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Pallacanestro Trieste, il protagonista è Ruzzier: «Sento fiducia»

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Assoluto protagonista del ritorno di Trieste nella massima serie, Michele Ruzzier si sta godendo i frutti della promozione ottenuta nella passata stagione.

Presenza importante, quella del play-maker triestino, in campo 17 minuti nel vittorioso esordio contro Milano impiego che, complici anche i problemi di falli che hanno limitato l'impiego di Colbey Ross, è salito a 22 minuti nel match di domenica scorsa a Napoli.

Bacchetta in mano, dirige i compagni con maestria a dimostrazione del fatto che la serie A1 è il suo habitat naturale, in queste prime giornate ha tirato poco ma con ottime percentuali (60% da tre punti e 100% dalla lunetta) segno di una condizione psico fisica ottimale. In una squadra naturalmente sbilanciata sugli americani, la certezza italiana di coach Christian è lui.

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«Sento fiducia - conferma il giocatore triestino - e questo mi aiuta a essere sereno e a esprimermi al meglio sul campo- L'obiettivo che mi ero posto a inizio stagione era questo, ritagliarmi uno spazio importante per riuscire a essere d'aiuto alla squadra. È successo nelle prime due giornate di campionato, sta a me di volta in volta capire cosa serve in campo. Ma arrivato alla soglia dei 32 anni credo di avere l'esperienza e la maturità per farlo».

Gruppo formidabile, quello costruito da generale manager biancorosso Michael Arcieri, composto da uomini prima ancora che giocatori che hanno saputo calarsi sin dal primo giorno nella realtà triestina creando un ambiente speciale.

«Che stiamo bene insieme, in campo e fuori, credo si veda - conferma Ruzzier -. In campo siamo focalizzati sul lavoro ma c'è sempre spazio per il divertimento, nella trasferta di Napoli il clima era quello giusto. Devo dire che fino a ora tutto sta procedendo per il verso giusto».

Gruppo coeso e ambizioso, che reduce dallo sfavillante inizio che l'ha portato al comando della classifica proverà a non fermarsi.

«A Napoli abbiamo giocato contro un'avversaria che, con le difese preparate da coach Milicic, ci ha messo in difficoltà soprattutto nella prima parte del match. Si spiegano così le 23 palle perse nell'arco dei quaranta minuti. Eppure non ho mai visto una faccia sbagliata, abbiamo accettato gli errori come parte del gioco, ci siamo rimboccati le maniche e mostrando un carattere non comune siamo riusciti a portarla a casa».

Sabato sera, a Tortona, sono in palio punti pesanti. Una vittoria potrebbe mantenere Trieste imbattuta al comando della classifica. Di fronte due squadre con una filosofia di gioco molto diversa, da una parte quella di De Raffaele che interpreta un basket molto organizzato e di sistema, dall'altra i biancorossi di Jamion Christian che giocano lasciando spazio all'estro e al talento dei singoli giocatori.

«Sarà sicuramente un bel test - sottolinea Ruzzier - conosco bene De Raffaele (primo coach di Michele in serie A con la Reyer Venezia) e so quanto siano tattiche le sue squadre. Mischierà sicuramente uomo e zona, starà a noi adattarci leggendo bene i vari tipi di difesa e sapendole intepretare». Un compito che spetterà a chi, Ruzzier come Colbey Ross, sarà chiamato a gestire i possessi. Uno, l'altro o come è successo in questo primo scorcio di stagione, anche tutti e due assieme.

«Sto bene in campo con Colbey- conclude Michele- ma avendo due giocatori come Valentine o Brown che al bisogno possono portar palla devo dire che non ho preferenze». —

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