la circolazione stradale.
Ben presto le Rive sono state prese d’assalto da caroselli di macchine, moto e motorini in un tripudio di bandiere tricolori.
Mezzi che sfilavano tra due ali di folla. Intanto altri tifosi, che fino a quel momento aveva sofferto per la squadra davanti agli schermi dei locali in via Torino e via San Nicolò, sciamavano verso il salotto buono. Così mentre capitan Chiellini alzava la coppa, piazza Unità si riempiva di famigliole con bambini elettrizzati al seguito, gruppetti di adolescenti e coppie più in là con gli anni.
In migliaia hanno cantato e ballato arrampicandosi sui piloni e sulla fontana dei Continenti. Alcuni sono persino riusciti ad appollaiarsi sul semaforo tra via San Sebastiano e Pozzo del Mare.
Tante le bandiere tricolore, i cappelli e le parrucche. I clacson hanno suonato fino alle tre del mattino in molte vie cittadine. E c’è anche chi ha anche fatto il bagno nella zona della Scala Reale.
Qualche eccesso insomma c’è stato ma, fanno sapere le forze dell’ordine, senza episodi particolarmente critici dal punto di vista dell’ordine pubblico.
L’unico caso segnalato è stato quello di un uomo che, in piazza Ponterosso, ha esploso quattro colpi a salve con una pistola scacciacani, dileguandosi prima dell’arrivo della Volante. Nel bilancio della Questura anche una sanzione per ubriachezza a un cittadino sloveno del 1992 che importunare i clienti di un baracchino a Sistiana.
Oltre che per le forze dell’ordine la notte del trionfo in terra inglese è stata segnata da super lavoro anche per le squadre AcegasApsAmga: 44 operatori e 9 spazzatrici sono entrati subito in azione per ripulire piazze e strade dai tantissimi rifiuti lasciati dagli sciami di tifosi.
Festa anche a Gorizia dove, pochi minuti dopo la parata di Donnarumma, Corso Italia si è riempito subito di auto strombazzanti e cariche all’inverosimile. Ma non solo auto: in via 9 agosto, infatti, è arrivato addirittura un trattore. Cuore dei festeggiamenti la zona del teatro Verdi con bandiere, fumogeni, canti e telefonini pronti a riprendere qualsiasi cosa. Anche qui avvistati tifosi di tutte le fasce d’età: davvero poche le mascherine indossate.
Anche in piazza Repubblica a Monfalcone sono stati usati per i festeggiamenti mezzi di trasporto quantomeno insoliti: un cassonetto infatti è stato trasformato in un’astronave da un gruppo di ragazzini del Bangladesh. Molto apprezzato il maxi schermo da cui i cittadini hanno seguito la finale senza eccessi.
Al triplice fischio, lungo le strade chiuse al traffico, una fiumana di almeno duemila persone ha percorso avanti e indietro via Rosselli e via Duca d’Aosta. In viale San Marco invece il corteo di autovetture e motorette. Fumogeni, trombette, mascherine hanno colorato la notte monfalconese con l’antica Rocca illuminata con il tricolore.