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Panchine, scacchi, pedane e un tavolo da ping pong: lunedì saranno installati i nuovi arredi in piazza Garibaldi

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Tempo permettendo, i nuovi arredi per piazza Garibaldi saranno posizionati lunedì, a una settimana esatta dall’avvio ufficiale della pedonalizzazione. A causa della pioggia, la ditta incaricata di curare l’allestimento ha infatti rinviato l’intervento che inizialmente era previsto per giovedì. I primi giorni della settimana invece sono serviti per effettuare la pulizia del porfido.

In deposito

Gli arredi sono così rimasti, ancora imballati, nel magazzino del Verde di via Nodari. Nel deposito ci sono sedute modulari quadrate con e senza schienale (Cubik), sedute con foro centrale per posizionare un albero, panca circolare con albero centrale, tavolini e sedute modulari di forma cubica in lamiera di acciaio, porta biciclette, giochi come il tavolo da ping pong e gli scacchi con relative sedute, fioriere o vasche di diverso formato contenenti piante utili anche a definire determinati ambiti funzionali.

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L’allestimento

Buona parte degli arredi serviranno a creare l’allestimento temporaneo che permetterà di sperimentare un nuovo spazio pedonale nell’area urbana situata all’angolo tra via del Gelso, via Crispi, via Cussignacco e via Grazzano di fronte alle scuole medie Manzoni: piazza Garibaldi, nelle intenzioni del Comune, dovrebbe diventare la prima piazza scolastica. Tra gli obiettivi della pedonalizzazione c’è anche la sicurezza degli studenti.

La sperimentazione

L’allestimento resterà in piazza Garibaldi per un anno, «tempo utile – spiega l’assessore alla Viabilità, Ivano Marchiol – per definire la progettualità definitiva e dare avvio ai lavori, anche ricavando ulteriori utili informazioni date dalle modalità di fruizione della piazza che si potranno osservare in questo periodo. Durante il periodo di sperimentazione sarà infatti incentivata la collaborazione dei ragazzi che frequentano la Manzoni, degli esercenti attivi sulla piazza e dei cittadini del quartiere in maniera che emergano idee o eventuali modifiche alla fase di prova che portino a progettare e realizzare una trasformazione definitiva dell’area pedonale che tenga conto degli usi che le persone hanno fatto dello spazio durante la prima sperimentazione».

Il cantiere

Nei piani del Comune i lavori dovrebbero iniziare alla fine del prossimo anno per concludersi prima di Natale del 2026. «La piazza sarà più verde grazie all’ampliamento delle due aiuole esistenti e alla creazione di una nuova - anticipa Marchiol -, più illuminata con la realizzazione di un nuovo impianto, avrà una nuova pavimentazione oltre al nuovo arredo definitivo».

Code in via Grazzano

Attorno alle 13, orario di uscita degli studenti, si è creato un ingorgo e per raggiungere piazza Garibaldi da piazzale Cella, gli automobilisti hanno impiegato quasi dieci minuti. Naturale puntare il dito contro la pedonalizzazione che ha portato all’eliminazione di 54 stalli (ma una decina sono rimasti a ridosso della farmacia in modalità Kiss & Go, ossia con la possibilità di sostare gratuitamente per 15 minuti utilizzando il disco orario e altri della stessa tipologia sono stati ricavati nelle vie limitrofe proprio per dare un servizio a chi deve fare una commissione veloce o portare i figli a scuola) ma l’assessore Marchiol assicura che «quelle code ci sono da sempre e non sono in nessun modo in relazione alla pedonalizzazione di piazza Garibaldi che anzi punta a eliminarle. Il problema è che via Grazzano non è adatta a sostenere grandi volumi di traffico, se per paradosso, costruissimo un grande parcheggio in piazza Garibaldi, si creerebbero ancora più code. I luoghi centrali, per loro naturale conformazione, non possono essere in grado di ricevere importanti volumi di traffico: la sfida è scaricare progressivamente il peso del traffico dai luoghi più sensibili, promuovendo la possibilità di muoversi anche in altri modi».

I commercianti

«I commercianti, già provati da un momento difficile e dalla concorrenza dei centri commerciali prima e dall’online poi – sostiene il consigliere di Fdi e referente dell’associazione Amici di Mercatovecchio, Gianni Croatto – vedono nel blocco dei parcheggi, spesso pieni anche se non si vede nessuno camminare in centro, un ulteriore ostacolo alle loro attività. Le vendite calano e i clienti si allontanano, preferendo luoghi più accessibili. I fornitori devono affrontare difficoltà logistiche che complicano la consegna delle merci, con conseguenti ritardi e aumenti dei costi».

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