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Sostituire i possibili partenti e completare la rosa, la partita a scacchi del mercato dell’Udinese

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Sostituire i possibili partenti e completare la rosa, la partita a scacchi del mercato dell’Udinese

UDINE. Sarà una partita a scacchi che durerà altri 25 giorni, quella dell’Udinese sul mercato. Perché è chiaro che fino alla sera di venerdì 30 agosto, quando chiuderà questa “finestra” estiva, il club bianconero dovrà cercare di prevedere i possibili assalti ai propri gioielli – Jaka Bijol e Lazar Samardzic su tutti – per non farsi trovare impreparata in tema di sostituti da inserire nella rosa affidata a Kosta Runjaic.

Gli ultimi movimenti bianconeri si devono leggere in quest’ottica, oltre che in quella di un completamento della squadra, per caratteristiche e prospettive future. Prendete per esempio Gonçalo Esteves, il portoghese classe 2004 appena prelevato dallo Sporting Lisbona che lo scorso anno l’aveva prestato agli olandesi dell’Az Alkmaar. Potrebbe essere un’alternativa ai vari Ehizibue ed Ebosele, tutt’altro che esaltanti in questo avvio di precampionato e non ancora sicuri di restare qui per “coprire” la corsia destra.

Discorso diverso per i centrocampisti che il “supervisore” Gianluca Nani ha già messo – o sta per mettere – sotto contratto. Lo svedese Jasper Karlstrom, elemento di esperienza (ha 29 anni) prelevato dal Lech Poznan e chiesto espressamente da Runjaic che lo aveva incrociato durante la propria avventura in Polonia, può essere un’alternativa allo sloveno Sandi Lovric che è potenzialmente ancora sul mercato, nonostante l’interessamento della Fiorentina sia ormai sfumato, complice una richiesta di 13 milioni considerata troppo alta dai viola.

Là in mezzo l’Udinese può contare anche sull’argentino Martin Payero e il basco Oier Zarraga (non contiamo il portoghese Domingos Quina, tornato dal prestito in patria al Vizela), oltre che sul baby David Pejicic, e quindi il prossimo ingresso dell’olandese Jurgen Ekkelenkamp può essere letto come una “mossa di copertura” nel caso si dovesse registrare un’uscita nelle prossime settimane, anche a campionato iniziato, per il quale, tuttavia, il club bianconero intende presentarsi senza “buchi” sulla scacchiera.

Senza contare che il classe 2000 cresciuto nell’Ajax è talmente duttile, come ha dimostrato anche con la sua ultima maglia, quella dei belgi dell’Anversa, da poter agire anche a ridosso delle punte, dove l’Udinese ha ancora Samardzic, cercato con insistenza dal Milan che però non vuole nè arrivare – almeno per il momento – ai 25 milioni chiesti da Pozzo, nè inserire delle contropartite tecniche interessanti in chiave bianconera, quelle che possono offrire per esempio le squadre giovanili rossonere.

Ancora più complicate le manovre sul fronte difensivo. L’Udinese sta cercando un difensore mancino: potrebbe essere lo juventino Facundo Gonzalez, classe 2003 uruguaiano reduce da un prestito alla Samp in B che però costa 6-7 milioni. Potrebbe essere il sostituto di Nehuen Perez finito nel mirino dei Porto che però fatica ad arrivare ai 18-20 milioni chiesti dai bianconeri che fatica scenderanno sotto i 15. I lusitani per il momento potrebbero spingersi a 13 tra parte fissa e bonus, non troppi anche perché l’Udinese dove sistemare anche il diritto di recompra che vanta ancora l’Atletico Madrid sull’argentino.

E in caso di partenza di Bijol? Lì, sull’alternativa allo sloveno valutato una ventina di milioni, la “squadra” di Nani dovrà lavorare nei prossimi giorni.

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