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NCAA Women 2024-25: panoramica sulle italiane di stanza nella NCAA (e non solo)

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Chi è appassionato di NCAA e ci segue da tempo avrà notato che da quando è iniziata la stagione non abbiamo ancora parlato delle nostre paladine che tengono alto l’onore del nostro Paese al di là dell’oceano in quello che per molti, americani compresi visti gli indici d’ascolto, è il campionato femminile di riferimento in barba alla WNBA.

Quest’anno molte cose sono cambiate, non c’è più Caitlin Clark, fresca di nomina ad atleta del 2024 per Times, a catalizzare l’interesse e nemmeno la sua rivale Reese e vediamo se anche nella pattuglia azzurra c’è qualcosa di nuovo in questa NCAA del 24-25. Vero è che molte delle nostre connazionali non giocano in atenei di primissima fascia e quindi non giocano in Division I.

Ma non facciamo i sofisticati, Division II o Naia che siano tutti noi dovremmo essere orgogliosi ed ammiratori di ragazze così giovani che si mettono in gioco lasciando tutto a casa per studiare e giocare a basket a 10mila km di distanza, in una realtà che nulla c’entra con la nostra.

Andiamo però con ordine, qua sotto quindi daremo delle info di base sulle nostre connazionali , perlomeno su tutte quelle di cui abbiamo potuto racimolare le informazioni. 

Lo scorso anno infatti ci eravamo concentrati soprattutto su Eleonora Villa e Vittoria Blasigh che erano, e sono rimaste, le due emigrate più conosciute e probabilmente anche quelle con maggiori prospettive future.

Siccome siamo dell’idea che bisogna sempre migliorarsi ecco questa fotografia su anche altre giocatrici che speriamo sia di vostro gradimento ed interesse dato che la NCAA è un mare magnum ed anche nel 2025 con tutti i mezzi di informazione disponibili non è sempre facile reperire informazioni (e soprattutto guardare le partite…).

Partiamo!

ELEONORA VILLA ( G – 2004)

 

Eleonora è alla sua seconda stagione a Washington State (che ha un record di 8-6) e sta avendo un rendimento simile allo scorso anno ma solo all’apparenza. Innanzitutto non ci sono più Leger Walker, un All American passata a UCLA anche se infortunata al tendine, che levava pressione offensiva e nemmeno Murakatete che forniva un bel bersaglio da servire sotto canestro.

Per Eleonora quindi più palloni ma anche più attenzioni dalla difesa e se i punti di media son sempre circa 13 (ma giocando 2 minuti in meno) quel che balza all’occhio è la differenza che c’è in assist e rimbalzi. La guardia ex Costa ha aumentato le assistenze di un 50% ed ha raddoppiato i rimbalzi, sintomo di uno sviluppo come giocatrice più a 360°gradi.

Se qualcuno avesse avuto timore che l’avrebbero trasformata in un tiratrice da 3 e basta ( percezione che qualcuno aveva nell’ultimo anno giocato in Italia) beh dovrà ricredersi, anche se per farlo dovrà pazientare ancora un po’ di tempo essendo Ele solo sophomore.

Certo, potrebbe però essere convocata in Nazionale anche se visti gli usi e costumi in voga nelle nostre lande (le giocatrici di stanza all’estero difficile vengano convocate, figurarsi nella NCAA) sarà ben difficile. Ma sognare non costa nulla, specie se le cifre dovessero aumentare ancore e le partita opache (poche finora) azzerarsi o quasi

VITTORIA BLASIGH (G – 2004) 

Anche la South Florida di Blasigh sta viaggiando con 8 vinte e 6 perse, Vittoria segna un po’ meno (da 13.5 a 10.6) ma lo fa tirando nettamente meglio. La selezione di tiro era un aspetto sul quale l’ex Udine aveva bisogno di lavorare ed evidentemente l’ha fatto. dal 37 da 2 e 34 da tre è passata a dei lusinghieri 45 e 42%, percentuali specie la seconda di tutto rispetto. Inspiegabile invece il passo indietro ai liberi, dal 87 al 73 ma magari è solo casualità. South Florida come lo scorso anno è più una selezione internazionale che un college ma evidentemente è la politica dell’ateneo. Vittoria in squadra ha francesi, spagnole, finlandesi, israeliane, lettoni, brasiliane, congolesi ed ivoriane insomma un mix di culture cestistiche ma anche di vita. Prima o poi contiamo di avere Vittoria a Passo e Tiro per raccontarci più cose possibili

