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Ballare fa dimagrire, lo dice la scienza. L’analisi dell’esperto: “Si bruciano grassi e migliora la pressione sanguigna. Ecco i balli più efficaci”

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Buone notizie per chi ama il ballo e vuole dimagrire: una recente metanalisi, pubblicata a gennaio su PlosOne, mette in luce il ruolo determinante della danza nella perdita di peso – non ultimo per la capacità di associare dimagrimento e divertimento. La scienza non fa che ripeterlo: il movimento è indispensabile, offre un sacco di benefici a mente e corpo. Messaggio recepito, ma con buone intenzioni che faticano a mettersi in pratica. A cambiare le carte in tavola arriva però il ballo, che quanto a benefici non ha nulla da invidiare ad altre forme di allenamento strutturate. “La danza è efficace per il dimagrimento in persone sovrappeso od obese […]. Per la sua elevata efficacia e il maggior senso di divertimento, può essere un esercizio benefico per la perdita di grasso corporeo”, scrivono gli scienziati cinesi firmatari di questa metanalisi, che esamina la danza sotto vari aspetti, incoronandola pure come forma di arte con un considerevole valore estetico.

Giù il grasso

Gli studiosi hanno estrapolato 654 studi da 7 database, selezionandone infine solo i dieci da loro ritenuti più attendibili. Un numero un po’ esiguo, ma i risultati sono comunque validi. “Lo studio ha coinvolto oltre 600 soggetti, di cui solo 1 su 5 era uomo; se questo non ci permette di generalizzare i risultati, ci offre però importanti informazioni sugli effetti dell’attività fisica nelle donne, effetti in genere poco trattati”, dichiara il prof. Emiliano Cè, docente di tecnologie dello sport e fitness presso il Dipartimento di scienze biomediche per la salute dell’Università degli Studi di Milano. “Gli autori hanno dimostrato che almeno tre mesi di danza, alla frequenza di tre volte alla settimana, ha possibili effetti positivi sulla riduzione della massa grassa nella popolazione con soggetti in sovrappeso”. Oltre alla massa grassa, sono diminuiti anche l’indice di massa corporea e la circonferenza della vita.

Un’attività a tutto tondo

L’utilità del ballo non si limita però agli effetti sulla massa grassa – e già sarebbe molto, considerati i vantaggi nella prevenzione di cardiopatie, diabete, tumori ecc. La metanalisi rivela pure benefici per il benessere psicofisico, la pressione sanguigna, la fitness, la potenza aerobica (cioè la quantità di ossigeno che lo sportivo riesce a usare durante l’attività fisica), la sensibilità insulinica e i disturbi cognitivi. Senza dimenticare che vengono attivati un po’ tutti i muscoli e articolazioni. Certo, per guadagnarsi tutto ciò ci vuole impegno e costanza, ma diversamente da attività ripetitive o solitarie (attrezzi da palestra, bici, corsa…), che alla lunga stufano e vengono abbandonate, il ballo non spinge a veloci rinunce, perché associa divertimento e compagnia. “L’ottica dello studio è far cambiare lo stile di vita attraverso l’attività motoria: se questa è piacevole e socializzante ha tutte le carte in regola per essere portata avanti sul lungo periodo”, sottolinea il docente.

Balli per tutti i gusti

Lo studio ha anche il merito di compiere un excursus tra i vari tipi di ballo, identificando i più efficaci in danza aerobica e zumba. Per esempio, grazie a quest’ultima, dopo 8 settimane le partecipanti a uno studio (donne fisicamente inattive) mostrarono miglioramenti nella composizione corporea e nella funzionalità respiratoria. E degli stessi benefici godettero anche persone malate. “Non è sorprendente: il dispendio energetico dell’attività del ballo aerobico strutturato è piuttosto importante e molto studiato”, sottolinea Cè. Nella metanalisi si è anche parlato di età. “I benefici sono ancora più marcati nella popolazione più giovane, sotto i 45 anni”. Ma ciò non significa che chi è più avanti negli anni debba rinunciare a queste o altre forme di ballo (come quello popolare, del resto molto amato tra i seniores), o che il movimento non sia più vantaggioso. Zumba, danza aerobica e altri balli di questo tipo sono strutturati proprio per avere certi effetti, le lezioni di ballo popolare non hanno queste finalità ma sono comunque utili. “Le lezioni di aerobica giocano sull’intensità della musica e sulla tipologia di passi proprio ai fini di favorire il dimagrimento, e sono più indicati per questo”. Ma il ballo popolare ha altre frecce al suo arco.

Un aiuto al fitness

“Il ballo popolare è un’interessante strategia per la fitness. Alcuni tipi di ballo insistono anche sugli arti superiori, e in generale tutti favoriscono il coordinamento e la forza”, sottolinea il docente, ricordando come l’attivazione di tutto il sistema neuromuscolare renda la muscolatura più reattiva per tutte le necessità quotidiane, prevenendo il rischio di perdita di equilibrio e di cadute, con conseguenti fratture. L’azione sull’equilibrio e sulla mobilità funzionale appare ancora più preziosa per chi soffre di Parkinson. Il tutto ovviamente senza dimenticare i risvolti positivi per chiunque a livello di umore. Come sottolineato nello studio, il ballo offre anche la possibilità di esercizi su misura per ogni necessità, e si confà dunque a giovani e non, sani e malati, magri e grassi. Insomma, il messaggio è chiaro: la danza è un impegno gradevole e benefico, perciò balliamo, ma non prendiamolo come scusa per mangiare di più!

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