LBF Techfind 7ª andata 2024-25: il big match è della Reyer che espugna il PalaRomare di Schio con una grande rimonta
Una notte da leonesse: ieri sera (il 17 novembre) la Reyer ha vinto 55-56 sul campo del Famila Schio,
portandosi così in vetta solitaria nella classifica di A1 e mantenendo l’imbattibilità in campionato. Una
partita molto nervosa, non bellissima da vedere, ma piena di agonismo e colpi di scena.
Dopo la sosta delle nazionali, che ha costretto Cubaj allo stop per infortunio, Venezia vuole rilanciarsi e
replicare le ultime vittorie negli scontri diretti con le scledensi (ovvero il 3-0 in finale scudetto a maggio e la vittoria in Supercoppa a settembre).
A ciò si aggiunge l’assenza forzata di Nicolodi. Il Famila, che ha mandato otto giocatrici e i tre allenatori nella finestra della qualificazione agli Europei, vuole mantenere inviolato il palaRomare e trovare la giusta chimica dopo l’arrivo di Juhasz e Dojkic, una finalista e l’altra campionessa in Wnba.
La parte più bella della serata è nel prepartita: il palazzetto di Schio è pieno, ci sono più di duemila
spettatori, la curva di casa dei Kommandos lancia una coreografia e i Censtrei nel settore ospiti si fanno
sentire. È il calore che serve per una sfida di questo tipo: in campo le due formazioni più forti d’Italia, che sisono contese gli ultimi trofei nazionali e che giocano l’Eurolega. Non c’è di meglio per chiudere la
settimana.
Per la prima metà di gara Schio comanda in ogni fase del gioco. Il parziale di 13-4 nei primi cinque minuti
dimostra che le arancioni sono entrate in campo con la giusta mentalità e che Venezia, di contro, non ha
impattato come certe partite richiedono: a fine partita lo ammetterà anche coach Andrea Mazzon,
“dobbiamo riflettere su un inizio fuori casa così complicato”.
Schio chiude 19-13 la prima frazione, poi unosquillo delle lagunari che si riavvicinano fino al 19-18, ma un nuovo allungo delle padrone di casa manda le squadre negli spogliatoi sul 36-24.
Il divario è abbastanza ampio e la Reyer cerca di rosicchiare qualche punto rallentando le operazioni, poi Salaün si inventa un gioco da quattro punti sullo scadere dei 24” e ricaccia indietro le ospiti.
A 10’ dalla fine il tabellone segna 51-40 per il Famila, difficile pensare che qualcosa possa cambiare. Invece Venezia si compatta, comincia l’ultimo periodo con un super parziale di 0-12 cominciato dalle giocate dell’ex di turno Fassina e chiuso dall’americana Smalls, che firma il primo controsorpasso della serata. A Schio non funziona più niente, la palla non vuol saperne di entrare e le veneziane ormai ne hanno di più.
Un paio di squilli di Verona e Andrè, ma la Reyer tiene testa e la chiude con Stankovic e Villa: finisce 55-56 con un ultimo parziale di 4-16.
Qualche considerazione: pochi canestri realizzati e scarse percentuali al tiro (23% da tre per Schio, 21% perVenezia) ci stanno, essendo una sfida di alta classifica, ancora nella prima fase di stagione. La Reyer paga le scarse rotazioni nelle lunghe e Stankovic non sembra ancora in ottima forma: un problema non da poco dato che le veneziane prossimamente giocheranno in Eurolega a Valencia e a Praga.
Il Famila invece perdeper colpa di un passaggio a vuoto, assolutamente da evitare, pur con tutte le attenuanti del caso (l’organico al completo solo da pochi giorni, le fatiche in nazionale e un paio di acciacchi per Juhasz e Laksa).
“È molto difficile da digerire” commenta coach Dikeoulakos: una sconfitta in casa fa sempre male, soprattutto quando potevi portarla a casa e hai deciso di staccare la testa nel finale, ma giovedì arriva l’occasione per rifarsi, con la sfida casalinga contro il Miskolc, valida per il passaggio alla seconda fase di Eurolega.
Il primo superclassico veneto di questo campionato va alla Reyer, che dedica la vittoria a Ennio, il nonno
supertifoso scomparso di recente, e passa una notte da leonesse.
Appuntamento al prossimo derby.
IL TABELLINO: Famila Basket Schio – Reyer Venezia 55 – 56
LE PAGELLE
JUHASZ Dorka 6 – 6 punti e 5 rimbalzi sono buoni numeri, ma la vera Juhasz è un altra. Occhio al +/-, tra i peggiori del Famila
DOJKIC Ivana 5,5 – esordio rivedibile per la croata. Due liberi e due tiri dal campo sbaglaiti, deve ancora trovare la condizione
SOTTANA Giorgia 5,5 – sempre meno spazio anche per lei che non mostra la grinta di sempre
ZANARDI Carlotta 6 – poco da segnalare. Non sbaglia molto, ma merita più fiducia nei momenti decisivi
VERONA Costanza 6 – poco precisa al tiro, ma va premiata per la grinta nei momenti di difficoltà
SALAUN Janelle 6,5 – pur senza disputare una gran partita, è tra le migliori in campo con 12 punti, 3 assist e 5 rimbalzi
CRIPPA Martina 5,5 – energia e forza di volontà non sempre bastano per vincere
ANDRE’ Olbis 6 – per la doppia doppia meriterebbe di più, ma commette un paio di errori grossolani sotto canestro: chissà come sarebbe andata la sfida con un layup realizzato in più…..
KEYS Jasmine 6 – sufficienza meritata, anche se ci si poteva aspettare di più
LAKSA Kitija 6 – tira tanto, non bene (17% da due e 19% da tre),gioca con testa e velocità, le manca un po’ di precisione nel finale
BESTAGNO Martina sv – gioca troppo poco, avrebbe forse meritato più spazio
BERKANI Lisa 6,5: non è la sua miglior partita, ma chiude in doppia cifra con 11 punti, di cui 5 in fila nel terzo periodo che rimettono in ritmo la Reyer
VILLA Matilde 6,5: fa sempre la cosa giusta al momento giusto, segno di grande maturità cestistica, ma ormai questo non stupisce più
PAN Francesca 6: brava a contenere lo strappo avversario nel secondo quarto
SMALLS Kamiah 7: fino al 30′ è una comparsa, nell’ultimo quarto diventa protagonista e perfeziona la rimonta delle compagne
FASSINA Martina 7: l’unica che ci crede sempre. Ad inizio ultimo quarto segna una tripla e in penetrazione con grande personalità aprendo la rimonta orogranata. L’impegno va premiato
STANKOVIC Dragana 6: sufficienza solo per il canestro, l’unico realizzato, del 53-54
KUIER Awak 6,5: stesso discorso di Berkani. Non una gara memorabile, ma la chiude in doppia cifra con 13 punti pesanti
MICCOLI Maria 5,5: non lasci grandi ricordi nei pochi minuti che le vengono concessi
SANTUCCI Mariella 6: due punti segnati, poca roba. Senza infamia e senza lode
SALA STAMPA
Edoardo Maria Francese
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