Perseverare è diabolico

Questo è stato il mio primo pensiero quando ho saputo dell’attacco degli Stati Uniti all’Iran.
Partiamo da lontano.
Nel 1916 Wilson viene eletto Presidente basando la sua campagna elettorale sul mantenimento della neutralità.
Tre mesi dopo il suo insediamento entrava in guerra contro le Potenze centrali col pretesto della guerra sottomarina illimitata iniziata dalla Germania.
Si può concedere che le dichiarazioni durante la campagna elettorale fossero sincere, come testimonia il suo tentativo di mediazione tra le parti, ma poi si rese conto che gli USA non potevano consentire la sconfitta dell’Inghilterra, le banche e i produttori di armamenti non avrebbero più recuperato i crediti accumulati e quindi l’intervento era necessario.
Nel 1940 Roosevelt viene eletto Presidente basando la sua campagna elettorale sul mantenimento della neutralità.
Nell’anno successivo all’insediamento entra in guerra contro l’Asse.
Tutta la sua politica nel 1940 dimostra che aveva deciso di aiutare l’Inghilterra in ogni modo possibile e che era trattenuto solo dall’ostilità alla guerra dell’opinione pubblica e del Senato.
Dalla primavera 1941 la US Navy era di fatto in guerra con la Germania e dato che per ordine di Hitler i tedeschi non reagivano alle provocazioni, bloccando le forniture di petrolio riuscì a provocare l’attacco giapponese.
Quindi le sue dichiarazioni durante la campagna elettorale erano sicuramente strumentali per superare l’ostilità dell’opinione pubblica all’entrata in guerra.
Nel 2024 Trump in campagna elettorale dichiara che terminerà le guerre in corso e non ne farà di nuove.
Meno di 6 mesi dopo l’insediamento entra in guerra contro l’Iran.
Su Trump credo sia sbagliato chiedersi se sia in buona fede, semplicemente cambia idea, è sincero quando dice che vuole la pace, ed è sincero qualche mese dopo quando da ordine di bombardare.
Nel suo egocentrismo vorrebbe vincere il Nobel per la pace e prendersi la gloria del condottiero vittorioso e probabilmente pensa che sia possibile conseguire entrambi gli obbiettivi. Perché no, il Nobel per la pace lo hanno dato anche a Obama.
Perseverare è diabolico si riferisce anche alle motivazioni della guerra.
Anno 2001 gli Stati Uniti attaccano l’Iraq per privarlo di fantomatiche “armi di distruzione di massa” mai trovate semplicemente perché non c’erano.
Anno 2025 gli Stati Uniti attaccano l’Iran per impedirgli di costruire la bomba atomica, mentre lo stesso servizio informazioni degli Stati Uniti dichiara che un programma per costruire la bomba atomica non c’è e che ci vorrebbero anni se l’Iran volesse costruirla.
Cosa succederà adesso?
Credo che Trump si aspetti una ripetizione di quanto successo con gli Houthi.
Ha dichiarato trionfalmente “Gli Houthi si sono arresi” per l’accordo con cui gli USA smettevano di bombardare e gli Houthi smettevano di attaccare le navi della US Navy, pur continuando ad attaccare navi commerciali dirette ad Israele.
Quindi la realtà è l’opposto di quanto dichiara Trump, gli Stati Uniti hanno attaccato gli Houthi per far cessare gli attacchi alle navi dirette in Israele e non sono riusciti a raggiungere lo scopo.
Però le compagnie di navigazione non si fidano della cessazione degli attacchi e non hanno ripristinato le vecchie rotte; perché dovrebbero farlo, con le rotte più lunghe guadagnano di più.
Quindi forse Trump si illude che basti dichiarare “Abbiamo vinto, il programma per costruire la bomba è distrutto, la guerra finisce”.
La realtà può essere molto diversa.
Israele non ha nessuna intenzione di finire la guerra e probabilmente non la ha neanche l’Iran.
Il punto è: finiranno prima i missili dell’Iraq o i missili difensivi israeliani?
Sui nostri giornali si scrive che l’Iran sta finendo i missili. Può essere vero, ma hanno anche scritto che Putin era moribondo, che la Russia sarebbe stata strangolata dalle sanzioni, che la Russia aveva distrutto il suo Nord Stream, eccetera.
Da ricordare che intercettare un missile costa anche più di 10 volte il costo del missile.
Quindi potrebbe seguire una campagna di bombardamenti reciproci della durata di molti mesi.
Come reagirà Israele?
La guerra potrebbe anche continuare con una bomba atomica israeliana su Teheran.