Lorenzo Rolle prodigio di scacchi dopo soli trenta mesi «Ottenere il titolo era il mio obiettivo del 2024»
Baldissero Canavese
Lorenzo Anthony Rolle ha ottenuto il titolo di Candidato maestro di scacchi a soli 11 anni e 3 mesi, solo 2 anni e mezzo (30 mesi) dopo aver iniziato le competizioni.
Lorenzo, ci racconti la sua storia.
«Ho 11 anni, compiuti lo scorso ottobre, e sono nato a Londra, dove lavorava il mio papà nel 2013 e ho vissuto in Inghilterra fino al 2020, quando ci siamo trasferiti a Baldissero Canavese. Quindi parlo molto bene l’inglese, anzi in famiglia si parla inglese ed anche la tv a casa è in inglese. Ho cominciato quest’anno la prima media e la mia materia preferita è la matematica. Ma sono anche diventato bravo in Educazione musicale e a suonare il flauto dolce».
È bravo anche a giocare a scacchi, quando e come ha iniziato?
«Ho imparato le regole degli scacchi nel gennaio del 2021. La mia mamma aveva visto il telefilm la “Regina degli scacchi” e ha cominciato a giocare sul sito chess.com e di conseguenza ho cominciato anche io. All’inizio non ero molto bravo, perché muovevo i pezzi a caso, ma poi, pian pianino, sono migliorato e sono diventato più bravo anche del mio papà».
Quando il primo torneo? E come è andato?
«Il primissimo torneo è stato il provinciale giovanile under 10 che ho giocato nell’aprile 2022 a Torino. È andato molto bene per essere la prima volta: sono arrivato secondo pur avendo 8 anni, un po’ più piccolo della media. Il primo torneo a tempo lungo con adulti lo feci nel maggio 2022 (la 19ª Coppa Primavera ad Ivrea, ndr) e fu bellissimo perché arrivai quarto assoluto e vinsi anche un premio».
Ci parla dei suoi successi? «Nel 2022 ho partecipato per la prima volta al torneo nazionale, in quel caso under 10, e con mia grande sorpresa arrivai settimo. Sorpresa perché avevo appena iniziato a fare tornei e poi perché ero nell’anno dei “piccolini” nell’under 10. L’anno successivo, dopo aver vinto il titolo regionale under 10, ho partecipato ai nazionali under 10 a Tarvisio e sono arrivato secondo. Questo risultato mi ha anche permesso di partecipare nell’estate all’Europeo under 10, in cui ho sofferto un po’ di emozione, ma sono comunque arrivato 59° su 100 partecipanti. Sono convinto che ora potrei fare meglio. Nel 2024 sono diventato Prima categoria nazionale (Elo 1.800 punti) e nell’estate sono anche riuscito a battere per la prima volta un Maestro internazionale. Ho partecipato al nazionale under 12 a Salsomaggiore dove sono arrivato decimo, anche se avevo gli stessi punti del secondo classificato, ma purtroppo sono stato sfortunato con la classifica avulsa. Nel 2025 sicuramente punto al podio e spero di vincere (anche se me la gioco con due miei amici). Poi la settimana scorsa sono diventato Candidato maestro (Elo 2000), che era il mio obiettivo per il 2024: ci sono arrivato 5 giorni in ritardo».
Quanto tempo dedica ogni giorno agli scacchi?
«In media gioco o studio scacchi tra le 2 e le 3 ore. Passo molto tempo a giocare online su chess.com, a risolvere problemi che prendo o da libri o da vari siti online e poi studio le aperture e i finali che mi dà la mia allenatrice. Una volta o due alla settimana faccio una lezione di due ore con la mia maestra Wgm Petra Papp e alle volte anche con suo marito Gm Sergey Grigoriants. Questo martedì sono riuscito a pattare con Sergey per la prima volta in un’amichevole, ero felicissimo. Poi una volta alla settimana faccio anche una lezione di gruppo con gli altri top junior in Italia organizzata dalla Federazione scacchistica italiana. Ora una domanda per il papà, Matteo, bancario: cosa pensate in famiglia di questa passione di Lorenzo?
«Siamo ovviamente molto contenti che Lorenzo abbia trovato una passione in cui riesce bene. Sono convinto che gli scacchi siano una buona palestra per la mente e mi fa molto piacere anche che Lorenzo riesca ad applicarsi in maniera così costante a qualcosa, perché questa disciplina gli verrà utile nella vita. È chiaro che sostenere Lorenzo nella sua crescita scacchistica è un bell’impegno, sia finanziario, per via dei tornei che fa in giro per l’Italia ma anche all’estero, sia di tempo, perché un torneo tipicamente prende tutto il fine settimana. Detto questo, noi usiamo i tornei come scusa per fare turismo, quindi abbiamo trovato il modo di “unire l’utile al dilettevole”.