SILVIA NATIVI (G – 2002)

Silvia Nativi invece è una senior che dopo tre anni a Louisiana Tech ha deciso di trasferirsi a Northern Colorado University (7-4 il loro bilancio fin qui) per giocare con le Bears. Parte sempre in quintetto ed anche le sue cifre non sono scintillanti (5 punti con il 40% da due e il 20% da 3 in 23 minuti di media) è la sua solidità unita alla grinta a far sì che lo staff mantenga fiducia in lei. A fine stagione dovrebbe (uso il condizionale perché vado ad intuito) finire il percorso universitario e diventare così “ingaggiabile” qui da noi. Se così dovesse essere potrebbero esserci parecchie squadre interessate alla nativa di Marina di Grosseto….

LAURA TOFFALI (PG – 2003)

Laura Toffali invece ha deciso di andare a giocare a Missouri Western State dopo il biennio a Kennesaw dove ha faticato ad ingranare. Per lei che oggi è una junior lo scorso anno solo 2 partenze in quintetto con un massimo di 9 punti. Adesso invece gioca quasi 25 minuti a partita con 6,4 punti di media, anche se le percentuali sono parecchio rivedibili ( 37% da due e il 20 da tre). Per le Griffons finora 7 vittorie e 3 sconfitte ma nel mondo dei college americani bisogna sempre pesare l’avversario e siccome non ho la bilancia in questo caso per farlo mi limito a riportare il dato. Sta di fatto che la nativa di Villasanta ex Costa ha le sue chances per diventare sempre più importante

ALICE RECANATI (PG – 2000)

Alice è al quinto anno di NCAA cosa resa possibile dalla redshirt sophomore che le ha allungato di una stagione la permanenza a Eastern Kentucky. Il suo percorso universitario non è stato certo avaro di soddisfazioni, è stata infatti premiata lo scorso anno anche come studentessa oltre come giocatrice (inserita nel terzo quintetto dell’Atlantic Sun Conference). Quest’anno sta innalzando ancora di più il rendimento dentro i 28 metri, 12.4 punti in 31 minuti di utilizzo, 5.4 rimbalzi e 4.5 assist sono cifre di tutto rispetto. RIspetto che ha avuto lo staff tecnico fin da subito con Alice, che ha praticamente giocato sempre e sempre nel quintetto base. Vedremo che farà l’anno prossimo, inutile dire che ci auguriamo torni in Serie A

ANNA RESCIFINA (GF – 2003)

Anna Rescifina per la sua esperienza oltreoceano ha scelto American University un ateneo con sede a Washington D.C. Di certo non è conosciuto per la sua competitività nei programmi sportivi, difatti nel momento in cui scriviamo la squadra di Anna ha giocato 11 partite e le ha perse tutte. L’ex Reyer comunque sta facendo il suo percorso, giocando quasi 30 minuti a partita, segnando 6 punti di media ma con percentuali molto basse (29 da 2 e 16 da tre). Ovvio che quando la squadra non è di livello si fa più fatica a mantenere belle statistiche ma non me ne preoccuperei più tanto. Più importante è la crescita tecnica, perché i frutti di questa esperienza Anna potrà raccoglierli tra qualche anno, quando sicuramente calcherà i nostri parquet ( o almeno spero)

NDACK MBENGUE (FC – 2003)

Cowley Tigers University invece è l’ateneo, di Division II, che scelse due anni fa Ndack Mbengue per iniziare la sua avventura. Lo scorso anno lo chiuse a 12,5 punti e 10,4 rimbalzi e così atenei più importanti misero gli occhi su di lei: ad avere la meglio fu Texas El Paso, meglio conosciuta come UTEP. E in questa stagione ad un livello certamente più alto la lunga azzurra non sta deludendo: in circa 20 minuti di media segna 7 punti e cattura 6 rimbalzi di media con un 48% dal campo che non è fenomenale ma nemmeno da buttare via. Prospetto sicuramente da tenere d’occhio sia in chiave LBF che in quella azzurra dato che nel settore lunghe non abbondiamo di certo. La ricordiamo agli Europei U20 nel 2023 giocare un discreto torneo, con quella maledetta partita contro la Francia a rovinare tutto. Speriamo quindi migliori sempre più.

