LBA UnipolSai 12ª andata 2024-25: fatale fu il terzo quarto ancora una volta, e la Virtus Bologna cade anche a Trento
Trento, 22 dicembre 2024 – Cosa dire dell’ ennesima sconfitta maturata nel terzo quarto? Onestamente non lo so più. Era già tutto previsto, come cantava Riccardo Cocciante.
Il commento alla partita di stasera potrebbe concludersi qui. Dopo un primo tempo giocato con intelligenza, attenzione e fluidità i bolognesi sono stati travolti dall’energia messa in campo da Lamb e compagni, senza capire più nulla.
Ogni passaggio è diventato un’avventura; ogni taglio dentro l’area è stato un periglio; ogni aiuto difensivo si è trasformato in un ritardo ineluttabile e così è nato il solito, maledetto, inesplicabile terzo quarto tragico di questo biennio virtussino.
In tutto ciò non si possono nascondere i meriti di una Trento che, partita dopo partita, sta assumendo consapevolezza nei propri mezzi, con il suo tourbillon di cambi ha sempre messo in campo energie fresche e nel finale di partita ha riscoperto l’eterno Toto Forray che, con le sue solite giocate di esperienza ed energia, ha posto pietre fondamentali per la vittoria trentina.
E’ incredibile come dopo 5 punti segnati nel terzo quarto la Virtus Bologn abbia ritrovato la forza per provare a rimontare e se la bomba di Belinelli per il -2 fosse entrata non so come sarebbe finita la gara, ma gli uomini di coach Galbiati hanno strameritato la vittoria.
Detto questo è vero che la Virtus Bologna veniva dal doppio confronto contro Olympiacos e Barcellona, ed era senza Shengelia e Clyburn, ma i 10 rimbalzi offensivi concessi nell’ultimo quarto non possono avere solo come scusante la stanchezza, ed i tanti minuti concessi ad un Grazulis imbarazzante io stento a capirli.
Trento ha ben superato l’inciampo di Trapani e si sta confermando meritevole del primo posto in classifica erede di una combattività che ha sempre fatto parte del suo DNA fin dai tempi di coach Buscaglia e il Presidente Luigi Longhi può essere orgoglioso del gruppo assemblato quest’anno.
Highlights
Sala Stampa
Paolo Galbiati
“Ringrazio tantissimo i miei ragazzi per avermi e averci regalato un Natale con una vittoria così. Nel primo tempo abbiamo eseguito tutto quello che avevo preparato ma senza metterci energia. Abbiamo fatto delle scelte tattiche che nel secondo tempo hanno pagato. Avevamo bisogno di giocare a ritmo altissimo per sfruttare le loro fatiche del doppio turno e sono molto soddisfatto. Abbiamo un gruppo incredibile che lavora tantissimo e si meritano tutto questo, oggi il palazzetto è stato bellissimo e ci ha spinti nella rimonta.”
Dusko Ivanovic
“Congratulazioni a Trento, hanno giocato per 40′, noi ne abbiamo giocati forse 25′-30′. Nel terzo quarto il nostro inizio è stato difficile e Trento ha approcciato bene fin da subito, trovando il modo per aggredirci e metterci in difficoltà, specialmente a rimbalzo offensivo, specialmente nell’ultimo periodo. Stanchezza? Non è la motivazione, dobbiamo essere pronti a giocare ogni partita. La stanchezza non è la ragione per cui abbiamo giocato un terzo quarto così, non c’è la scusa di aver giocato due giorni fa con il Barcellona.”
Dolomiti Energia Trentino vs Virtus Segafredo Bologna 87-79
Pagelle
#1 Quinn Ellis 7: partita concreta, senza fronzoli e solida, senza voli pindarici, fa un grandissimo lavoro difensivo sulle linee di passaggio.
#3 Myles Cale 7: difende furiosamente per un secondo tempo sontuoso, segna 17 punti e contribuisce enormemente alla vittoria atesina.
#5 Jordan Ford 6,5: brilla meno di altre volte, ma è spesso chirurgico levando le castagne dal fuoco all’attacco trentino prendendosi tiri pesantissimi.
#6 Andrea Pecchia 6: i misteri della pallacanestro, viene limitato molto dai falli, gioca solo 14 minuti, segna solo 1 punto, ma il suo +/- è il più alto di tutta Trento…
#7 Saliou Niang 7: il giovane ex fortitudino incide, eccome. Prende iniziative, mette bombe e nel quarto parziale prende anche 3 rimbalzi offensivi.
#10 Toto Forray 7,5: è sempre il solito Toto, magari non sempre è lucidissimo, ma le huevos non gli sono mai mancate e stasera fa quattro cose fondamentali per la vittoria dei ragazzi di coach Galbiati.
#21 Selom Mawugbe 5: riesce a stare in campo solo 9 minuti commettendo più falli che altro ma era al rientro dopo un mesetto quasi…
#22 Anthony Lamb 8: l’energia non gli è mai mancata, anche stasera sembra una dinamo, tira tanto, sbaglia tanto, ma non ha paura di riprendersi le sue responsabilità.
#26 Jordan Bayehe 6,5: gioca una partita senza fronzoli, bella concreta, con punti e rimbalzi messi di giustezza.
Eigirdas Zukauskas 5,5: non fa mai canestro da tre, sbaglia anche un libero pesante, ma i suoi rimbalzi offensivi sono importanti nel finale di gara.
#3 Marco Belinelli 6: ci prova a modo suo, senza Clyburn deve prendersi anche i suoi tiri, ma non riesce a trovare i suoi spazi.
#6 Alessandro Pajola 6,5: viene fermato dai falli, ma gioca una partita finalmente offensivamente importante, se la Virtus perde non è sicuramente colpa sua.
#9 Riccardo Visconti s.v.
#23 Daniel Hackett 5: partita scarica, dopo il doppio impegno europeo non ha le energie per incidere.
#24 Andrejs Grazulis 4: partita inguardabile, lento, sbaglia i suoi tiri da tre e a rimbalzo è in balia degli eventi, inspiegabili i 26 minuti in cui è stato in campo.
#30 Matt Morgan 5,5: perde qualche palla di troppo, ma almeno con lui in campo l’attacco offre qualcosa di diverso e più mobile.
#33 Achille Polonara 5,5: non incanta, ma almeno è vivo, segna, sporca qualche palla, ma per Ivanovic non è abbastanza.
#35 Mouhamet Rassoui Diouf 6+: dodici minuti in campo e +8 di +/- ma nel finale di gara è a sedere mentre gli avversari prendono 10 rimbalzi offensivi…
#41 Ante Zizic 5: passo indietro rispetto alle ultime gare, torna lento e non prende neanche i rimbalzi.
#45 Nicola Akele 6: si fa trovare pronto, compie un paio di ingenuità, ma è pronto a cambiare, a correre e a sfruttare i mismatch, ma gli viene preferito Grazulis.
#59 Rajon Tucker 5: non deve essere semplice per un giocatore con la valigia in mano dare un contributo fattivo, ma poiché il suo rendimento non è differente dalle altre sue partite il probabile addio non è un’attenuante.
#00 Isaia Cordinier 5,5: dopo la partita contro il Barcellona è normale che abbia le pile un po’ scariche e quando deve fare il boia e l’impiccato tende a perdere qualche pallone di troppo.
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