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LBA Unipolsai 11ª ritorno 2023-24: la Virtus Bologna fa la voce grossa e travolge la Reyer Venezia al Taliercio

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Venezia, 7 aprile 2024 – Gara molto attesa al Taliercio fra una Reyer reduce dalla vittoria di Napoli ed una Segafredo in crisi. Ebbene, come a Brescia, la Virtus è riuscita a trovare le forze e la compattezza per imporre la propria fisicità e per riscattare l’incredibile sconfitta contro Pistoia.

Inizio shock per la Reyer che si è trovata davanti una Bologna ferita ed arrabbiata che ha imposto subito la sua difesa grazie anche alla coppia Hackett-Pajola che chiudeva subito ogni linea di passaggio e con un Duston pronto a chiudere ogni buco si aprisse nell’area bianconera.

I giocatori veneziani si sono fatti cogliere impreparati da cotanta aggressività e non sono riusciti mai ad innescare la loro transizione, ma soprattutto non sono mai riusciti a trovare punti all’interno dell’area, con Tessitori prima e Kabengele poi.

Con l’ingresso delle seconde linee, soprattutto nei piccoli, la difesa bolognese si è leggermente disunita ed un paio di palle perse di troppo hanno permesso ai lagunari di rientrare a -2 fino al canestro di fine parziale di Bruno Mascolo.

Il secondo parziale ha rivisto in campo la versione Virtus di inizio stagione, con la difesa che ha ricominciato ad asfissiare i granata e l’attacco che ha fatto girare la palla in modo vorticoso, alla ricerca del compagno meglio piazzato e con i panchinari bolognesi che in questo frangente hanno fatto la differenza, da Abass, che ha contenuto benissimo il probabile mvp del campionato Rayjon Tucker, ed un Achille Polonara sempre più preciso e dinamico.

Senza avere idee o reazione Venezia è sembrata arrendersi già a fine secondo quarto con il solito Bruno Mascolo che chiude il parziale con due canestri consecutivi.

Chi pensava che la Reyer potesse avere una reazione dopo l’intervallo è rimasto deluso: l’attacco veneziano ha continuato a battere in testa e la difesa felsinea, con Pajola pronto a deviare ogni passaggio e Shengelia lesto a scattare in facili contropiedi, ha di fatto chiuso la partita portando la Segafredo sul +30 e chiudendo di fatto il match.

Gli ultimi quindici minuti di garbage time sono solo serviti ai due coach per provare soluzioni nuove e quintetti sperimentali con il risultato abbondantemente deciso.

Se coach Banchi voleva una risposta dalla sua squadra questa sera l ha avuta. Interessante la mossa dei due play in campo fin dall’inizio per compensare le défaillance difensive di un Lundberg in difficoltà, ottime le risposte dalla panchina, con un Mascolo sugli scudi che, dopo le difficoltà iniziali, ha dato un ottimo contributo alla vittoria ospite.

Reyer, che dire? La squadra di coach Spahija è sembrata non avere un piano, non avere un’idea, con i lunghi in enorme difficoltà e uno Spissu veramente impalpabile. Una domanda sorge spontanea: ma quando riuscirà a trovare continuità questa Umana?

Highlights

Sala Stampa

Parziali: 20-24; 11-30; 16-20; 23-15

Pagelle:

Logo Reyer Venezia

Marco Spissu 4,5: non gli riesce nulla, viene dominato fisicamente e tecnicamente dai play avversari, impalpabile.

Max Heidegger 6,5: è l’unico che riesce a trovare un po’ il canestro, in difesa così così, ma almeno ci ha provato.

Davide Casarin 4,5: al momento ha solo il fisico da giocatore di Lba, non sembra fare un progresso che sia uno.

Andrea De Nicolao 5: normalmente contro la Virtus fa sempre giocate importanti, questa sera si è perso completamente anche lui.

Giga Janelidze n.e.

Mfiondu Kabengele 5: fino a quando c’è stata partita non ha toccato palla, mette a posto le cifre in garbage time.

Jordan Parks 6: è l’unica nota lieta della partita veneziana, al rientro dopo un lungo stop ha fatto vedere di stare abbastanza bene.

Jeff Brooks 5: sciorina una di quelle partite no che tanto ne hanno condizionato la carriera.

Aamir Simms 5: anche lui mette le cifre a posto a gara ampiamente finita, serataccia.

Kyle Wiltjer 4: dominato in lungo e in largo da Shengelia prima, Polonara poi, inutile se non dannoso.

Rayjon Tucker 6: è l’unico giocatore vivo, prova a giocare anche fisicamente, ma 1 vs 5 è durissima.

Amedeo Tessitori 4: non ci ha capito nulla. Dominato da Dunston si fa trovare sempre fuori posizione ed offensivamente non riesce mai a prendersi un tiro comodo.

Iffe Lundberg 6+: inizia male, con i soliti problemi difensivi di questa parte di stagione ed un paio di palle perse banali. Si riprende nel prosieguo della gara con un paio di canestri pesanti.

Marco Belinelli 5: serataccia al tiro, e ci può stare, difensivamente partita orribile. Ad inizio terzo quarto di dimentica per due volte consecutive il tagliafuori. Probabilmente ha bisogno di tirare un po’ il fiato, e vista la stagione se lo meriterebbe pure.

Alessandro Pajola 7: solita partita di Pajola, da Pajola. i numeri non dicono nulla, ma la sua pressione, la sua presenza e la sua prontezza nel toccare ogni pallone sono una delle chiavi della cavalcata bianconera.

Ognjien Dobric 6: gioca solo 4 minuti, ed onestamente non si capisce il perché.

Bruno Mascolo 7-: dopo un inizio difficoltoso si merita tutti i 16 minuti che gli vengono concessi. Difensivamente applicato trova i suoi palleggi arresto e tiro che sono il suo marchio di fabbrica. Il meno perché non può fare 1/4 ai tiri liberi.

Toko Shengelia 7,5: travolge tutto ciò che passa dalle sue parti, dominante.

Daniel Hackett 7,5: il capobranco è tornato. Fin dalle prime battute si capisce che sta bene e che è in grado di guidare i compagni come nei giorni belli, e la muta risponde. Un sua difesa in post basso su Tucker è stata da stropicciarsi gli occhi.

Jordan Mickey n.e.

Achille Polonara 7: gioca più di Shengelia, segna da fuori, segna da sotto ed è ovunque e difende, buonissima gara.

Ante Zizic 7: i lunghi veneziani sono la tipologia perfetta per lui, i numeri sono molto buoni, ma deve ancora capire bene i compagni e soprattutto non deve abbassare la palla nel traffico, comunque ancora una buona gara.

Bryant Dunston 7,5: sfodera una partita da ministro della difesa ed è sempre pronto a ricevere gli scarichi dei compagni, da clonare.

Awudu Abass 6,5: tantissima energia, meno preciso del solito, ma la sua fisicità è materiale preziosissimo.

 

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