Segnatevi questo nome: Oleksii Sereda. Sentirete molto parlare di lui. Una chiusura col botto per un grande record è stata quella che ha caratterizzato gli Europei 2019 di tuffi che si sono svolti in Ucraina. A scrivere il proprio nome nella storia è stato Oleksii Sereda, che ha vinto la medaglia d’oro dalla piattaforma 10 metri all’età di 13 anni e 229 giorni. Un risultato sbalorditivo, che riscrive il primato della disciplina maschile superando l’impresa firmata nel 2008 a Eindhoven dall’inglese Tom Daley, campione continentale a 13 anni e 308 giorni.

Talento e freddezza

E poco male se la supremazia assoluta nella speciale classifica dei bambini prodigio resta alla cinese Fu Mingxia, oro mondiale nel 1991 a Perth all’età di 12 anni bissato alle Olimpiadi di Barcellona dell’anno successivo (non a caso è considerata la più grande specialista della storia), perché Sereda ha già dimostrato di avere il talento, la freddezza e la capacità di sopportare la pressione del pronostico in più occasioni.

Oleksii Sereda, bimbo prodigio oro europeo a 13 anni

Oleksii Sereda, bimbo prodigio oro europeo a 13 anni

Oleksii Sereda, bimbo prodigio oro europeo a 13 anni
Catherine Ivill

La vetta europea è, infatti, la (grandissima) ciliegina sulla torta di una stagione indimenticabile, iniziata con il successo agli Europei giovanili di Kazan a giugno e proseguita con il quarto posto ai Mondiali di Gwangju (Corea del Sud) nella gara di coppia insieme al compagno Oleg Serbin (17enne di ottime prospettive) dietro agli imprendibili cinesi, ai russi e alla Gran Bretagna dello stesso Tom Daley. Un risultato prezioso che gli ha assicurato il pass per le Olimpiadi di Tokyo 2020 dove, a 14 anni (età minima per partecipare ai Giochi), gareggerà in coppia e in solitaria.

«Voglio migliorare»

Oltre all’età e al sorriso che ha regalato un podio in cui il vincitore non arriva all’altezza del capo del secondo e terzo classificato, a stupire di Sereda è la cifra tecnica, con tuffi eseguiti alla perfezione ed entrate in acqua di livello assoluto, anche se a voler trovare un difetto c'è da lavorare sul coefficiente dei tuffi. Dopo aver chiuso in testa le qualificazioni, nel corso della finale gli è mancato solo il fatidico 10 dei giudici, che in un caso si sono fermati al 9,5. Tutto perfetto, allora? Non proprio. «Sono soddisfatto per la medaglia d’oro ma ho commesso un errore nel terzo salto, un passaggio che posso e devo migliorare», ha dichiarato il baby tuffatore nel post gara in cui ha schiantato la resistenza del francese Benjamin Auffret (474,90 per lui, 488,85 per l’ucraino che ha mandato in visibilio il pubblico dello Sporting Center Liko di Kiev).

Sereda è nato il 25 dicembre 2005

Sereda è nato il 25 dicembre 2005

Sereda è nato il 25 dicembre 2005
Clive Rose

Il suo profilo extra small (151 centimetri per 43 chili) resterà a lungo scolpito nella mente degli appassionati, anche perché la storia di Sereda tratteggia un destino in linea con l’eccellenza. Nato il giorno di Natale (chissà se pure questo sia stato un segno) del 2005, Oleksii ha praticato nuoto sin dall’età di 5 anni, preferendo però cercare strade alternative per evitare la noia delle bracciate in corsia. Ottimo studente e a proprio agio davanti alle telecamere, Sereda trascorre le giornate ad allenarsi per affinare alcuni dettagli guardando soltanto alla propria crescita e non agli altri colleghi più esperti. «Non sono nervoso quando gareggio contro i più grandi, penso a me stesso e a fare un buon tuffo», ha chiarito il giovane nel dopo gara. Ora l'obiettivo è ripetersi in Giappone, quando gli occhi del mondo saranno tutti su di lui.

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