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Scacchi: Gukesh Campione del Mondo a 18 anni! L’indiano sfrutta un errore fatale di Ding Liren nel finale e vince l’ultima partita

Incredibile a Singapore. Gukesh Dommaraju, nel modo più impensabile, diventa il più giovane Campione del Mondo di scacchi a titoli unificati, a poco più di 18 anni. La quattordicesima e ultima partita finisce con un errore in un finale patto ai limiti dell’incredibile compiuto da Ding Liren, che cede nel modo più traumatico la sua corona iridata e la passa all’indiano, che corona così un’ascesa veramente folgorante e rapidissima ai vertici degli scacchi.

La partita inizia con un Attacco Indiano di Re orchestrato da Ding, che presto si tramuta in una Grunfeld rovesciata. Più volte Gukesh si trova a dover giocare mosse praticamente uniche per dover salvare la propria situazione. Il tutto fino a 14. b3 del Bianco, cosa che consente all’indiano di giocare 14… a6 e risolvere una parte dei propri problemi allontanando il pericoloso Cavallo in b5.

Ding ci riprova piazzando il Cavallo in d5 alla 18a, ma subito dopo accetta il cambio dei pedoni in b5 che porta a una posizione decisamente più giocabile per il Nero, che da qui in avanti non rischia fondamentalmente più niente. Il tempo non diventa un fattore, perché i due muovono abbastanza rapidamente (Gukesh in maniera perfino esagerata in certi momenti), e alla 30a il Bianco decide di entrare in un finale con un pedone in meno. Il che, di per sé, significa poco, dato che con Torre e Alfiere sulla scacchiera un 3 contro 2 sul lato di Re è patto.

Si supera senza problemi la quarantesima, ma a quel punto per Ding si presenta un altro problema: che Gukesh spinge, non vuole pattare, ma tentare di sbilanciare in qualche modo per vincere. I suoi tentativi di creare pressione con lente avanzate di pedone non sortiscono però alcun effetto e tutto sembra pronto per gli spareggi. Sembra, appunto. Perché, alla 55a mossa, accade qualcosa di spaventoso.

Già il Bianco aveva portato l’Alfiere in a8 alla 53a, e questo è un fatto chiave, ma alla 55a gioca Tf2. Che sarebbe una mossa perfettamente giocabile in quasi qualunque scenario, ma non in questo. Succede, infatti, che così il Nero può cambiare le Torri, giocare Ad5, cambiare anche gli Alfieri forzatamente ed entrare in un finale di 2 pedoni contro 1 vinto, perché il pedone g a gioco corretto non lo si può fermare nella sua avanzata verso la promozione a Donna. Capita la situazione, Ding abbandona alla 58a. Perde il titolo e a guadagnarlo è un ragazzo che sta diventando uomo, ma che è già futuro fatto presente della storia scacchistica.

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