Il successo di Laura, da non udente vince i campionati di danza sportiva: “Percepisco le vibrazioni della musica”
Il silenzio l’ha avvolta sin dalla nascita, eppure Laura Gardel, che ha conquistato il primo posto al campionato italiano di danza sportiva settore paralimpico, in qualche modo la musica l’ha sempre sentita.
La percepisco le vibrazioni nella schiena e nei piedi
spiega Laura attraverso la lingua dei segni.
Quarant’anni, udinese, una vita tutta in salita affrontata con il sorriso e con la voglia di fare, Laura è fonte di orgoglio per molte persone: «In questo momento di gioia e di celebrazione per lei e per la Dna Danza, il Friuli Venezia Giulia può esser veramente orgoglioso di avere un talento straordinario che rappresenta la regione in modo così positivo» esordisce Samantha Rosini, direttrice della scuola di danza che ha preparato Laura a un palcoscenico di rilevanza nazionale dove migliaia di persone si riuniscono ogni anno per celebrare l’agonismo sportivo. La storia di Laura è un messaggio di speranza e di ispirazione per tutti coloro che affrontano sfide difficili nella vita con passione, dedizione e volontà, superando ogni ostacolo.
La sua più grande fan e sostenitrice è la madre Lietta Gardel: «Ho scoperto che mia figlia aveva una sordità bilaterale e che a livello cerebrale risultava disfasica quando aveva un anno, inoltre non riusciva a portare l’apparecchio acustico – racconta –. Malgrado queste problematiche, Laura è una persona solare e determinata che ha sempre affrontato la vita in modo sereno, cercando di socializzare». Ciò che le dava gioia era soprattutto la musica: «Mi sono accorta che quando alla televisione programmavano concerti o spettacoli musicali, anche senza che vi fossero indicazioni, lei ballava – ricorda la madre –. La prima volta che l’ho portata all’arena di Verona a vedere il Nabucco si è commossa».
Così, dieci anni fa, è nato un percorso alla scuola udinese Dna Danza assieme ai normodotati. Laura era affiancata da un maestro che conosceva la lingua dei segni e il suo talento è subito emerso. È stato l’hip hop con le forti vibrazioni a catalizzare la sua passione.
Tre anni fa l’incontro con il maestro Michele Mazzon, che ha creduto in lei e l’ha spronata a cimentarsi nelle prime competizioni, così gli allenamenti settimanali si sono intensificati, e con essi sono arrivati i primi risultati incoraggianti. Allenamenti che Laura ha affrontato nel tempo libero, visto che lavora in una lavanderia.
Nel 2019 la prima sfida regionale a Cividale, poi le competizioni interregionali, fino alla gara nazionale di Rimini, dove Laura si è presentata davanti ai giudici proponendo un’esibizione di hip hop e una di freestyle e, a differenza degli altri concorrenti paralimpici, ha ballato senza tutor, seguendo quella musica che per lei abbatte ogni barriera, sulla melodia dei Bts.
«Due volte la partenza è stata stoppata per problemi tecnici, quindi rinviata – segnala Lietta Gardel – ma lei ha mantenuto la calma e ha ballato. Poi, quando i giudici hanno annunciato il responso, si è illuminata e ha sollevato la mano con indice e medio alzati: V di vittoria. La vittoria di Laura, che rappresenta una speranza anche per altre persone.