Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, assieme al ministro della Salute Roberto Speranza, ha firmato il Dpcm con le nuove restrizioni anti-Covid. Le nuove misure hanno comunque una validità limitata nel tempo di soli 30 giorni. Confermato l'obbligo delle mascherine all'aperto, è arrivata la stretta per le feste private e la movida con orario di chiusura alle 24 per bar, ristoranti, gelaterie, e già dalle 21 viene proibita la consumazione in piedi per sciogliere gli assembramenti. «Le attività dei servizi di ristorazione sono consentite fino alle 24 con servizio al tavolo e sino alle 21 in assenza di servizio al tavolo». Consentita la «ristorazione con consegna a domicilio» e «d'asporto», ma «con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze dopo le 21».

L'importanza della mascherina

L'articolo 1 è centrato sulle mascherine: «È fatto obbligo sull'intero territorio nazionale di avere sempre con sé dispositivi di protezione delle vie respiratorie, nonché obbligo di indossarli nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private e in tutti i luoghi all'aperto a eccezione dei casi in cui, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi, e comunque con salvezza dei protocolli e delle linee guida anti-contagio previsti per le attività economiche, produttive, amministrative e sociali, nonché delle linee guida per il consumo di cibi e bevande». Esclusi dall'obbligo tutti quelli che fanno attività sportiva, i bambini sotto i 6 anni, i soggetti con patologie e disabilità incompatibili con l'uso della mascherina. Inoltre è «fortemente raccomandato»  l'utilizzo dei dispositivi «anche all'interno delle abitazioni private in presenza di persone non conviventi».  

Limiti a feste, balli e cerimonie

Non riapriranno ancora discoteche e sale da ballo, al chiuso e all'aperto, ma la stretta si estende alle feste vietate in tutti i luoghi al chiuso e all'aperto. Restano consentite, con le regole fissate dai protocolli in vigore, le cerimonie civili o religiose come i matrimoni: partecipazione massima di 30 persone nel rispetto dei protocolli e delle linee guida vigenti. La stretta alle feste private, sia al chiuso che all'aperto, anticipata dal ministro Speranza e che aveva già fatto clamore, alla fine è entrata nel nuovo Dpcm messo a punto dal governo dopo l'incontro con le Regioni nella forma che è «fortemente raccomandato di evitare feste e di ricevere in casa persone non conviventi in numero superiore a 6». Non si tratta di un'imposizione, in questo caso, ma di un'indicazione.

Come fare e seguire lo sport

Tornano le restrizioni sugli sport di contatto a livello amatoriale, proibiti, il che significa anche niente partite di calcetto con amici e colleghi. Pubblico sportivo bandito se non nella esigua misura del 15% della capienza degli impianti ma con limite massimo di 1000 persone all'aperto. Spicca infatti in questo nuovo decreto del Presidente del Consiglio il divieto alle gite scolastiche e al calcetto e agli altri sport di contatto svolti a livello amatoriale. Vengono proibite le competizioni e tutte le attività connesse agli sport di contatto di carattere amatoriale. Solo le società professionistiche e ‒ a livello sia agonistico che di base ‒ le associazioni e società dilettantistiche riconosciute dal Comitato olimpico nazionale italiano (Coni), dal Comitato italiano paralimpico (Cip), potranno praticare sport di contatto nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive Federazioni sportive nazionali. Il pubblico alle competizioni sportive inoltre è consentito «con una percentuale massima di riempimento del 15% rispetto alla capienza totale e comunque non oltre il numero massimo di 1000 spettatori» all'aperto e 200 al chiuso. Anche qui va garantita la distanza di un metro e la misurazione della febbre all'ingresso. Tuttavia, in base all'andamento della situazione epidemiologica nei loro territori, le Regioni e le Province autonome, possono stabilire, d'intesa con il ministro della Salute, un diverso numero massimo di spettatori considerando dimensioni e caratteristiche degli impianti, il che può aprire la strada a ordinanze meno rigide da parte degli amministratori locali. 

Scuola, spettacoli e concerti

Per gli spettacoli resta il limite di 200 partecipanti al chiuso e di 1000 all'aperto, con il vincolo di un metro tra un posto e l'altro e di assegnazione dei posti a sedere. Niente concerti di massa dal momento che vige il divieto di eventi che comportino assembramenti e in cui non sia possibile mantenere le distanze. Resta la facoltà a Regioni e Province autonome di stabilire, d'intesa con il ministro della Salute, un diverso numero massimo di spettatori in considerazione delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi. Non è prevista nel nuovo Dpcm la ripresa della didattica a distanza per gli studenti delle scuole superiori.