«Studio e scacchi, un genio»: ecco chi era il 22enne precipitato dallo studentato a Padova
«Era un ragazzo timido, a volte solitario, ma comunque uno di noi. Passavamo diverso tempo assieme». Sono le parole di Nicolò e Vittorio, due amici di W.G., anche loro studenti della scuola Galileiana, l’eccellenza dell’Università, e ospiti della residenza Esu di via Venezia.
Sono tra le ultime persone ad aver visto il 22enne vivo nella notte tra lunedì 11 e martedì 12 novembre. «Lunedì sera, sul tardi, era stata organizzata qui in sede una festa di benvenuto per le matricole», raccontano scossi i due giovani. In pratica una quarantina di studenti tra nuovi iscritti e “veterani” si sono ritrovati al piano -1 interrato dello stabile, dove oltre a una palestra, alla lavanderia e a qualche altra stanza di servizio, c’è anche uno spazio utilizzato per lo svago. Un’area non arredata, con un solo attaccapanni e due calcetti balilla. Alle pareti alcune immagini della residenza studentesca con le facce sorridenti di chi la frequenta.
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«La festa è iniziata alle 23.30 circa», racconta Nicolò, «Io e W. abbiamo preso l’ascensore insieme per scendere. Io ero già entrato, lui ha fatto una corsa e si è infilato dentro prima che si chiudessero le porte. Mi ha sorriso, abbiamo parlato della circostanza, nulla di più», continua lo studente, «Mi è sembrato normale, non preoccupato o triste».
Verso mezzanotte il 22enne è salito in camera, al quarto piano, e ha indossato i vestiti per inscenare Dio in quella che era una scenetta organizzata per le matricole. Dio che apriva le porte del cielo alle matricole, riprendendo un po’ gli scritti di Dante.
«Ha recitato la parte, poi la festa è proseguita e non l’ho più visto. Ho pensato fosse salito in camera». La festa è terminata verso le 4 del mattino, con gli ultimi studenti che sono saliti nelle proprie stanze. Altri ragazzi, anche questi presenti alla festa, raccontano di aver visto W.G. per l’ultima volta tra l’una e mezza e le due di notte. Cosa abbia fatto lo studente da quel momento fino alle tre, quando è stato ripreso il volo dal sesto piano dell’edificio, purtroppo non è chiaro.
«Siamo stati tutti insieme, non abbiamo notato nulla di particolare in W. Abbiamo chiacchierato e abbiamo anche fumato uno spinello in compagnia», riferisce qualcun altro tra i presenti alla festa.
Il 22enne a quanto raccontano gli amici, non era abituato a fumare e neppure faceva uso di alcol. «Ha fatto qualche tiro non credo si sia sballato». Certo il fatto che W.G. sia salito in terrazza solo con una felpa, senza pantaloni né mutande è una circostanza su cui si interrogano i suoi amici.
«È molto strano. Ha percorso i corridoi della residenza praticamente seminudo prima di arrivare al sesto piano. Non era da lui. Potrebbe essere successo solo se non era completamente lucido». W.G. era un ragazzo molto brillante al liceo e all’Università. Genio della matematica, si era distinto già dal liceo quando aveva vinto la medaglia di bronzo alle Olimpiadi della Matematica nazionali ed era anche stato segnalato nell’albo delle eccellenze.
Inoltre era un grande appassionato di scacchi, una disciplina a cui giocava ad altissimo livello, e amava organizzare passeggiate notturne in città con i colleghi della residenza Esu.