Scacchi: Europei a squadre 2025, vincono Ucraina e Polonia. Italia in top 15 nei due tornei
Si sono chiusi quest’oggi gli Europei a squadre di scacchi, disputati a Batumi, in Georgia, per la terza volta e a distanza di sei anni dalla seconda, datata 2019. Disputato su nove turni, per la sezione Open il torneo è stato vinto dall’Ucraina (7 vittorie, 1 pareggio, 1 sconfitta e 15 punti totali) davanti ad Azerbaigian e Serbia. Nella sezione femminile, invece, a prevalere è stata la Polonia con 16 punti (8 vittorie e 1 sconfitta) davanti a Ucraina e Germania.
Nell’Open l’Ucraina ha schierato l’ex Campione del Mondo FIDE Ruslan Ponomariov in prima scacchiera, assieme ad Andrei Volokitin, Anton Korobov, Igor Kovalenko e Ihor Samunenkov, con questi ultimi due veri artefici del successo ucraino avendo realizzato performance di primissimo livello (in termini tecnici performance ELO di 2827 e 2714, altissime se paragonate ai 2669 e 2568 in loro possesso). Tanti 2,5-1,5 sono arrivati proprio dalle loro mani. Ripetuto il successo del 2021, con una squadra peraltro cambiata in maniera consistente (di quell’anno sono rimasti Korobov e Volokitin).
Nel femminile la Polonia si è avvalsa della presenza di Alina Kashlinskaya, Aleksandra Maltsevskaya, Oliwia Kiolbasa, Monika Socko e Klaudia Kulon. Unica sconfitta con l’Ucraina, che però ha pareggiato quattro incontri ed è questo il motivo per cui non ha potuto competere per vincere il torneo continentale. Per la Polonia è un successo storico, che giunge a vent’anni esatti dal trionfo di Göteborg 1994. Di quella squadra faceva già parte Monika Socko.
Per quanto riguarda l’Italia, la squadra Open ha chiuso il torneo al 15° posto con 10 punti e un bilancio di 4 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte. In gara Luca Moroni, Daniele Vocaturo, Sabino Brunello, Lorenzo Lodici e Francesco Sonis. Dopo un 3-1 all’Irlanda, l’Italia ha ceduto 1,5-2,5 alla Francia solo in virtù di una gran partita del nuovo astro degli scacchi francesi, il corso Marc’Andria Maurizzi, contro Moroni. Vittoria poi su Georgia 2 e sconfitta con la Spagna (bravo Moroni a pattare con un mito quale Alexei Shirov, ma è Lodici a perdere con David Anton Guijarro). Poi pareggi con Svizzera e Moldavia, successo per 3-1 con l’Austria e ancora per 2,5-1,5 sulla Grecia che faceva cullare sogni di top 10. Sogni infranti con la forte Romania per 1,5-2,5 e solo per la sconfitta di Sonis contro David Gavrilescu.
Nel torneo femminile, invece, l’Italia è arrivata al 14° posto con lo stesso bilancio della squadra Open: 4 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte. Composizione della squadra: Marina Brunello, Elena Sedina, Olga Zimina, Tea Gueci, Enrica Zito. Pagata la “tassa” Polonia all’esordio (1-3), sono arrivati la vittoria sulla Croazia 3,5-0,5 e i pari con Spagna e Serbia, con Brunello in gran spolvero (patte con Kashlinskaya e Sara Khadem, vittoria sulla campionessa europea individuale Teodora Injac). Poi è giunta l’alternanza di risultati: sconfitta con l’Ungheria 1,5-2,5, vittoria sul Belgio 3,5-0,5, altro ko con la Slovenia per 1,5-2,5, successo sulla Lituania per 3-1. Infine, però, gran successo sull’Inghilterra per 2,5-1,5 impreziosito ancora da Brunello, vittoriosa su Jovanka Houska, giocatrice di grande esperienza nonché stimata autrice di diversi libri.
Nel contesto delle classifiche di scacchiera individuali, il migliore è risultato Lorenzo Lodici, secondo in quarta scacchiera dietro all’irresistibile Kovalenko. Una performance ELO, la sua, di 2683, che comunque gli permette di guadagnare nel complesso una dozzina di punti ELO utili per il prossimo aggiornamento della classifica mondiale. Nella sezione femminile il rendimento da 2465 di Marina Brunello la porta all’ottavo posto assoluto in prima scacchiera. Nella quarta, invece, settima Tea Gueci con una performance di 2361; sfiora la top ten in terza una delle due intramontabili, Olga Zimina, all’11° posto con performance di 2273.