CLARA ROSINI (G – 2002)

La guardia triestina nata nel 2002 in questa stagione è in forza a Georgia State University dopo che negli anni precedenti era stata a Eastern Kentucky (nell’anno da freshman) e a McNeese University gli ultimi tre. Ora che è nell’anno da senior sta avendo poco spazio per la verità, solo 6 minuti di media con 2 punti segnati. Per cui facciamo tutti il tifo per lei perché migliori il suo rendimento già da subito

PROMISE KESHY ( GF – 2003)

Promise tra tutte potrebbe esservi più nota, dato che è stata la protagonista di Sport Stories in onda qualche anno fa (nel 2017, precisamente) sui canali Rai (lo potete rivedere cercandolo sui motori di ricerca). Ex Pink Basket Terni, ha colto l’occasione che la società ternana le ha dato  di volare negli States per questa grande esperienza. Arrivata a dicembre 2022 nella prima stagione ha disputato solo 4 partite (per problemi burocratici), nella scorsa invece Promise si è ritagliata quasi 20 minuti a partita (con 4 punti e 2 rimbalzi) che in questa son diventati 23, i punti aumentati a 5 mentre i rimbalzi son quasi raddoppiati. Chiaro che stiamo parlando di Division II ma comunque sia per Keshy è sicuramente un esperienza incredibile che la segnerà per il resto della sua vita

BENEDETTA PERACCHI (F – 2001)

Dopo un paio di stagioni a Missouri Valley dove nell’ultima viaggiava a 3,5 punti ed altrettanti rimbalzi la bergamasca Benedetta ha deciso di cambiare ateneo ed andare in Louisiana, ma non nella celeberrima LSU (alma mater di Shaq, tanto per dirne uno) ma a LSUA, dove la A sta per Alexandria. A Missouri le Vikings partecipavano al torneo interstatale NAIA (la seconda organizzazione dopo la NCAA) e così è anche per LSUA

Lo scorso anno chiuso a 9.3 punti a gara conditi da 6 rimbalzi è stato il trampolino per questa stagione, dove i punti son diventati 12 e passa e i rimbalzi oltre 9. Ottime cifre quindi nell’ultimo anno di Benedetta in una squadra che con 11-4 di record sta andando piuttosto bene, vedremo un po’ come andrà nella seconda parte di stagione

LAURA DI STEFANO (C – 2004)

Secondo anno in quel di Salt Lake City per la lunga romana cresciuta nel Basket Roma. Dopo una stagione da freshman tutto sommato discreta (15 minuti in campo con 5,5 punti e 3,3 rimbalzi catturati) Laura sta piano piano crescendo e nelle 9 partite giocate finora ha aumentato i punti a 8 con buone percentuali dal campo (il 50 da due ed il 35 da tre). I rimbalzi invece son sempre 3,5 e poi stona quel 54% ai liberi. Abbiamo già individuato le aree di miglioramento per un altra delle lunghe italiane interessanti e delle quali una volta finita l’esperienza universitaria certamente vorremmo applaudirla nei nostri palazzetti. Ma tempo al tempo, per ora che si goda l’esperienza in una squadra che ad oggi ha perso solo 3 delle 14 partite giocate

 

Bene, siamo giunti al termine della panoramica ma volevo aggiungere una cosa: potrei aver scritto qualche inesattezza (speriamo di no) ma son sicuro che me lo farete presente nel caso e che ne comprenderete i motivi. Forza ragazze!

 

 

CRISTIANO GARBIN

Youtube: @cgarbo75

Instagram: garbin_cristiano

 

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