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«The Shadow Project», un team di tre super atlete per sconfiggere la violenza

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Tre donne abituate a combattere sul ring hanno deciso di unirsi e dare vita a The Shadow Project, un’associazione anti-violenza in grado di semplificare il percorso per uscire da situazioni difficili, come ad esempio le violenze psicologiche, che sempre più spesso minano la vita e la serenità delle donne. Un’iniziativa che arriva proprio nell’anno in cui l’Italia porterà alle Olimpiadi per il pugilato solo donne.

Gloria Peritore è campionessa mondiale di kickboxing ed è lei a guidare il progetto. La affiancano, la lottatrice professionista di Mixed Martial Arts Sonia Fracassi e l’atleta agonista di MMA Giada Scoccimarro. A sostegno di The Shadow Project, c’è anche Rosario Scicolone, psicologo e psicoterapeuta cognitivo/comportamentale che si occupa principalmente di disturbi d’ansia, attacchi di panico, depressione, disturbo ossessivo compulsivo e disturbi della personalità.

Ma non solo, perché la squadra si avvale anche dei professionisti Manuele Raini, coach di sport da combattimento del Team Raini Clan, e Luigi Di Matteo, responsabile di tanti progetti interessanti in scuole e università.

Gloria, Sonia e Giada credono fortemente in questo progetto: «The Shadow Project, oltre che un’associazione in senso tradizionale, vuole rappresentare una community per sostenere la rinascita individuale. A volte, basta poco per rendersi conto di non essere soli e che è possibile uscire dalla violenza, fisica o psicologica che sia».

«Lo sport per noi ha rappresentato il trampolino di lancio, la terapia costante e continua che ci ha migliorate, prima sul ring, poi nel quotidiano. Noi lo sappiamo bene che non è facile fare il primo passo o semplicemente capire se si tratta di violenza o meno. Lo sappiamo, perché ci siamo passate». The Shadow Project mira a creare una rete in grado di supportare chiunque (anche uomini) abbia bisogno di aiuto.

«Può essere difficile parlare con le persone vicine», spiega Gloria Peritore, «potremmo aver paura di essere giudicati. Ed è per questo che, tramite i nostri canali vogliamo essere un supporto per chi non sa come iniziare a chiedere aiuto. Anche attraverso i canali web e social, vogliamo creare quella “rete di amiche” che può semplificare il percorso per uscire dalle situazioni difficili. Il mezzo più potente e che si serve di poche parole per riuscire ad esprimere ciò che abbiamo dentro, è lo sport. Quello sport che ci ha salvate, in particolare quello da combattimento, che ha il magico potere di tirare fuori il coraggio di reagire dalle persone che lo praticano, oltre ad essere molto educativo per i giovani».

The Shadow Project offe anche una consulenza gratuita. Perché iniziare a confrontarsi con chi può darci una mano è il primo passo per scacciare gli incubi.

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