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Scacchi: come Gukesh è diventato Campione del Mondo. Il momento decisivo dell’ultima partita contro Ding Liren

Com’è potuto succedere? La domanda di tanti è questa. Sembrava vicinissimo lo scenario degli spareggi per decidere chi tra Ding Liren e Gukesh Dommaraju sarebbe diventato Campione del Mondo di scacchi. E invece tutto è cambiato in un solo, singolo momento, mentre la sera stava per accendere la vita di Singapore.

Il momento è quello qui sopra raffigurato: Ding Liren aveva la Torre in f4. Avrebbe potuto fare qualsiasi cosa in quel momento, tranne una. Una che non aveva visto, e forse non ci aveva neppure pensato neanche quando ha mosso l’Alfiere in fondo alla scacchiera, in a8, alla 53a mossa.

La mossa 55. Tf2, negli scacchi, è indicata con un doppio punto interrogativo. Convenzionalmente, questo va a indicare un tratto veramente pessimo, che perde, o che quantomeno spreca una vittoria certa. Cosa c’è di tanto sbagliato?

C’è una cosa. Cioè che se l’Alfiere del Bianco fosse stato da qualunque altra parte (o quasi) non si sarebbe neanche parlato di questo problema. Il cambio delle Torri sarebbe stato innocuo e il finale di Alfieri con pedone in meno sarebbe stato facile da pattare da Ding.

Il problema è che, in questo caso, dopo 55. Tf2 Txf2 56. Rxf2, il Nero ha il colpo decisivo. Si tratta di un’unica, semplicissima mossa: 56… Ad5. Ci si accorge ora che l’Alfiere in a8 non ha dove andare. Fosse stato in b7, o ancora in c6, avrebbe potuto fuggire ovunque sulle diagonali a6-c8 o a4-e8. Invece no. Lì non può fare niente: è obbligatorio il cambio: 57. Axd5 Rxd5.

A questo punto è soltanto questione di tecnica del finale, perché questo è vinto per il Nero, che con 58. Re3 Re5 guadagna la cosiddetta opposizione. Il Re bianco ha quattro mosse legali a disposizione, ognuna delle quali non è in grado di salvarlo (alla meglio finisce per prendere scacco matto in 25 mosse a gioco corretto, alla peggio 18).

Per i più curiosi, una linea da prendere in considerazione è questa, secondo il supermotore Sesse: 59. Rd3 f4 60. Re2 f3+ 61. Re3 Rd5 62. Rf2 Rd4 63. Rf1 f2 64. Rxf2 Rd3 (il Re del Nero impedisce a quello del Bianco di andare a infastidire il pedone g4) 65. Rf1 Re3 66. Rg2 Re2 67. Rg1 Rf3 68. Rh2 Rf2 69. Rh1 Rxg3 (ora il Nero sfrutta l’opposizione per togliere l’ultimo pedone al Bianco) 70. Rg1 Rh3 71. Rf2 Rh2 72. Re3 (Rf2 porta allo stesso esito, dato che dopo f3 il Re deve andare sulla colonna e) g3 73. Re4 g2 74. Re5 g1=D 75. Rd6 Rg3 76. Rd5 Db6 77. Rc4 Rf4 78. Rd5 Db5+ 79. Rd6 Rf5 80. Re7 Dc6 81. Rf7 Db7+ 82. Re8 Re6 83. Rd8 Dd7#. La conclusione può anche essere un po’ più lunga, ma il principio è sempre lo stesso: dalla promozione a Donna in poi è solo una questione di gusti.

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